NVIDIA blocca la produzione dei chip H20 per la Cina: ecco cosa sta succedendo
NVIDIA interrompe la produzione dei chip H20 per la Cina dopo pressioni politiche e tensioni tra Washington e Pechino. Accuse di backdoor, dichiarazioni giudicate offensive e nuovi sviluppi tecnologici sullo sfondo delle strategie globali dell’azienda
di Andrea Bai pubblicata il 25 Agosto 2025, alle 07:51 nel canale ProcessoriNVIDIA
NVIDIA ha chiesto ai suoi principali fornitori di interrompere le attività legate alla produzione del chip H20, progettato per il mercato cinese: l’azienda avrebbe chiesto ad Amkor Technology, che si occupa del packaging avanzato dei chip, e a Samsung Electronics, che fornisce i moduli di memoria, di fermare la produzione. Anche Foxconn, responsabile del processo di backend, sarebbe stata invitata a sospendere i lavori. NVIDIA, interpellata in merito, ha dichiarato a CNBC: «Gestiamo costantemente la nostra supply chain per affrontare le condizioni di mercato».
Lo stop temporaneo si inserisce in un contesto già complicato. Lo scorso aprile il governo statunitense aveva bloccato l’export degli H20 verso la Cina, temendo che potessero essere utilizzati per applicazioni militari legate all’intelligenza artificiale. A luglio era stato raggiunto un accordo che prevedeva la ripresa delle vendite, a condizione che il 15% dei ricavi finisse nelle casse del governo USA. Tuttavia, le relazioni con Pechino non si sono rivelate semplici. Le autorità cinesi hanno infatti invitato i colossi tecnologici locali, tra cui ByteDance e Alibaba, a sospendere i nuovi ordini di questi chip, sollevando dubbi sulla loro sicurezza. La Cyberspace Administration of China ha perfino ipotizzato la possibile presenza di una backdoor che consentirebbe un controllo remoto, accusa smentita dal CEO Jensen Huang, il quale ha assicurato che tali timori sono infondati.

Le tensioni non si fermano qui. Secondo il Financial Times, le ragioni del raffreddamento dei rapporti non sarebbero solo tecniche o di sicurezza. Le autorità cinesi avrebbero reagito negativamente anche ad alcune dichiarazioni del segretario al Commercio americano Howard Lutnick, ritenute “offensive”. In una sua intervista, Lutnick aveva infatti affermato che gli H20 non rappresentano i migliori chip di NVIDIA, ma una quarta scelta destinata alla Cina, con l’obiettivo — a suo dire — di “rendere gli sviluppatori cinesi dipendenti dallo stack tecnologico americano”. Parole che avrebbero contribuito a irrigidire la posizione di Pechino.
Nonostante gli ostacoli, gli H20 rimangono oggi i chip più avanzati che NVIDIA possa vendere in Cina. L’azienda sarebbe però al lavoro su un nuovo modello pensato appositamente per quel mercato. Basato sull’architettura Blackwell, questo chip sarebbe in grado di garantire circa la metà della potenza di calcolo delle GPU Blackwell Ultra, e potrebbe rappresentare un ulteriore tentativo di rafforzare la presenza del colosso americano in un mercato complesso e sempre più regolamentato.










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13 Commenti
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Non gli serve il chip superiore, possono importare i modelli vietati tramite triangolazioni.
I modelli H20 e l'analogo AMD venivano comunque acquistati per allargare la fornitura.
Per quanto a Pechino blaterino di voler boicottare le schede Nvidia, in verità non ne possono fare a meno: le loro fanno letteralmente cacare e per fare le stesse cose servono il triplo dei chip e di consumi. Per l'inferenza. Per l'addestramento senza le GPU Nvidia possono solo "rubare" i risultati degli altri modelli perché altrimenti con le loro schede ci mettono anni a fare l'addestramento. E poi devono ripartire da zero perché il supporto SW è un marasma.
Tant'è vero che nonostante i blocchi e i divieti in Cina sono entrate sottobanco migliaia (se non centinaia di migliaia) di schede Nvidia.
Ora è in arrivo la versione basata su Blackwell che rinnoverà l'interesse dei cinesi per le GPU Nvidia visto che le loro se prima erano 3 anni indietro, contro Blackwell ora sono 5 anni indietro. E finché non trovano il modo di costruire oltre i 7nm il divario continuerà a crescere sempre di più.
Ma certo, lo si vede dal come sono avanti anche con lo sviluppo di CPU e GPU consumer. Infatti hanno anni di esperienza e impianti produttivi all'avanguardia per competere con quelli basati sulla tecnologia occidentale.
Guardati questo video (tra l'altro molto bello sul mondo della produzione dei chip).
https://www.youtube.com/watch?v=67GVvCfMx-o
Di fondo alla Cina manca solo un sistema per la produzione della luce ultravioletta. Solo perché non vogliono usare la tecnica occidentale non perche non siano in grado di implementarla.
Mentre per quanto riguarda il disegno dei chip sono pari agli occidentali.
La storia è grossa, GamersNexus ci svela un po' di retroscena:
https://youtu.be/ZyWelvEP_CQ?si=saHnyVuB1GnK0M9TDevi effettuare il login per poter commentare
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