Da Rambus nuove tecnologie per memorie oltre i 3,2GHz
Una nuova offerta di licenze per una serie di tecnologie che consentiranno di incrementare considerevolmente le prestazioni delle memorie
di Andrea Bai pubblicata il 27 Maggio 2009, alle 11:32 nel canale MemorieRambus
Una serie di nuove tecnologie, volte a portare ad un nuovo livello le capacità del sistema memoria, sono state svelate nel corso della giornata di ieri da Rambus, nota realtà impegnata nella progettazione di tecnologie di memoria e di interfaccia. La compagnia auspica un massiccio interesse da parte degli sviluppatori e progettisti, che potranno accedere a tali tecnologie acquistando le licenze da Rambus.
"I passi avanti compiuti nel mondo del multi-core computing, nella virtualizzazione e nell'integrazione dei chip ha innescato una forte domanda sul sottosistema memoria. Questo insieme di innovazioni di Rambus permetterà di accedere ad una nuova generazione di piattaforme computing" ha dichiarato Craig Hampel, Rambus Fellow.
Tra le nuove tecnologie promosse da Rambus troviamo FlexPhase Technology, Near Ground Signaling, FlexClocking Architecture, Module Threading e Dynamic Point-to-Point, tutte con il preciso scopo di unire la riduzione del dispendio energetico all'incremento delle prestazioni.
E' piuttosto raro il fatto che Rambus proponga apertamente di offrire le nuove tecnologie dietro licenza d'uso e non tramite un pacchetto di soluzioni integrate. Facendo leva su queste nuove tecnologie i progettisti potranno giungere, a detta di Rambus, sino a frequenze operative superiori ai 3200MHz, un troughput più elevato, una migliore efficienza e tutta la capacità necessaria per applicazioni computing del futuro.
Non v'è da dimenticare, tuttavia, che le ultime soluzioni proposte da Rambus, come le tecnologie XDR e XDR2, non hanno ottenuto popolarità sul mercato. Attualmente è Sony l'unico cliente per XDR, la quale è utilizzata all'interno della PlayStation 3, mentre la tecnologia XDR2 ancora non ha trovato alcun tipo di interesse. Rambus, per poter proseguire saldamente sulla propria strada, ha pertanto la necessità di offrire la licenza delle proprie tecnologie ai grossi produttori e di inserirsi all'interno del contesto generale del mondo DRAM.
11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoin realtà Rambus altro non è che uno studio legale pronto a far causa a destra e manca per spillare royalties a chiunque nomini solamente la parola RAM
il paradosso è che questi "signori" le hanno vinte quasi tutte le cause.
forti della patronanza del brevetto "Synchronous memory interface"
Allucinante
Tranquilli...
...Rambus verrà inserita nella black list di "mamma"...Grazie.
Marco71.
BYEZZZZZZZZZ!!!!!!!!!!!
Di solito hanno un alto Hertz-aggio ma piccolo bus di interfaccia e alla fine il thoughput in GB/s è allineato con le memorie DDR che hanno clock ben inferiori!
Anche le prime RDRAM che giravano su PIII avevano un clock a 800MHz, contro i 100/133MHz delle SDRAM, ma le prestazioni si equivalevano in quasi tutti gli ambiti ed il costo superiore delle prime non le favoriva!
Inoltre pare che in certe situazioni, dove le letture e le scritture fossero molto frammentate e di piccole quantità, la latenza superiore delle RDRAM le mettesse in svantaggio abbastanza netto rispetto a quelle concorrenti.
Comunque, spero che anche in questo caso Rambus non faccia la fine delle RDRAM.
PS: Posseggo ancora un P4 Willamette a 1,7Ghz con 512Mb di PC-133... OSCENOOOO!! La peggior piattaforma mai uscita :-D
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