Micron, arrivano le memorie DDR5 realizzate con processo 1-gamma
Micron ha annunciato di essere la prima a spedire ai partner e a clienti selezionati sample della sua memoria DRAM DDR5 basata sul nuovo processo 1γ (1-gamma), realizzato anche con l'ausilio di macchinari EUV.
di Manolo De Agostini pubblicata il 26 Febbraio 2025, alle 09:49 nel canale MemorieDDR5Micron
Micron ha annunciato di aver iniziato le consegne dei primi sample di chip DDR5 a 16 Gbit (2 GB) realizzati con processo 1γ (1-gamma), il suo primo processo a impiegare per alcuni passaggi macchinari litografici di tipo EUV (ultravioletto estremo).
Secondo la società statunitense, il nuovo chip non è solo più veloce del predecessore, ma consuma anche meno e permetterà di ridurre i costi di produzione. Il processo produttivo 1-gamma, che rappresenta la sesta generazione della tecnologia di Micron nella classe dei 10 nanometri, sarà adottato in futuro anche per altri prodotti DRAM come GDDR7, LPDDR5X e altro ancora.
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Il nuovo chip di Micron offre un transfer rate fino a 9200 MT/s e richiede 1,1 volt. Rispetto al predecessore, realizzato con processo 1β (1-beta), la nuova DDR5 consuma il 20% in meno e ha una densità di bit del 30% maggiore.
Con l'arrivo dei primi sample nelle mani dei clienti, Micron sostiene che serviranno da uno a due trimestri per le operazioni di convalida, il che significa che vedremo le nuove memorie DDR5 di Micron in commercio nel corso della seconda metà dell'anno.
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La società ha dichiarato che il processo 1γ utilizza l'EUV insieme a tecniche DUV, il che significa che l'EUV viene usato solo per strati critici al fine di semplificare l'intera produzione. Inoltre, il processo si basa sulla nuova generazione della tecnologia high-K metal gate e un nuovissimo circuito di back-end-of-line (BEOL).
Micron produce le DDR5 basate sul processo 1γ nei suoi stabilimenti in Giappone, dove l'anno scorso è stato installato il suo primo macchinario EUV. Nel corso del tempo, con l'aumentare della produzione, l'azienda installerà altri macchinari dedicati negli stabilimenti in Giappone e a Taiwan.












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5 Commenti
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Meccanica delle vibrazioni applicata.
Tutti i macchinari che causano vibrazioni, oscillazioni varie o impatti impulsivi non trascurabili di solito integrano sistemi di ammortizzazione e stabilizzazione.
Lo stesso vale per macchinari sensibili a tali perturbazioni.
Se questo non è possibile, il sistema di ammortizzazione e stabilizzazione è nel basamento su cui appoggiano, in parecchi casi le intere fondamenta vengono ammortizzate.
Nel caso dei siti per la produzione di chip, già negli anni '80 bastava avere una linea ferroviaria nelle vicinanze per causare vibrazioni che alzavano il tasso di errori nei chip prodotti.
Ovviamente in caso di scosse troppo forti la produzione si interrompe e bisogna buttar via tutto quello che era in lavorazione nei macchinari.
Ma non è così frequente.
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