NVIDIA e AMD stanno realizzando processori ARM per il mercato PC?
Secondo le fonti dell'agenzia di stampa Reuters, AMD e NVIDIA starebbero lavorando a processori basati su ARM per il mercato dei PC client, ovvero desktop e notebook.
di Manolo De Agostini pubblicata il 24 Ottobre 2023, alle 07:01 nel canale ProcessoriIntelWindowsMicrosoftARMAMDNVIDIAWindows 11
Secondo le fonti di Reuters, NVIDIA e AMD starebbero progettando processori basati su architettura ARM dedicati al mondo dei PC client (PC desktop e notebook), oggi dominato dall'architettura x86. NVIDIA ha sviluppato processori ARM per server con Grace Superchip e Grace Hopper Superchip, mentre diversi anni fa cercò di trovare spazio nel segmento mobile con le soluzioni Tegra (poi riciclate in ambito automotive, robotica e persino gaming con Switch).
Stavolta il produttore delle GPU GeForce avrebbe piani ancora più ambiziosi, cioè entrare in rotta di collisione con Intel e AMD nel mercato dei PC client. "NVIDIA ha iniziato, in silenzio, a progettare CPU in grado di eseguire il sistema operativo Windows di Microsoft e basate su tecnologia di ARM Holdings, hanno detto a Reuters due persone a conoscenza dei fatti", è quanto scrive la nota agenzia.
"[…] Anche AMD prevede di produrre chip per PC con tecnologia ARM, secondo due persone a conoscenza della questione. NVIDIA e AMD potrebbero vendere chip per PC già nel 2025", si legge in un altro passaggio.
NVIDIA e AMD si unirebbero quindi a Qualcomm nella sfida a Intel e soprattutto nella rincorsa di Apple che, ormai da alcuni anni, ha abbandonato l'architettura x86 per passare a chip ARM progettati in casa con ottimi risultati.
Uno dei motivi per NVIDIA di entrare nel settore è quello da una parte di espandere il proprio mercato, ammortizzando gli investimenti nelle CPU ARM per server. Allo stesso tempo, l'ingresso dell'intelligenza artificiale nel mondo dei PC client apre a sinergie che non possono certo essere ignorate dal CEO Jensen Huang.
AMD, l'unica avversaria di Intel sul terreno dell'ISA x86, potrebbe vedere nella diversificazione della propria offerta uno sbocco per mantenersi competitiva e mettere ulteriore pressione a Intel. Non va dimenticato che in passato AMD provò a realizzare una CPU ARM consumer sotto il nome in codice di K12, un progetto che però la società non portò mai sul mercato. AMD, invece, commercializzò brevemente CPU ARM per server sotto il nome di Opteron A1100.
L'ingresso di due società con così tanta competenza potrebbe dare una mano a Microsoft a mettere a punto Windows per ARM, maturato negli anni ma ancora perfezionabile. A tal proposito, Reuters segnala che tra Microsoft e Qualcomm vi sarebbe un accordo in esclusiva per sviluppare processori ARM compatibili con Windows fino al 2024, con la casa di Redmond che avrebbe incoraggiato altri partner a entrare nel segmento una volta terminata l'intesa esclusiva.
Microsoft non vorrebbe infatti ripetere gli errori del passato, quando per anni è fondamentalmente stata legata "mani e piedi" a Intel, in un rapporto simbiotico etichettato come "Wintel". Farlo con Qualcomm sarebbe ugualmente deleterio.
Per quanto concerne Intel, non siamo certi che la casa statunitense rimarrebbe ancorata per puntiglio all'architettura x86 qualora non riuscisse a competere adeguatamente: l'arrivo di Pat Gelsinger sta cambiando la cultura aziendale, imponendo un modus operandi più scattante e pronto a cogliere eventuali opportunità. Intel ha recentemente siglato un accordo produttivo con ARM, quindi in futuro sarà pronta a produrre chip basati sui progetti della società britannica nelle proprie Fab. Anche i propri, se necessario.
Non ci resta che attendere, ma se le indiscrezioni di Reuters si riveleranno fondate, ci aspettano anni di importanti cambiamenti in un settore che sostanzialmente cristallizzato da una trentina d'anni.
