La Russia si fa beffe delle sanzioni: GPU NVIDIA e AMD per l'IA arrivano dall'India, a bordo di server Dell
L'indiana Shreya Life Sciences, nota nel campo dei prodotti farmaceutici, starebbe esportando chip IA di NVIDIA e AMD in Russia nonostante le sanzioni occidentali. I registri commerciali rivelano il ruolo di Shreya, e più in generale dell'India, nel consentire alla Russia di aggirare le restrizioni.
di Manolo De Agostini pubblicata il 31 Ottobre 2024, alle 07:01 nel canale ProcessoriQualche giorno fa abbiamo riportato del "giallo" riguardante il presunto tentativo di HUAWEI di aggirare le sanzioni commerciali, sfruttando una società terza per farsi produrre un chip da TSMC. Una vicenda che ha messo in evidenza come riuscire a imporre le restrizioni commerciali in modo efficace sia molto complesso, e non manchino soluzioni più o meno ingegnose di aggirarle.
La Cina non è l'unica a essere soggetta a sanzioni, anche la Russia dopo l'invasione dell'Ucraina ha dovuto subire la scure di Washington e dei suoi alleati. Il Paese guidato da Vladimir Putin ha trovato finora varie strade per ottenere hardware e componentistica a cui non dovrebbe avere accesso, e nelle scorse ore sembra ne sia stato scoperto uno nuovo.

Bloomberg segnala che un'azienda farmaceutica indiana ha esportato server Dell in Russia, in barba a tutti i divieti. Tra aprile e agosto 2024, Shreya Life Sciences ha spedito in Russia ben 1111 server Dell PowerEdge XE9680, per un valore di centinaia di milioni di dollari.
Si tratta di server dotati di CPU Intel Xeon Scalable di 4a generazione e acceleratori AMD Instinct MI300X o NVIDIA H100. Le spedizioni, che non violano le norme commerciali indiane, sono state effettuate a due società russe, Main Chain Ltd. e I.S LLC.
Secondo la ricostruzione di Bloomberg, i server sono partiti dalla Malesia, Paese di produzione, prima di essere esportati in Russia. Tra marzo e agosto 2024, l'India ha importato 1407 di questi server Dell dalla Malesia.
Nonostante i numerosi tentativi di richiedere commenti da parte di funzionari malesi in merito alle esportazioni, né il Ministero degli Investimenti, del Commercio e dell'Industria della Malesia né l'Ufficio del Primo Ministro hanno fornito una risposta a Bloomberg.
Le esportazioni di server Dell da parte di Shreya in Russia sono aumentate nell'aprile 2024, con un prezzo medio di 260.000 dollari per server. Questi server sono classificati con il codice HS 847150, che fa parte di un elenco di beni ritenuti a "doppio uso" dall'UE e dagli Stati Uniti, e quindi sottoposti a restrizioni commerciali. Con "doppio uso" s'intende che possono essere usati sia per scopi commerciali che militari.
Main Chain, il principale destinatario delle esportazioni di Shreya, è un'azienda registrata in Russia dal gennaio 2023, guidata da Anastasia Obukhova, che in precedenza ha gestito piccole aziende turistiche. Probabilmente una semplice realtà fantoccio dietro cui c'è qualche ente governativo.
Shreya Life Sciences, fondata a Mosca nel 1995 da Sujit Kumar Singh, si è inizialmente occupata di distribuzione di prodotti farmaceutici, per poi espandersi nella loro produzione. Oltre alle esportazioni di prodotti farmaceutici, che sono ammontate a 22 milioni di dollari tra gennaio 2022 e agosto 2024, Shreya ha iniziato a esportare server in Russia nel settembre 2022. La prima spedizione prevedeva hardware per un valore di 755.333 dollari, inviati alla società Lanprint Ltd., che è stata poi sanzionata dagli Stati Uniti nel settembre 2023.
Dopo che Lanprint e un altro cliente, Silkway LLC, sono stati sanzionati, Shreya ha dirottato le sue esportazioni verso Main Chain Ltd. e I.S LLC, nessuna delle quali è attualmente presente nell'elenco delle sanzioni statunitensi.
Shreya, insieme a un'altra società indiana, Hayers Infotech, che opera dallo stesso ufficio di Mumbai, avrebbe esportato in Russia beni high-tech per un valore di 434 milioni di dollari dal febbraio 2022, permettendo alla Russia di mettere le mani sugli acceleratori per IA e HPC, nonostante gli sforzi internazionali per fermare tali esportazioni.
Questi movimenti hanno messo l'India sotto osservazione da parte dei governi occidentali e l'hanno resa il secondo fornitore di tecnologia sottoposta a limitazioni commerciali alla Russia, dopo la Cina.
Negli ultimi mesi, funzionari statunitensi e comunitari si sono recati in India per convincere il governo indiano a cessare queste esportazioni. L'India però fa muro a causa dei legami economici e militari con la Russia, soprattutto in virtù di un accordo sul petrolio russo che consente al Paese di averlo a prezzi scontati.










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93 Commenti
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Siamo solo noi che ci diamo le martellate sulle @@ pensando di fare un torto alla Russia, mentre in realtà loro continuano a fare quello che hanno sempre fatto senza problemi.
Tutta scena, tutta fiction, contano solo i soldi (ovviamente) !
La Von Der Laida ed il suo staff? Sempre più ridicola la politica Europea.
non vedo il problema
Stesso dicasi se viene provato che il fornitore era a conoscenza che un Paese fa da intermediario.
E se succede devono cessare i rapporti con l’intero Paese.
Sarebbe una cosa seria, da galera. Parlo a ragion veduta.
Ora, se la notizia fosse vera, mi aspetterei un ciclone su nVidia.
La realtà è che non succederà niente.
Perchè la legge non è uguale per tutti e vista la pochezza e miopia della politica a livello mondiale.
La Russia fa quello che vuole,lo sta dimostrando,se un giorno decide che l'italia deve essere una sua enclave come Kalingrad,ci invade e muti tutti.....con il benestare di Trump
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