Intel vince in Europa, cancellata la multa da oltre 1 miliardo del 'caso AMD'

Intel ha vinto l'appello contro la sanzione dell'Antitrust UE da 1,06 miliardi di euro inflitta 12 anni fa per pratiche anticoncorrenziali illegali e abuso di posizione dominante nel mercato dei processori x86 a danno di AMD. La decisione di irrogare la sanzione è stata integralmente annullata dallo stesso tribunale che nel 2014 aveva confermato la sentenza originaria del 2009.
di Manolo De Agostini pubblicata il 26 Gennaio 2022, alle 15:38 nel canale ProcessoriIntelAMD
Intel potrebbe uscire "pulita" dal procedimento per pratiche anticoncorrenziali illegali e abuso di posizione dominante nel mercato dei processori x86 a danno di AMD. La vicenda affonda le radici nel 2009, data in cui l'Antitrust UE comminò una multa al colosso dei microchip per 1,06 miliardi di dollari.
A distanza di circa 12 anni, e più di qualche appello (ne abbiamo parlato anche lo scorso anno), Intel ha spuntato una vittoria presso la European General Court (EGC), la quale ha criticato l'analisi dell'Autorità Garante della Concorrenza dell'UE e ha annullato la sanzione inflitta.
"L'analisi della Commissione (europea) è incompleta e non consente di stabilire con lo standard giuridico richiesto che gli sconti in questione potessero avere effetti anticoncorrenziali", hanno affermato i giudici.
La stessa corte, nel 2014, aveva confermato la decisione della Commissione del 2009, ma nel 2017 la Corte di giustizia dell'UE, la più alta istituzione d'Europa, fu invitata a riesaminare un ricorso presentato da Intel, incentrato nel merito del test AEC (as efficient competitor test), in grado di stabilire la differenza tra una sana condotta o una illegale.
La questione è così lontana nel tempo e complessa che è necessario riassumerla. Secondo il provvedimento del 2009, il gigante dei chip statunitense approfittò della sua posizione dominante nel settore tra l'ottobre 2002 e il dicembre 2007 per estromettere dal mercato la concorrente AMD. Intel usò quelle che l'UE definì "strategie anticoncorrenziali", applicando a quattro importanti produttori di PC (Dell, Lenovo, HP e NEC) sconti condizionati all'adozione in larga parte dei propri processori. Intel accordò inoltre dei pagamenti a Media-Saturn (grande distribuzione) condizionati dal fatto che quest'ultima vendesse esclusivamente PC con CPU Intel. Sempre nel 2009, Intel chiuse i contenziosi aperti direttamente con AMD versandole 1,25 miliardi di dollari.
La Commissione ha affermato che studierà la sentenza e rifletterà sui possibili passi successivi. La Corte di Giustizia dell'Unione europea ha la facoltà di fare appello, quindi sebbene al momento la multa risulti annullata non è detto che le cose non cambino in futuro.
La sentenza di queste ore renderà il compito dell'autorità di regolamentazione difficile anche in altri casi, secondo quanto dichiarato da Assimakis Komninos, partner dello studio legale White & Case, alla Reuters. "Questa è un'enorme vittoria per Intel perché fissa l'asticella più in alto per la Commissione nell'avanzare cause in merito a presunte posizioni dominanti. La Commissione dovrà eseguire un'analisi basata sugli effetti per ciascun caso. Ciò avrà un impatto su tutte le aziende".
30 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoA rendere ancora tutto più grottesco c'è da aggiungere che Intel non versò mai quanto pattuito ad AMD
A rendere ancora tutto più grottesco c'è da aggiungere che Intel non versò mai quanto pattuito ad AMD
Si chiama legge, nessuno è colpevole fino all ultimo grado di giudizio e intel non è fuori a questo principio base
beh era talmente evidente che intel facesse pressione con i suoi scaldini contro gli ottimi amd 939 , 462 etc. che la multa gliela avrebbero dovuto raddoppiare
Ho pensato la stessa cosa appena letto il titolo della news...
beh era talmente evidente che intel facesse pressione con i suoi scaldini contro gli ottimi amd 939 , 462 etc. che la multa gliela avrebbero dovuto raddoppiare
Colpa direi anche della gente che li comprava....perchè se fossero rimasti sullo scaffale....
Comunque si ottimo tempismo direi...pure il giorno dell'uscita dei risultati trimestrali di Intel
Veramente la legge dice che la concorrenza sleale va punita.
La contro interpretazione guiridica adottata dalla Commissione di Giustizia Europea (che fa capire quali interessi ci siano sotto) non la definirei proprio Legge con la L maiuscola.
Chedo scusa, ma corro in bagno a vomitare.
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