33 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPS: Jim Keller partecipò allo sviluppo di Alpha.
PS: Jim Keller partecipò allo sviluppo di Alpha.
Qui il fattore basilare per il successo è il suppporto software.
Domani esce un ARM che viaggia come un X86 di fascia alta, ok. E cosa ci metto su? Quanti software ci girano?
L'ambito server è molto differente rispetto al desktop.
Grazie.
@demon77
Mi trovi assolutamente d'accordo, infatti una delle cause per cui abbiamo ancora(nei desktop) solo x86 e non RISC è perché negli anni 90' Windows era strettamente legato a Intel che era il baluardo dei CISC e quindi migliaia se non milioni di software furono scritti per x86 tagliando fuori i RISC dal mercato consumer medio. Tutto giusto e vero ma adesso non sembra più così, Windows 11(figuriamoci il 12) è anche ARM64,e visto l'andazzo con la rinascita dei RISC(desktop) sempre più sviluppatori faranno software nativi ARM e alla fine tutto si uniformerà(spero)in una sana competizione a base di istruzioni CISC-RISC di cui noi utenti beneficeremo. Speriamo che Intel si decida a fare esclusivamente CPU x86S perché bisogna togliere dalla fava quel set a 32 bit, occupa troppo spazio sul die ed è inutile visto che le CPU moderne possono tranquillamente emulare con ottimi risultati i 32 bit.PS: Anche Intel provò a far fuori x86 con Itanium, ma sappiamo tutti come è andata.
Domani esce un ARM che viaggia come un X86 di fascia alta, ok. E cosa ci metto su? Quanti software ci girano?
L'ambito server è molto differente rispetto al desktop.
E' chiaro che non si possono buttare alle ortiche decenni di programmi, ma, grazie agli emulatori, bisogna semplicemente fare così:
Nuova architettura, nuova ISA con emulatore software per il legacy X86-64, ma che garantisca, per il codice scritto nativamente un boost di prestazioni percentuale di 3 cifre almeno (ossia dal doppio, 100%, in su).
Il resto verrà da se...
Nuova architettura, nuova ISA con emulatore software per il legacy X86-64, ma che garantisca, per il codice scritto nativamente un boost di prestazioni percentuale di 3 cifre almeno (ossia dal doppio, 100%, in su).
Il resto verrà da se...
poi di solito suona la sveglia....
pensare che un emulatore permetta di raddoppiare le performance rispetto ad un asic è semplicemente utopistico a meno che il tuo target di riferimento siano le prestazioni di un 80386
PS: Jim Keller partecipò allo sviluppo di Alpha.
Mi risulta che DEC Alpha se l'é comprata Intel da Compaq nel 2001 quindi Intel ha recuperato tutto il recuperabile da loro (e cmq in questo settore copiare é normale), vorrei ricordare chel'isa x86 é CISC ma i processori sono RISC dal Pentium 1 e che traducono le istruzioni prima di arrivare alle ALU in oltre il Pentium 1 del 1993 era SuperScalare uscito un anno dopo il primo Alpha (quindi ci stavano lavorando da prima dell'uscita di Alpha anche se non escludo abbiano preso l'idea da loro).
PS: Anche Intel provò a far fuori x86 con Itanium, ma sappiamo tutti come è andata.
Non credo proprio sia un problema CISC o RISC , non e' che se compilo un programma per MIPS che e' un RISC funziona su un ARM o su un Alpha o su quello che ti viene in mente
Semplicemente gli altri processori , tralasciando la linea Motorola 68000 (che Era CISC) e poi i PowerPC (derivati dai Power IBM) il resto dei processori erano costosissimi in ambito esktop, tra l'altro ci furono Windows anche per non x86 (Windows NT per processori alpha ad esempio)
Windows e x86 era semplicemente imbattibile lato Desktop
@noppy1
Sì, che tra l'altro la Compaq fece morire la DEC perché non sapeva fare il suo lavoro. Comunque il Pentium Pro fu il primo ad adottare un architettura interna RISC-Like ma non sono proprio dei RISC, semplicemente fanno un uso abbondante di microistruzioni e cache uop per velocizzare la pipeline, ma i decoder rimangono CISC(con tutti i problemi del caso)Devi effettuare il login per poter commentare
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