Torvalds attacca Intel sul supporto alla memoria ECC, parole di elogio per AMD

L'anno scorso Linus Torvalds ha fatto il "salto", abbandonando dopo 15 anni le CPU Intel per passare a una piattaforma AMD. Il creatore del kernel Linux ha adottato un Ryzen Threadripper 3970X e, a distanza di mesi, si dice molto felice di quella scelta. Torvalds, in una serie di post sul forum di Real World Technologies, ha spiegato di aver optato per una CPU Ryzen Threadripper a causa del miglior rapporto tra il prezzo e le prestazioni, anche se prima di procedere e negli anni precedenti ha valutato le CPU Intel Xeon di fascia alta. "Ho dato un'occhiata alle CPU Xeon, e non mi sono mai davvero tornati i conti. La matematica di Intel era fondamentalmente che ottenevi il doppio della CPU per cinque volte il prezzo. Perciò per le mie workstation personali ho finito per usare le CPU consumer di Intel".

I microprocessori workstation di AMD, d'altro canto, hanno "un prezzo che è molto più vicino al 'doppio de prezzo per il doppio della CPU'. Sì, si paga di più per il resto (motherboard e raffreddamento), ma l'esborso è piuttosto in linea. Quindi sì, si finisce per spendere maggiormente, ma se la potenza della CPU è quello che volete e di cui avete bisogno, la spesa è abbastanza in linea con ciò che avrete". AMD, come risaputo, offre anche una gamma di CPU server chiamata EPYC, e a tal proposito Torvalds commenta che "dovete pagare di più per quel privilegio, ma almeno AMD non cerca di fregarvi limitando loro prodotti non server. Quindi avete il supporto ECC anche sui Threadripper e i Ryzen tradizionali, anche se non è 'ufficialmente verificato'".

ECC è una sigla che sta per Error Correcting Code e riguarda la memoria. I chip ECC possono rilevare quando si verificano errori in memoria e risolverli: secondo Torvalds, tale evenienza è più frequente di quanto si creda, e quindi la funzionalità è più che benvenuta. "La tesi che la DRAM moderna sia così affidabile da non aver bisogno di ECC è sempre stata una favola della buonanotte per i bambini che hanno sbattuto la testa troppe volte".

"Abbiamo decenni di strani errori casuali del kernel che non potrebbero mai essere spiegati", ha proseguito lo storico programmatore. Questi "erano probabilmente legati a una cattiva memoria".

La memoria ECC è più costosa e meno rintracciabile di quella tradizionale e secondo Torvalds questo stato di cose ha un colpevole, Intel. "Intel è stata dannosa per l'intero settore e per gli utenti a causa delle loro politiche sbagliate e fuorvianti su ECC. E, se non mi credete, guardate alle diverse generazioni di Rowhammer (un attacco alla sicurezza della memoria), dove ogni volta Intel e i produttori di memoria hanno belato su come sarà risolto la prossima volta. No, non è stato fatto".

Oltre alla politica di Intel, Torvalds riconosce una parte di colpa anche ai produttori delle memorie. "I produttori di memorie affermano che è a causa dei costi e del minor consumo. Sono dei bastardi bugiardi: lasciatemi citare ancora una volta Rowhammer e come questi problemi esistano già da diverse generazioni, ma questi stronzi hanno felicemente venduto hardware rotto ai consumatori e hanno affermato che era un "attacco", quando semplicemente si trattava di un taglio delle funzionalità". Torvalds ritiene tuttavia che la colpa maggiore vada attribuita a Intel, rea di aver messo nelle mani dei consumatori quella che lui definisce, senza mezzi termini, "merda". "Mi lamento letteralmente da decenni. Non voglio dire che avevo ragione, voglio che questo sia risolto e voglio ECC", ha aggiunto il programmatore, "e AMD l'ha fatto, Intel no".

Tornando a parlare di CPU, Torvalds ha aggiunto di essere "personalmente molto contento con AMD in questo momento. Una volta disprezzavo i loro orribili core Bulldozer, ma penso che abbiano fatto un home run con la loro serie Ryzen e il loro approccio chiplet. Non solo perché hanno sistemato i loro core, ma perché i chiplet hanno reso molto più facile scalare e offre un qualcosa che si avvicinasse al 'doppio dei core per il doppio del prezzo'".

Torvalds tornerà a usare un processore workstation di Intel? Al momento è un secco no. "Intel, con i suoi chip HEDT e Xeon, è morta per me a meno che non sistemi seriamente la propria roba", ha sentenziato, aggiungendo che non c'è alcun vantaggio a restare su Intel da quando è venuto meno il rapporto qualità-prezzo. Per il fumantino papà del kernel Linux questo rappresenta solo l'ultimo attacco recente a Intel: si era già espresso in modo molto duro sulle istruzioni AVX-512.