Rambus acquista brevetti di Inapac Technology

Rambus acquista proprietà intellettuali di Inapac per allargare la propria offerta nel campo delle soluzioni destinate a dispositivi mobile
di Andrea Bai pubblicata il 09 Aprile 2009, alle 12:04 nel canale MemorieRambus
Rambus, azienda specializzata nel campo della progettazione di tecnologie di memoria, ha acquisito una serie di brevetti di Inapac Technology, con l'obiettivo di rafforzare la propria offerta di soluzioni destinate all'ambito dei dispositivi mobile.
La proprietà intellettuale acquisita da Inapac riguarda una serie di soluzioni per l'ottenimento di alti tassi di resa nella produzione System-in-Package. Questa particolare produzione prevede una serie di circuiti integrati (processori, memoria, controller), impilati e racchiusi in un singolo package.
Le soluzioni System-in-Package consentono ai progettisti di dispositivi di poter disporre di numerose funzionalità in uno spazio ridotto, un aspetto particolarmente importante per dispositivi elettronici come telefoni cellulari, palmari o console portatili. Le soluzioni SiP, in virtù di quanto offrono, sono in grado di trovare applicazione sia in ambito consumer, sia in ambito computing.
La tecnologia descritta dalla serie di brevetti acquistati da Rambus è conosciuta nel settore con il nome di SiPFLOW e, come accennato poco sopra, consente di ottenere elevati tassi di resa nella produzione SiP con un tasso di meno di 100 parti difettose per milione.
Herb Gebhart, vicepresidente della divisione Strategic Development per Rambus, ha dichiarato: "Questi brevetti estendono il nostro portfolio per il mercato mobile. Assieme alle nostre tecnologie per memorie efficienti ad elevate prestazioni, siamo in grado di offrire soluzioni adeguate che aiuteranno i nostri clienti a sviluppare una nuova generazione di prodotti mobile".
9 Commenti
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M non è invece specializzata nell'intentare cause legali?
;-)
Ho pensato la stessa cosa...
Infatti, aziende, preparatevi a sganciare
Logica vuole che se ne sia sbarazzata in concomitanza con l'abbandono della piattaforma, pero' mi sembra curioso di non aver mai letto nulla al riguardo.
Riguardo alle Rambus DRAM, non ho mai capito come Intel abbia potuto crederci...
Al di la dei costi, funzionavano si' a frequenze estremamente elevate per l'epoca, pero' avevano una larghezza di bus ridicola (8 bit vs 64 bit): nel complesso mi pare che avessero un throughput inferiore a quello delle DDR DRAM.
Al di la dei costi, funzionavano si' a frequenze estremamente elevate per l'epoca, pero' avevano una larghezza di bus ridicola (8 bit vs 64 bit): nel complesso mi pare che avessero un throughput inferiore a quello delle DDR DRAM.
Il vantaggio e' proprio quello: invece di avere un bus largo e lento, difficile da far crescere (non puoi salire molto in frequenza perche' lo skew dei singoli segnali ti uccide; non puoi mettere troppi moduli sul bus, se no le caratteristiche elettriche variano troppo; hai bisogno di una quantita' enorme di piste sulla mobo, che sono costose e difficili da routare e richiedono molti pin nel processore, costosi anch'essi; ecc.), fai un bus stretto ma molto veloce. Riesci a ottenere piu' banda (se ad es. lo fai 8 volte piu' stretto, ma 20 volte piu' veloce, avrai 2.5 volte piu' banda), e con certi trucchi riesci a mettere una gran quantita' di moduli di memoria, molti piu' che colla vecchia architettura a bus larghi.
L'obiettivo era poter rifornire i server con una quantita' di RAM nettamente superiore.
Il problema e' stato soprattutto il consumo: gli arbiter del bus consumavano una cifra di corrente.
Se ci fai caso, e' esattamenete quello che e' successo in tutte le interconnessioni interne al PC negli ultimi anni: tutti i vecchi bus paralleli sono stati sostituiti da bus stretti (seriali) ad alta velocita' (SATA, PCI Express, Hypertransport/QuickPath...)
il principale vantaggio della drdram in effetti era proprio che grazie all' esiguo numero di piste fosse relativamente facile integrare canali multipli a livello di scheda madre senza dover usare un pcb con un numero elevato di strati - quattro canali rambus a 800 MHz davano la stessa ampiezza di banda di due canali ddr 400, solo che per questi ultimi occorrono 400 piste, invece di circa 130...
anche - soprattutto- perchè la maggior parte dell' ingegnerizzazione l' aveva fatta rambus, che forniva praticamente una soluzione "chiavi in mano" , la quale da un punto di vista tecnico non poteva non essere era abbastanza allettatnte
il problema erano principalmente le consistenti royalties che dovevano essere versate dai produttori di chip di memoria, di moduli rimm, e di schede madri, per l' utilizzo del know how (o direttamente della logica sintetizzabile di progettazione rambus) necessario all' implementazione della tecnologia - a parte la dipendenza, in un ambito "infrastrutturale" come quello della ram di sistema, da una singola società e da una tecnologia proprietaria - all' epoca cosa alquanto malvista da pressochè ogni oem, produttori di MB in primis
Logica vuole che se ne sia sbarazzata in concomitanza con l'abbandono della piattaforma, pero' mi sembra curioso di non aver mai letto nulla al riguardo.
io ricordo solo un accordo che permetteva a intel di implementare la tecnologia rambus senza versare royalties, in cambio dell' impegno a non supportare altre tecnologie di memoria nei propri chipset (di modo da favorirne la penetrazione nel mercato delle DRDRAM) "a meno che non fossero miglioramenti di chipset precedenti" - motivo per cui intel potè presentare l' i815 per Pentium 3 solo in quanto evoluzione dell' 810 con grafica integrata, e per cui dovette ritardare di molto l' uscita sul mercato di un chipset per P4 che supportasse le DDR
Al di la dei costi, funzionavano si' a frequenze estremamente elevate per l'epoca, pero' avevano una larghezza di bus ridicola (8 bit vs 64 bit): nel complesso mi pare che avessero un throughput inferiore a quello delle DDR DRAM.
vedi sopra
http://www.rambus.com/us/products/ps3.html
Questo non toglie che sia una azienda che fa cause inutili brevettando l'acqua calda.
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