Samsung, parte la produzione a 3 nanometri: un nuovo transistor per migliorare le prestazioni e ridurre i consumi

Samsung, parte la produzione a 3 nanometri: un nuovo transistor per migliorare le prestazioni e ridurre i consumi

Samsung ha annunciato l'avvio della produzione iniziale con processo produttivo a 3 nanometri. La nuova tecnologia produttiva introduce i nuovi transistor GAA (Gate-All-Around) nella versione personalizzata MBCFET basata su nanofogli.

di pubblicata il , alle 10:51 nel canale Processori
Samsung
 

Samsung Electronics ha annunciato di aver avviato la produzione di chip con processo produttivo a 3 nanometri, tecnologia caratterizzata dall'introduzione della nuova architettura di transistor Gate-All-Around (GAA).

Si tratta di un avvenimento importante per il settore dell'informatica, ci troviamo davanti al primo miglioramento dell'architettura dei transistor dai tempi del Tri-Gate / FinFET di Intel, introdotto nel 2011 con le CPU Ivy Bridge a 22 nanometri.

Nel caso di Samsung l'implementazione della tecnologia GAA prende il nome di Multi-Bridge-Channel FET (MBCFET) e nasce con lo scopo di superare le limitazioni prestazionali dei transistor FinFET attuali: da una parte si punta a migliorare l'efficienza energetica tramite la riduzione della tensione di alimentazione, dall'altra le prestazioni grazie all'aumento della corrente di pilotaggio.

Dietro alla sigla MBCFET si nasconde un transistor basato su nanofogli con canali più ampi, che permettono maggiori prestazioni e una migliore efficienza energetica rispetto alle tecnologie GAA che usano nanofili con canali più ristretti. Avvalendosi del processo a 3 nanometri GAA, Samsung può intervenire sull'ampiezza del canale del nanofoglio al fine di ottimizzare l'uso energetico e le prestazioni per rispondere alle necessità dei vari clienti.

Rispetto al processo produttivo a 5 nanometri già impiegato dall'azienda, la prima generazione a 3 nm GAA può ridurre il consumo energetico fino al 45%, migliorare le prestazioni del 23% e ridurre l'area occupata del 16%, mentre la seconda generazione punta ancora più in alto: riduzione del consumo fino al 50%, prestazioni superiori del 30% e riduzione dell'area del 35%.   

Il nuovo processo produttivo sarà applicato da Samsung a partire dai semiconduttori ad alte prestazioni, per poi passare ai chip a basso consumo e, infine, ai chip mobile dedicati agli smartphone e non solo.

12 Commenti
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Pkarer30 Giugno 2022, 11:45 #1

Ma dov'è la Intel...

La Samusung è già a 3nm e la Intel ancora a 10nm. Cos'è che non mi torna?
Mi vien da pensare che i processori Intel siano veramente dei baracconi... e se li fanno pure pagare. Devono avere dei commerciali con le palle quadre...

Significa che se faccio un processore per smartphone molto potente con un TDP da 40W avrà le stesse prestazioni di un processore PC desktop da 170W attuale...
Gello30 Giugno 2022, 12:05 #2
Originariamente inviato da: Pkarer
Cos'è che non mi torna?


Fai prima a chiederti cosa ti torna mi sa.
Peppe197030 Giugno 2022, 12:13 #3
Originariamente inviato da: Gello
Fai prima a chiederti cosa ti torna mi sa.


supertigrotto30 Giugno 2022, 12:17 #4
Rispetto a Tsmc?
Ad esempio produrre una GPU?
Ad esempio AMD potrebbe fare produrre le varie schede di varia fascia un po' a Tsmc e un po' a Samsung
RaZoR9330 Giugno 2022, 13:18 #5
Originariamente inviato da: Pkarer
La Samusung è già a 3nm e la Intel ancora a 10nm. Cos'è che non mi torna?
Mi vien da pensare che i processori Intel siano veramente dei baracconi... e se li fanno pure pagare. Devono avere dei commerciali con le palle quadre...

