X86S, Intel continua a lavorare in silenzio sull'ISA totalmente a 64 bit

Intel pensa a una ISA totalmente a 64 bit, denominata X86S, che tagli i ponti con il passato a 16 e 32 bit. La nuova ISA potrebbe essere più snella, dandole modo di creare processori più veloci e meno energivori. Per ora, comunque, è un progetto lontano dal diventare realtà.
di Manolo De Agostini pubblicata il 27 Settembre 2024, alle 12:11 nel canale ProcessoriIntel
Risale a circa un anno e mezzo fa la scoperta del lavoro sottotraccia di Intel su x86S, progetto che prevede lo sviluppo di un'architettura totalmente a 64 bit, che non supporti più 16 e 32 bit.
Come segnalato da InstLatX64 su X, l'ISA ha raggiunto la versione 1.2, e buona parte del lavoro svolto ha riguardato la rimozione di molte funzioni a 16 e 32 bit. D'altronde, nel corso del tempo l'ISA x86 ha guadagnato un sacco di funzionalità, e diverse con il tempo sono diventate obsolete, appesantendola. Intel ha bisogno di una x86 più snella ed efficiente, prestazionalmente e nei consumi.
L'ultima versione della specifica introduce una "modalità di compatibilità a 32 bit" che implicherebbe la "rottura" del supporto nativo ai 32 bit. Un passo avanti che appare scontato con l'arrivo delle CPU a 64 bit nei primi anni 2000 a cui ha fatto seguito, con più ritardo, l'evoluzione da parte di sistemi operativi e software.
Il passaggio a x86S potrebbe rompere un caposaldo dell'ecosistema dei PC Windows, la compatibilità nativa con decenni di software e hardware, ma nulla può durare per sempre. Rimane da conoscere la posizione di AMD su X86S, se è in qualche modo coinvolta nel progetto o no. AMD, infatti, è l'altra grande azienda che produce chip x86, e a lei va riconosciuta l'attuale versione a 64 bit dell'ISA, nota come x86-64 o AMD64.
56 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoBrava Intel, speriamo che AMD non metta i bastoni tra le ruote
Brava Intel, speriamo che AMD non metta i bastoni tra le ruote
speriamo di no senza compatibilità x86 non ha piu senso di esistera
in che modo potrebbe metterli?
Teoricamente gli accordi sulle licenze sono tipo AMD non paga x86 e Intel non paga x86-64.
Se sparisce la necessità di supporto al 32bit potrebbe volerr rivedere le licenze?
La strada è quella se si vuole mettere i bastoni fra le ruote ad Arm,nuovi processori x86S supportati da Windows e Linux e istruzioni emulate e non native,d'altra parte con i notebook Arm e con il cambiamento che ha fatto Apple, c'è una dimostrazione pratica che si può tagliare corto con il passato.
Volendo se proprio proprio,volessero mantenere una compatibilità hardware con programmi vecchissimi,basterebbe affiancare un coprocessore,come si faceva all' epoca dei primi 386,quindi per chi non vuole una emulazione software,potrebbe montare un coprocessore o addirittura,visto che sia Intel e sia AMD in casa hanno tutto l'occorrente,un fpga per quel tipo di istruzioni.
La strada è quella se si vuole mettere i bastoni fra le ruote ad Arm,nuovi processori x86S supportati da Windows e Linux e istruzioni emulate e non native,d'altra parte con i notebook Arm e con il cambiamento che ha fatto Apple, c'è una dimostrazione pratica che si può tagliare corto con il passato.
Volendo se proprio proprio,volessero mantenere una compatibilità hardware con programmi vecchissimi,basterebbe affiancare un coprocessore,come si faceva all' epoca dei primi 386,quindi per chi non vuole una emulazione software,potrebbe montare un coprocessore o addirittura,visto che sia Intel e sia AMD in casa hanno tutto l'occorrente,un fpga per quel tipo di istruzioni.
Concordo
E perché? In realtà credo sia stata tenuta finora solo per i costi di progettazione che non per la necessità di fare girare ancora programmi 32bit.
Dubito esistano ancora programmi in versione esclusivamente 32bit che non potrebbero passare al nuovo set distruzioni se ricompilate
Paragone con Apple è difficile per via delle dimensioni differenti del mercato finale oltre al fatto che c'è 1 solo decisore nel caso.
Mondo Windows ed anche Linux il mercato è molto diversificato e potrebbe non digerire scelte come quelle fatte da Apple.
Di sicuro Intel ed anche AMD hanno necessità di "svecchiare" le cpu per competere meglio con ARM specie a livello consumi e calore dissipato.
Vedremo anche questo "svecchiamento" di x86 porterà come vantaggi in questi campi, se minimi non avrà molto senso, a meno che incida pesantemente sul prezzo.
certamente apple avendo un controllo tutto sommato granulare di tutte le macchine, poteva accellerare le tempistiche, semplicemente credo che con x86 si possa fare semplicemente diluendo i tempi
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