Disponibili le specifiche CompactFlash 5.0

Le nuove specifiche 5.0 dello standard CompactFlash permettono di stoccare fino a 144PB di dati
di Andrea Bai pubblicata il 24 Febbraio 2010, alle 08:17 nel canale MemorieLa CompactFlash Association ha reso disponibili le specifiche della quinta generazione del popolare formato di storage rimovibile. Tra le novità delle specifiche 5.0 vi è l'innalzamento dell'indirizzamento da 28 a 48 bit, che permette in prima istanza di incrementare notevolmente la capienza massima di una unità CompactFlash.
Le schede attuali sono limitate al massimo a 137GB, mentre il nuovo formato permetterà di realizzare unità in grado di stoccare fino a 144 petabyte di dati, ovviamente una volta che la tecnologia flash sarà in grado di giungere fino a questi ordini di grandezza.
Vi è poi una serie di caratteristiche che interessano da vicino i professionisti della fotografia e della videoripresa: CompactFlash 5.0 prevede ora un framework opzionale di quality of service, che garantisce un livello minimo di prestazioni e previene il dropping frames, in particolare nei video HD. Lo standard 5.0 può caricare fino a 32MB in una singola azione di trasferimento, rispetto ai 128KB possibili attualmente, rendendosi così particolarmente ideale per coloro i quali lavorano ordinariamente con scatti RAW ad alta risoluzione.
Di seguito l'elenco delle novità delle nuove specifiche CompactFlash 5.0:
- Indirizzamento a 48-bit: innalzamento del limite di capacità dai 137GB
attuali a 144PB, con incremento della velocità di trasmissione (da 128KB
per transfer a 32MB per transfer)
-Aggiornamento dei riferimenti ATA ad ATA-6 & ATA-8/ACS-2: possibilità
di accedere agli avanzamenti dello standard ATA
-Data Set Management Command/Trim: migliore gestione e pulizia dello spazio
inutilizzato sulle memory card
-Performance Control (opzionale): Framework QoS per le prestazioni della scheda
memoria
-Video Performance guarantee (opzionale): QoS per gli impieghi di registrazione
video per assicurare registrazioni di qualità senza dropped frames
-Identificazione delle specifiche CF del dispositivo: maggior semplicità
per l'host di determinare le funzionalità della scheda
-Specifiche dell'interfaccia elettrica variate per meglio rispondere agli standard
ATA: più facile e migliore progettazione della scheda, compatibile con
host avanzati.
Maggiori informazioni al sito www.compactflash.org. Il comunicato stampa ufficiale è disponibile a questa pagina.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infomi domando perchè invece per le SD facciano ogni volta un piccolo passo in avanti (2 giga con le SD, 32 giga con le SDHXC 2 tera con le SDXC)
In ogni caso fa impressione pensare al conto della serva, legge di Moore alla mano:
tra 10 anni una CPU avrà oltre 30 miliardi di transistor, una CF (o equivalente) arriverà a 2 terabyte
tra 20 anni una CPU avrà oltre 1000 miliadi di transistor, una CF (o equivalente) arriverà a 64 terabyte
tra 30 anni una CPU avrà oltre 30.000 miliardi di transistor, una CF (o equivalente) arriverà a 2 petabyte
tra 40 anni una CPU avrà oltre un milione di miliardi di transistor, una CF (o equivalente) arriverà a 64 petabyte
Ovviamente è teoria ma... è più di 30 anni che la teoria è pratica. Ed è almeno 20 che si dice che siamo arrivati ai limiti fisici.
una CF da 1 tera non sarebbe male..
Del formato più vecchio e stupido delle memorie flash, l'unico che è elettricamente compatibile con il bus ide... E' vero che il form factor piuttosto voluminoso di queste card permette capienze a cui difficilmente altre schede arriveranno, però, mi domando quale possa essere il cliente tipo (nel senso di progettista) di una soluzione cf5. No perché nel frattempo abbiamo dischi ssd sata da 1,8 e anche più piccoli; le cf avevano senso su hardware legacy, dove con un semplice adattatore meccanico diventavano a tutti gli effetti dei dischi ide, ma adesso? Queste cf 5 han senso solo su hw legacy ma abbastanza recente da supportare 48-LBA...mah, secondo me è una pttnt.
voglio vedere a trasferire petabyte a 133mb/s quanto ci metti... senza contare che le CFast potranno sfruttare i controller degli SSD standard risparmiando sui costi, mentre il formato IDE sta sparendo...
Riferendosi ovviamente solo alla quantità immagazzinabile e non al resto, ora di poter arrivare a memorizzare quella capacità saremmo almeno alla CF 10.0
Avrebbero potuto portarlo da 24 a 32 e raggiungere così una, comunque esagerata, indicizzazione di oltre 700 TB.
Riferendosi ovviamente solo alla quantità immagazzinabile e non al resto, ora di poter arrivare a memorizzare quella capacità saremmo almeno alla CF 10.0
Avrebbero potuto portarlo da 24 a 32 e raggiungere così una, comunque esagerata, indicizzazione di oltre 700 TB.
hanno semplicemente adattato lo standard all'ultima incarnazione dell'ide, imho per interessare i possessori di sistemi legacy con supporto a lba-48, e invogliarli eventualmente a sostituire i dischi attualmente in uso con queste cf. In pratica, un ssd ide. Niiiiiiiiiiiicchia.
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