Roadmap Intel dal 2019 al 2029: l'obiettivo è avere nuovi processi ogni 2 anni

Roadmap Intel dal 2019 al 2029: l'obiettivo è avere nuovi processi ogni 2 anni

I piani di Intel prevedono un'alternanza di nuove tecnologie produttive, per la costruzione dei chip del futuro, ogni due anni: un piano ambizioso che dovrebbe portare sino a processori costruiti a 1,4 nanometri

di pubblicata il , alle 10:01 nel canale Processori
Intel
 

A dispetto delle difficoltà incontrate dall'azienda nel corso degli ultimi anni con la migrazione alla tecnologia produttiva a 10 nanometri, i piani di Intel sono molto aggressivi con riferimento all'evoluzione tecnologica dei propri prodotti. L'azienda americana ha infatti intenzione di eseguire una roadmap che preveda il passaggio a una tecnologia produttiva più sofisticata ogni due anni.

Si tratterebbe di un ritorno al passato, durante il quale Intel è stata capace di innovare adottando un processo produttivo più sofisticato con una periodicità biennale. Ritorno non certo privo di difficoltà, vista la complessità crescente delle tecnologie produttive del futuro e i rischi che una cadenza di questo tipo non possa essere facilmente rispettato

Il tema è emerso in occasione della conferenza IEEE International Electron Devices Meeting (IEDM) che si sta tenendo in questi giorni, durante la quale il partner Intel ASML ha mostrato una rielaborazione di una slide originariamente pubblicata da Intel lo scorso mese di settembre (pubblicata dal sito Anandtech e da Wikichip). In essa sono indicati gli step evolutivi previsti dall'azienda americana per il periodo dal 2019 al 2029, con 6 differenti nodi produttivi ciascuno dei quali prevede due varianti evolutive. Quella qui sotto riportata è la slide originariamente mostrata da Intel.

intel_slide_roadmap_2019_2029_s.jpg

Si parte nel 2019 con la tecnologia a 10nm+, che prevede due step ++ e +++ con distanza indicativa di 1 anno tra di loro. A seguire, nel 2021, il processo a 7 nanometri di tipo EUV sempre con due step evolutivi per gli anni a seguire. Per il 2023 il processo produttivo successivo, indicato come nodo N2023 che dovrebbe corrispondere alla tecnologia a 5 nanometri, seguito nel 2025 da quello N2025 (3 nanometri), nel 2027 dal nodo N2027 (2 nanometri) e infine nel 2029 da quello N"=") (1,4 nanometri).

Nella slide viene indicata una backport opportunity, che indica la possibilità per Intel di migrare un'architettura prevista per uno specifico nodo alla più avanzata evoluzione del nodo precedente. Si tratta di una opzione che permetterebbe, sulla carta, di continuare a rendere disponibili nuove architetture anche quando il corrispondente nodo produttivo non sia ancora completamente pronto.

Al momento attuale Intel è nella fase di sviluppo del nodo a 7 nanometri, e in quella di definizione per il nodo successivo a 5 nanometri. Le evoluzioni successive sono ovviamente più lontane, con il lavoro che è in questo momento impostato sulla ricerca di vie per la produzione e sulla ricerca dei differenti materiali che verranno utilizzati per la costruzione dei wafer. Difficile quindi prevedere quanto questa roadmap indicativa verrà rispettata all'atto pratico: 10 anni in questo settore sono una vera e propria eternità e alla luce di quanto avvenuto negli ultimi 10 anni è molto difficile prevedere una cadenza di aggiornamento delle tecnologie produttive ogni 2 anni che possa restare sempre tale e invariata.

16 Commenti
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DukeIT11 Dicembre 2019, 10:21 #1
Nel frattempo hanno rispolverato i 22nm...
coschizza11 Dicembre 2019, 10:31 #2
Originariamente inviato da: DukeIT
Nel frattempo hanno rispolverato i 22nm...


tu lo sai vero che tutte le fonderie usano i vecchi processi litografici anche per decenni TSMC per esempio usa ancora litorgrafia che usavamo 10-20 anni fa e non in una frazione delle loro fabbriche ma in quasi la meta.
1/3 di tutte le fabbriche TSMC usa ancora litografie della serie 40nm, 65nm, 90nm e 1/4 delle fabbriche usa ancora quelle precedenti 180nm, 250nm, 350 e 500nm.
Quindi intel con lo rispolvero dei 22nm si potrebbe definire un leader di mercato da questo punto di vista.
Gringo [ITF]11 Dicembre 2019, 11:13 #3
Quindi intel con lo rispolvero dei 22nm si potrebbe definire un leader di mercato da questo punto di vista.

