RISC-V: arriva il supporto all’hot-swap della memoria su Linux, inizia la sfida a x86?

Secondo un rapporto di Phoronix, il nuovo aggiornamento del kernel Linux aggiunge il supporto all'hot-swap della memoria per RISC-V. Un'aggiunta fondamentale per ampliare l'adozione dell'architettura open source e ottenere una reale alternativa a quella x86.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 04 Luglio 2024, alle 13:31 nel canale ProcessoriRISC-V
Stando a quanto riportato da Phoronix, il nuovo aggiornamento 6.11 del kernel Linux introduce il supporto all’hot-swap della memoria per RISC-V. Con l’update, anche sulle piattaforme RISC-V sarebbe possibile sostituire i moduli di memoria RAM senza spegnere il sistema.
Gli utenti consumer ovviamente non hanno familiarità con questa funzione, ma non si tratta assolutamente di una novità per il settore server. Sia i sistemi Windows Server che la maggior parte delle distribuzioni Linux supportano l’hot plug delle memorie per le architetture x86.
Si tratta naturalmente di un settore attualmente dominato dalle uniche due società che sviluppano e producono chip basati su x86: Intel e AMD. Per tale ragione, l’estensione del supporto all’architettura RISC-V rappresenta un passo in avanti fondamentale. Questo aggiornamento apre la strada a una maggiore concorrenza con l’inserimento di nuovi competitor.
Con l’aggiornamento delle funzionalità, RISC-V amplia i potenziali casi d’uso in cui potrebbe essere impiegato. Inutile dire che un’adozione maggiore di RISC-V, unita alla sua natura open source, consentirebbe all’architettura di crescere e migliorare, magari trovando spazio anche nel segmento consumer in futuro.
Al momento è innegabile che l’architettura stia ottenendo un interesse sempre maggiore per i costi sensibilmente più contenuti rispetto alle altre proposte sul mercato, dovuti alla sua natura open source. Proprio il mese scorso, ad esempio, Framework ha annunciato una partnership con DeepComputing per portare i processori basati su RISC-V sui suoi laptop modulari e aggiornabili.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoL'utente base vuole Windows. Fine
Imho
Su mobile usi windows? non credo.
Server?
Ci sono altre mille esigenze e necessità.
Quello che mi preoccupa sono i governi che vogliono bloccare il progresso open.
Su mobile usi windows? non credo.
Server?
Ci sono altre mille esigenze e necessità.
Quello che mi preoccupa sono i governi che vogliono bloccare il progresso open.
Premetto che parliamo di consumer...
OSX è usato da una platea minima, l'installato sul panorama "personal PC" è irrisorio. E si vero OSX è un buon Bsd-based cosa che solo Apple poteva realizzare
Mobile? Che c'entra scusa, parliamo di tablet e smartphone? Se un domani Risc si affaccerà sul quel settore ne riparleremo Manon credo sarà a breve
Server? Ovvio che non parlavo di Windows Server, ma anche si dipende dalle applicazioni che devi fare girare . In azienda tutti gli win server che ho fanno girare applicazioni Windows... Pertanto sono al palo
Ho visto tanti, me compreso, installare LINUX sui PC di casa (notebook o fissi) per poi tornare indietro... Molto velocemente
Macché governi! Semmai sono i BIG che non vogliono mordersi tra di loro. Basterebbe uno sviluppo del kernel Windows (lo so.. impossibile) su Risc per scatenare il panico. Lo ha fatto Arm può farlo chiunque, ovviamente di va a mode.
Qualche anno fa ARM sembrava essere come il LED per l'evoluzione dell'illuminazione... Alla fine dei giochi... Parliamone
Imho
installare cosa, Linux ?
io grazie a Dio (e a me) non uso altro dal 2010, a parte qualche VM
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