Samsung, due ex dirigenti arrestati: fabbricavano in Cina violando il segreto aziendale

Due ex dirigenti di Samsung sono stati arrestati in Corea del Sud con l'accusa di spionaggio industriale. Gli uomini avrebbero sottratto all'azienda informazioni sulla produzione di memorie a 20 nm e fondato una joint venture in Cina.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 11 Settembre 2024, alle 12:41 nel canale MemorieSamsung
La polizia sudcoreana ha arrestato due ex dirigenti di Samsung accusati di aver fatto trapelare segreti aziendali per un valore di 3,2 miliardi di dollari. Il 66enne Choi e un suo complice, tale signor Oh, avrebbero fondato una joint venture in Cina per la produzione di memorie.
Come riportato da Bloomberg, i funzionari sudcoreani hanno riferito che i due, il primo ex dirigente e il secondo progettista di impianti, hanno violato il segreto industriale e tentato di reclutare altri esperti sudcoreani per lavorare nella nuova azienda con sede a Chengdu.
I due avrebbero sottratto a Samsung le tecnologie per la produzione di memorie a 20 nm. Secondo la polizia, questa manovra "ha indebolito la competitività della nazione mentre i paesi sono impegnati in una guerra globale dei chip". Le autorità ritengono che la cattura degli uomini metterà fino all'operazione.
La diffusione di segreti aziendali per l'industria dei chip sudcoreana non è una novità: lo scorso maggio un'ex dipendente di SK Hynix è stata arrestata con l'accusa di aver stampato 3.000 pagine di informazioni sui processi produttivi che, secondo le autorità, erano indirizzate a Huawei.
Tuttavia, è interessante la dichiarazione della polizia che avrebbe ufficialmente riconosciuto la guerra commerciale. Dal canto loro, le autorità cinesi non hanno commentato l'avvenuto mostrando, secondo alcuni, un atteggiamento di tolleranza verso queste violazioni. Soprattutto perché la joint venture avrebbe ottenuto la collaborazione di Pechino per portare avanti l'operazione.
La Cina sta investendo ogni sforzo per raggiungere l'autonomia dalla tecnologia occidentale e non è difficile credere che queste violazioni vengano considerate opportunità. D'altronde, le restrizioni statunitensi hanno bloccato completamente la fornitura di macchinari per la produzione di chip all'avanguardia e, come sappiamo, in amore e in guerra non ci sono regole.
5 Commenti
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Quando imponi le sanzioni sono queste le prime pratiche a crescere di numero.
Italiano ha idea buona se non ottima. Va in banca a chiedere il prestito per avviare il progetto e realizzare la sua idea.
Banca = Stucappero!
Italiano allora ha due possibilità. Lasciar perdere o emigrare.
Da noi non c'è spionaggio industriale. C'è malafede.
Poi arriva la multinazionale americana che gli offre 10 milioni per portarsi il progetto negli USA, lui se li intasca e noi abbiamo finanziato a fondo perduto senza aver ottenuto nulla in cambio.
A che serve lo spionaggio industriale se la maggior parte delle buone idee a cui potresti essere interessato ce le hanno piccole startup che puoi acquistare con pochi milioncini?
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