Intel, Xeon scontati per frenare la corsa dei processori AMD EPYC?
Secondo il taiwanese Digitimes, Intel starebbe praticando prezzi più bassi per le proprie CPU Xeon al fine di consolidare la propria leadership nel settore server e respingere la crescita costante di AMD e dei suoi EPYC.
di Manolo De Agostini pubblicata il 14 Settembre 2021, alle 11:01 nel canale ProcessoriXeonEPYCAMDIntel
Secondo il quotidiano taiwanese Digitimes, Intel starebbe scontando fortemente il prezzo dei processori Xeon per frenare la corsa delle soluzioni AMD EPYC nel mondo server. Stando agli ultimi dati diffusi da Mercury Research, AMD ha una quota del 9,5% sull'intero settore server, ma limitandosi ai server a singolo e dual socket la quota dovrebbe superare il 10%.
Dall'introduzione dei primi processori EPYC nel 2017, AMD è riuscita a guadagnare terreno e soprattutto a riottenere la fiducia dei principali player del settore. Intel ha sofferto da un punto di vista tecnologico, con i problemi legati ai processi produttivi che l'hanno portata a rimandare le nuove architetture e quindi a sfornare CPU competitive.
In attesa di Sapphire Rapids, la nuova CPU prevista per il 2022, nonché i futuri progetti che porteranno Intel su un nuovo cammino fatto di architetture sempre più modulari, l'azienda starebbe praticando forti riduzioni di prezzo sulle CPU Xeon esistenti in modo da contenere la scalata di AMD.

Questa strategia di contingenza si baserebbe su alcuni fattori: Intel può contare sul controllo completo della filiera produttiva dei propri processori, quindi può lavorare più di AMD per quanto concerne la riduzione dei costi e così avere maggiore margine di manovra per praticare degli sconti.
Non va infatti dimenticato che, secondo le ultime indiscrezioni, TSMC avrebbe alzato i prezzi di produzione fino al 20%. Per AMD potrebbe inoltre esserci una maggiore difficoltà nell'assicurare un numero di processori adeguato al mercato, visto che TSMC è impegnata a soddisfare un ampio numero di clienti.
Intel, allo stesso tempo, può godere anche di un'organizzazione più ampia, ossia è presente in un maggior numero di mercati, e questo potrebbe consentirle di avere più margine di manovra da un punto di vista economico, permettendole di compensare in altri settori eventuali strategie come quella indicata dal Digitimes.
È chiaro, comunque, che Intel non può lasciare troppo spazio ad AMD, in quanto soprattutto nel settore server non si è soliti passare da un produttore all'altro a cuor leggero, complici i costi maggiori e possibili incompatibilità sul fronte software. Insomma, un cliente perso è difficile da recuperare e perciò praticare forti sconti per evitare nuovi cambi di maglia non può essere vista come una perdita, ma semmai un investimento per il futuro.












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