NeoLogic, la società israeliana che vuole mandare in pensione la tecnologia CMOS

La startup israeliana NeoLogic afferma di aver messo a punto una tecnologia che supera i limiti dell'attuale CMOS. Con "Quasi-CMOS" si punta a progettare chip più potenti con un consumo energetico inferiore e costi ridotti per il mondo dell'AI.
di Manolo De Agostini pubblicata il 26 Luglio 2023, alle 16:21 nel canale ProcessoriLa startup israeliana NeoLogic ha annunciato di aver raccolto da alcuni fondi 8 milioni di dollari per mettere a punto la sua tecnologia chiamata Quasi-CMOS (ribattezzata anche NeoCMOS). L'obiettivo di questa azienda è ambizioso, ovvero superare i limiti della tecnologia CMOS, standard da oltre 40 anni nel mondo della progettazione dei circuiti integrati.
Secondo NeoLogic, la tecnologia Quasi-CMOS può ridurre il numero di transistor dei circuiti di un fattore fino a 3 volte a qualsiasi processo produttivo. Sviluppata da zero, la tecnologia può essere adottata con qualsiasi processo e consentirebbe notevoli passi avanti anche in termini di area occupata e calore: si parla di riduzioni rispettivamente fino al 40 e 50% rispetto alle proposte attuali.
Avi Messica e Nir Leshem - Crediti: Aviv Kurt
Non solo, le minori dimensioni dei chip consentirebbero di incrementare i die prodotti per wafer e di migliorare le rese del 10%, garantendo un miglioramento del parametro PPA (power, performance e area) fino a tre volte.
Sul sito della società si legge che la tecnologia è perfettamente compatibile con i processi di fabbricazione CMOS (130nm - 2nm) e i più comuni tool EDA. Si apprende anche qualcosa in più sull'effettiva differenza con la tecnologia CMOS: quest'ultima è limitata nel numero di input accettabili da ogni porta logica (fan-in), fino a 4. Di conseguenza i circuiti CMOS ad alto fan-in richiedono una topologia ad albero che consuma maggiore area ed energia. "Abbiamo superato questa limitazione con gate a singolo stadio capaci di 6-32 input che riducono i percorsi critici, area e consumi", è la spiegazione di NeoLogic.
Fondata nel 2021 dal Dr. Avi Messica, CEO e presidente, ex di Tower Semiconductors, e Ziv Leshem attuale CTO (ex di National Semiconductors, Synopys), NeoLogic conta attualmente 13 dipendenti e sta ricercando ulteriore personale. In una nota si sottolinea un forte interesse da parte dei clienti verso la nuova tecnologia.
Il team di NeoLogic - Crediti: Aviv Kurt
"Il mercato dei processori per i datacenter è attualmente stimato a 110 miliardi di dollari", ha dichiarato il CEO di NeoLogic. "Nel prossimo futuro, gli acceleratori di intelligenza artificiale costituiranno una percentuale significativa dei processori per i datacenter. Gli attuali microprocessori si basano su una tecnologia vecchia di 40 anni (CMOS). I progettisti di chip stanno lottando per soddisfare i requisiti attuali e futuri di potenza di calcolo e consumo energetico".
"La tecnologia di NeoLogic abbatte i limiti del CMOS, riduce la complessità dei circuiti digitali e offre un notevole miglioramento del rapporto prezzo-prestazioni e dell'area del chip. Abbiamo depositato tre domande di brevetto finora. Ringraziamo i fondi che hanno investito nell'azienda e il loro atto di fiducia nella nostra tecnologia e nel team".
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoD'altro canto pure io penso che queste sparate di startup che promettono di rivoluzionare una tecnologia super consolidata senza cambiare quasi nulla del paradigma, almeno a livello tecnologico puro, siano più fuffa per i fondi d'investimento.
Ma non "s'issa mai", come diceva quel tale... magari è vero. Speriamo!
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