Significa che se faccio un processore per smartphone molto potente con un TDP da 40W avrà le stesse prestazioni di un processore PC desktop da 170W attuale...
I processi produttivi Samsung sono stati un mezzo disastro ultimamente e Samsung ha perso / sta perdendo clienti di primo piano come Nvidia e Qualcomm.
Probabile il nodo 3nm di Samsung abbia ottima densità, ma Power, Performance e yield sono tutti da vedere.
Intel non è a 10nm comunque e un SoC smartphone non supera i 10W.
Sp3cialFx30 Giugno 2022, 13:29 #6
Originariamente inviato da: Pkarer
La Samusung è già a 3nm e la Intel ancora a 10nm. Cos'è che non mi torna?
Mi vien da pensare che i processori Intel siano veramente dei baracconi... e se li fanno pure pagare. Devono avere dei commerciali con le palle quadre...

Significa che se faccio un processore per smartphone molto potente con un TDP da 40W avrà le stesse prestazioni di un processore PC desktop da 170W attuale...


a) ogni azienda usa i propri criteri per definire il nodo. I 10 nm di Intel sono equivalenti ai 7 nm di TSMC
b) al di là del nodo ci sono altre caratteristiche da prendere in considerazione, ad es. si parla di Xnm "performance" o Xnm "low power" per indicare che il primo è pensato per potersi spingere in alto con le frequenze operative e il secondo invece è pensato per contenere i consumi

in sintesi:
sono processori e processi produttivi molto diversi e dovremmo iniziare a mettere da parte i paragoni di mele con patate, cercando di cogliere la complessità della cosa
Pkarer30 Giugno 2022, 14:27 #7

Ma...

Non mi interessano le seghe mentali fatte più o meno sopra le ottimizazioni dell'architettura dei processori (come fa Intel). L'unico parametro correlato strettamente al consumo sono i nm punto! Attualmente la Samsung sembra essere la più avanzata e TMSC a ruota. Se poi Samsung non ha indovinato qualche ottimizzazione di architettura (probabilmente come gli Exynos) questa è un'altra questione.

Inoltre è ovvio che non esiste un processore da 40W per smartphone, stavo solo facendo un paragone a parità di potenza di calcolo.
Intel con la sua cariola dei 10nm è arrivata ad un limite oltre al quale di ottimizzazioni non ce ne sono più. L'unica cosa che può fare è aggiungere transistor per aumentare la cache oppure per implementare nuovi set di istruzioni o nuovi encoder come l'AV1. A maggior ragione diventano dei baracconi...
RaZoR9330 Giugno 2022, 14:51 #8
Originariamente inviato da: Pkarer
Non mi interessano le seghe mentali fatte più o meno sopra le ottimizazioni dell'architettura dei processori (come fa Intel). L'unico parametro correlato strettamente al consumo sono i nm punto! Attualmente la Samsung sembra essere la più avanzata e TMSC a ruota. Se poi Samsung non ha indovinato qualche ottimizzazione di architettura (probabilmente come gli Exynos) questa è un'altra questione.

Inoltre è ovvio che non esiste un processore da 40W per smartphone, stavo solo facendo un paragone a parità di potenza di calcolo.
Intel con la sua cariola dei 10nm è arrivata ad un limite oltre al quale di ottimizzazioni non ce ne sono più. L'unica cosa che può fare è aggiungere transistor per aumentare la cache oppure per implementare nuovi set di istruzioni o nuovi encoder come l'AV1. A maggior ragione diventano dei baracconi...
No.
Sp3cialFx30 Giugno 2022, 15:38 #9
Originariamente inviato da: RaZoR93
No.


*
the_joe30 Giugno 2022, 15:43 #10
Originariamente inviato da: Pkarer
Non mi interessano le seghe mentali fatte più o meno sopra le ottimizazioni dell'architettura dei processori (come fa Intel). L'unico parametro correlato strettamente al consumo sono i nm punto! Attualmente la Samsung sembra essere la più avanzata e TMSC a ruota. Se poi Samsung non ha indovinato qualche ottimizzazione di architettura (probabilmente come gli Exynos) questa è un'altra questione.

Inoltre è ovvio che non esiste un processore da 40W per smartphone, stavo solo facendo un paragone a parità di potenza di calcolo.
Intel con la sua cariola dei 10nm è arrivata ad un limite oltre al quale di ottimizzazioni non ce ne sono più. L'unica cosa che può fare è aggiungere transistor per aumentare la cache oppure per implementare nuovi set di istruzioni o nuovi encoder come l'AV1. A maggior ragione diventano dei baracconi...


Come dire che non sai nulla di processori senza dire che non ne sai nulla...

I processori da smartphone hanno prestazioni eccellenti in alcuni ambiti proprio grazie all'integrazione delle unità di calcolo specializzate che invece critichi quando le inserisce intel, poche idee e confuse.

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