Un model number anche per Intel?

Un model number anche per Intel?

E' questo uno scenario per certi versi futuribile, ma non così improbabile per il produttore americano. Alla base c'è la corretta percezione delle cpu Pentium M da parte del mercato

di pubblicata il , alle 09:13 nel canale Processori
Intel
 
I processori Intel pentium M, utilizzati nelle soluzioni mobile Centrino, si stanno rivelando quale piattaforma realmente molto efficace per Intel, grazie all'eccellente connubio tra prestazioni velocistiche e consumo complessivo.

Di riflesso, però, la corretta percezione da parte del mercato di questi processori potrebbe rappresentare un problema per Intel. Le frequenze di clock delle cpu Pentium M, infatti, sono tutt'altro che elevate se confrontate a quelle delle cpu Pentium 4, anche in versione Mobile. Questo porta l'utente non esperto a ritenere che le cpu Pentium M non abbiano prestazioni valide, in quanto operanti ad una frequenza di clock sensibilmente più bassa.

Come ovviare a questo problema? La soluzione c'è ed è pure molto semplice, ma rappresenterebbe per Intel una strada diametralmente opposta a quella percorsa in questi anni, soprattutto dopo il debutto dei processori Pentium 4.

Si tratterebbe, infatti, di svincolare i processori dalla pura frequenza di clock adottando una sorta di model number, indicando quindi i differenti modelli di processore non più con la frequenza di clock.

Un risultato di questo tipo permetterebbe di indicare i processori in modo più chiaro, perdendo il confronto diretto "MHz contro MHz" ma potendo di conseguenza posizionare più efficacemente architetture, come quelle Pentium M, che operano non a clock molto elevati ma che si sono rivelate essere tremendamente efficaci.

Si tratta, in altri termini, dello stesso tipo di problema affrontato da AMD con il debutto delle cpu Athlon XP. In quel caso, tuttavia, il model number introdotto da AMD aveva un riflesso abbastanza diretto con la frequenza di clock, non della cpu Athlon XP ma di quella del principale concorrente Intel Pentium 4.

La via che Intel potrebbe seguire è molto simile a quella scelta da AMD per le cpu Opteron: utilizzare un model number che indichi ogni processore con una sigla, nella quale a numeri maggiori corrispondono prestazioni superiori ma senza un legame diretto, sia alle performances pure che alle frequenze di lavoro.

Stando ad una notizia rilasciata sul sito news.com a questo indirizzo, Intel potrebbe iniziare a indicare i propri processori Pentium M basati sul nuovo Core Dothan utilizzando un model number, e non più la sola frequenza di clock. Questi processori dovrebbero debuttare sul mercato a partire dal secondo trimestre dell'anno.

In seguito, questo approccio potrebbe essere seguito anche con le cpu Pentium 4 Prescott basate su Socket T (775 LGA). In ogni caso, comunque, l'indicazione della frequenza di clock, della cache integrata on Die e della frequenza di bus resteranno ben visibili, così da garantire un'informazione la più completa possibile.
71 Commenti
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supermarchino15 Marzo 2004, 09:24 #1
hi hi hi intel vittima della propria politica commerciale tesa a fregare la gente, dal pentium 4 in poi: clock smodato che non rispecchia più le prestazioni...

ora dopo aver diseducato il mercato e derubato persone a suon di willamette e lenteron (non parliamo dell'attualmente inutile forno che è il prescott...) torna sui suoi passi ...


'architettura tremendamente efficaci' ... centrino è un p3 no? eppure all'epoca non guadagnava tutti questi superlativi ... forse qualcuno ha poi abituato il mercato a delle architetture di dubbia efficacia? ...


ovviamente il model number per i p4 su s775 sarà inferiore al clock
avvelenato15 Marzo 2004, 09:57 #2
beh non è proprio il p3.. il p3 fatica a salire in frequenza.. per far salire il mio da 700 a 882 ce ne è voluta, e ancora devo verificare la piena stabilità operativa.

quindi, adesso che intel ha fatto esperienza e ricerca sul clock, sulle dissipazioni più raffinate applicabili al suo prest-cott, ecc. ecc., potrà produrre un chip che a frequenze di 3.2ghz "faccia davvero male!"

per quanto concerne il model numbering su p4 inferiore al clock.. potrebbe anche essere.. in fondo magari ad intel costa meno fare un procio con una certa velocità utilizzando processi a 0.09nM e clock e pipelines assurdi, piuttosto che raffinare l'architettura delle cpu.
bizzu15 Marzo 2004, 09:58 #3
Ah ah
Intel si è data la zappa sui piedi...
Chissà poi che MN si inventeranno... "Pentium M 4957000 Plus Ultra SuperEdition"! Dovranno allargare il core dei proci per stamparlo tutto
OverCLord15 Marzo 2004, 10:03 #4
x avvelenato
Strano il 700 era fatto apposta per andare @933, io sono riuscito ad overcoloccarne 2 (ho una ABIT VP6 biprocessore).

Comunque se anche Intel adotta il Model number AMD ci guadagna perche' gli utenti non saranno piu' abbagliati dai MHz...
Alberello6915 Marzo 2004, 10:15 #5
la stessa cosa che ho detto mesi fa in una discussione!!!
che senso a parlare di Mhz!
adesso si svegliano!
hahhahaha
Muppolo15 Marzo 2004, 10:20 #6
Ricordo che, quando AMD introdusse il model number, sul sito di Intel c'era un pdf nel quale veniva fortemente criticato questo sistema, adducendo varie argomentazioni.

Ora forse gli toccherà rimangiarsi quelle parole...
Alberello6915 Marzo 2004, 10:46 #7
lasa15 Marzo 2004, 11:06 #8
Effettivamente un utente poco esperto può facilmente incasinarsi......
R@nda15 Marzo 2004, 11:25 #9
Copioni

Spectrum7glr15 Marzo 2004, 11:27 #10
il Pentium-M è sicuramente derivato dal P3 ma non vuol dire che sia semplicemente un P3 con maggiore frequenza di clock e prova ne è che l'efficenza in rapporto alla frequenza operativa è molto maggiore nel Pentium-M che non fa nei P3 (che alla fine come prestazioni erano a metà strada tra gli athlon e i duron di pari frequenza)

per quanto riguarda la questione del MN va bene criticare il dietrofront di Intel però ad essere onesti bisognerebbe ammettere che col MN AMD ci ha marciato parecchio...il fatto che con l'A64 AMD abbia rivisto la scala di valutazione verso il basso dimostra se non altro che nei momenti in cui AMD si è trovata in difficoltà (tra la fine del 2002 e settembre 2003: fino ciè all'introduzione degli A64) il MN sia stato usato per nascondere un effettivo deficit prestazionale agli occhi dell'utente

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