...di fatto 2020 ce lo facciamo tutto con PCI-E 3.0 pur avendo riprogettato il chipset ed il socket, come detto il problema dei nanometri è parziale e l'innovazione che manca, era più innovativo larebee che è morto.
Se non fosse per AMD alla fine non si muoverebbe piu nulla, le parti si sono scambiate.....
E meglio un x86 a processo produttivo da 5nm o un architettura con DSP e Core Deep Learning a 12mn .... Ardua sentenza ai posteri.
Mparlav11 Dicembre 2019, 11:23 #4
Originariamente inviato da: coschizza
tu lo sai vero che tutte le fonderie usano i vecchi processi litografici anche per decenni TSMC per esempio usa ancora litorgrafia che usavamo 10-20 anni fa e non in una frazione delle loro fabbriche ma in quasi la meta.
1/3 di tutte le fabbriche TSMC usa ancora litografie della serie 40nm, 65nm, 90nm e 1/4 delle fabbriche usa ancora quelle precedenti 180nm, 250nm, 350 e 500nm.
Quindi intel con lo rispolvero dei 22nm si potrebbe definire un leader di mercato da questo punto di vista.


Li usa, ma i soldi li fa' dagli ultimi processi:

Link ad immagine (click per visualizzarla)
coschizza11 Dicembre 2019, 11:35 #5
Originariamente inviato da: Mparlav
Li usa, ma i soldi li fa' dagli ultimi processi:

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certo ma questo cosa cambia con il discorso iniziale? anche intel usa i 22nm ancora ma non è li che fattura di piu ovviamente
nickname8811 Dicembre 2019, 11:39 #6
Originariamente inviato da: Mparlav
Li usa, ma i soldi li fa' dagli ultimi processi:

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7-16-20 e 10nm assieme realizzano solo il 52% in realtà, ossia solo la metà.

Il che è ridicolo, specialmente dopo tutte le scuse sull'incapacità di aumentare le produzioni nel periodo del mining delle GPU, quando avrebbero invece potuto benissimo utilizzare parte dell'altro 50% delle loro risorse per ampliare la produzione degli ultimi PP a discapito dei vecchi.

Ma ovviamente questo è ciò che succede con questo tipo di politica commerciale.
DukeIT11 Dicembre 2019, 11:45 #7
Ovviamente i 22nm di cui parlavo, erano riferiti alle CPU, quando si passa ad un pp è logico aspettarsi per il futuro un pp più piccolo, non certo un pp quasi doppio. Poi diversi pp sono utilizzati per altre produzioni.
Mparlav11 Dicembre 2019, 11:59 #8
Originariamente inviato da: coschizza
certo ma questo cosa cambia con il discorso iniziale? anche intel usa i 22nm ancora ma non è li che fattura di piu ovviamente


Che un 1/5 è minore di 1/3 che hai riportato (40nm, 65nm, 90nm)
e che il 11% è per processi a 150-180-250nm, non 1/4.
coschizza11 Dicembre 2019, 12:16 #9
Originariamente inviato da: Mparlav
Che un 1/5 è minore di 1/3 che hai riportato (40nm, 65nm, 90nm)
e che il 11% è per processi a 150-180-250nm, non 1/4.


io parlavo di fabbriche non di fatturato quello non mi interessa è quante fabbriche ha e come le suddivide nei vari processi che stavo descrivendo
Lithios11 Dicembre 2019, 13:30 #10
Mi pare abbastanza una baggianata che, dopo i notevoli problemi che stanno avendo per passare ai 10 nm, dal 2020 se ne usciranno magicamente con una velocità di aggiornamento di processo ogni 2 anni....


...e non solo! Perchè nell'anno in cui non ci sarà la "major Release", tra un aggiornamento e l'altro, prevedono anche un affinamento "+" del processo precedente.

Quindi praticamente "novità" ogni anno... mi sembra impossibile, se non altro perchè non riuscirebbero mai a recuperare i costi di ammortamento in così tanti anni delle linee produttive.

Sarebbe stato molto più credibile se avessero detto che dai 10 nm sarebbero balzati direttamente ai 5 nm dopo 4 anni (con un paio di affinamenti + e ++)

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