Intel: partner cinese offre direttamente il rimborso per le CPU difettose, il cliente passa ad AMD

Un negozio cinese ha iniziato a offrire rimborsi al posto delle sostituzioni per le CPU Intel di 13a e 14a generazione difettose. Tuttavia, i lunghi tempi di attesa per una nuova CPU stanno spingendo alcuni clienti a prediligere le soluzioni di AMD.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 12 Settembre 2024, alle 11:38 nel canale ProcessoriIntelCoreRaptor Lakegaming hardware
HKEPC, un partner di distribuzione Intel con sede a Hong Kong, ha iniziato a offrire il rimborso per le CPU Intel di 13a e 14a generazione al posto della sostituzione. La ragione è l'assenza di CPU nuove unita a tempi di attesa piuttosto lunghi per il restock.
Come abbiamo riportato alcune settimane fa, la stessa Intel attualmente non ha scorte in magazzino per sostituire alcuni modelli e indica tempi di attesa di 4-5 settimane, un tempo eccessivo per giocatori e professionisti che sarebbero costretti a rimanere un mese o più senza processore.
Tuttavia, ad aver fatto discutere è stato il caso del signor Chen, un cliente che, rassegnato all'idea di attendere diverse settimane per il suo nuovo Intel Core i9-13900K, ha richiesto la sostituzione il giorno 4 settembre 2024. Il 10 settembre, però, il negozio gli ha richiesto le coordinate bancarie per effettuare il rimborso dell'intero importo speso per la CPU.
A quel punto il signor Chen, nell'incertezza di quando sarebbe riuscito ad acquistare una nuova CPU top di gamma marchiata Intel, ha preferito vendere l'intera configurazione rimanente a un amico, mantenendo esclusivamente l'SSD. A quel punto ha realizzato un nuovo PC, stavolta però alimentato da un processore AMD Ryzen 9 9950X.
Naturalmente, questo non significa che Intel stia tentando di negare le sostituzioni in garanzia. Anzi, il produttore ha esteso di due anni la garanzia sulle CPU in questione proprio per avere un tempo sufficiente a soddisfare tutte le richieste e al contempo assicurare un processore perfettamente funzionante per tutti i suoi clienti.
In merito alle preoccupazioni sulla disponibilità, Intel ha risposto che le scorte saranno sufficienti a fronteggiare tutte le richieste. Tuttavia, nel caso in cui il cliente dovesse preferire un rimborso per evitare i tempi di attesa, Intel sarebbe disposta concederlo.
Non si può negare, però, che questo inconveniente abbia rappresentato un brutto colpo per il chipmaker: non è il primo caso in cui i clienti scelgono di passare alla concorrenza e tra questi c'è anche Alderon Games, uno studio di sviluppo che ha consigliato ai giocatori di passare ad AMD e perfino inserito un avviso specifico per i clienti Intel nel suo MMO, Path of Titans. Lo stesso ha fatto una società specializzata in effetti visivi che ha segnalato un failure rate del 50% delle CPU di 13a e 14a generazione di fascia alta.
Nel frattempo, vi ricordiamo che Intel ha rilasciato un aggiornamento del microcodice che corregge le problematiche riscontrate con i processori di 13a e 14a generazione. Sfortunatamente, se si è già verificato un crash, la CPU è irreparabilmente danneggiata, per cui vi suggeriamo di richiedere il prima possibile la sostituzione e mettervi in coda.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPerò, secondo il mio punto di vista, effettivamente 4-5 settimane per la sostituzione sono veramente troppe.
Trovo che sia una scelta sbagliata l'accredito del costo della CPU, in quanto comunque il cliente si ritrova una mobo che per utilizzare dovrebbe comunque acquistare una CPU ex-novo... e se il cliente decidesse di passare ad Arrow/AMD, avrebbe una perdita ulteriore nel vendere la mobo come usato.
Perso per perso, io proporrei al cliente la sostituzione della CPU Raptor con una equivalente Arrow, magari con la possibilità di passare ad un modello superiore (pagando la differenza), e come cogliegina, un buono sconto sull'acquisto di una mobo nuova per Arrow.
Però, secondo il mio punto di vista, effettivamente 4-5 settimane per la sostituzione sono veramente troppe.
Trovo che sia una scelta sbagliata l'accredito del costo della CPU, in quanto comunque il cliente si ritrova una mobo che per utilizzare dovrebbe comunque acquistare una CPU ex-novo... e se il cliente decidesse di passare ad Arrow/AMD, avrebbe una perdita ulteriore nel vendere la mobo come usato.
Perso per perso, io proporrei al cliente la sostituzione della CPU Raptor con una equivalente Arrow, magari con la possibilità di passare ad un modello superiore (pagando la differenza), e come cogliegina, un buono sconto sull'acquisto di una mobo nuova per Arrow.
Non e' una questione di AMD o INTEL, anche io sono sempre stato un cliente AMD. piu' per simpatia che altro e anche perche' come appassionato di informatica ho sempre tifato per il piu' "debole" con la speranza di avere un mercato concorrenziale che fortunatamente e' arrivato anche se a distanza di troppi anni.
Quello che c'e' da dire e' che INTEL stavolta l'ha commessa veramente grande, specialmente quando voleva far ricadere il "danno" sui costruttori dio MOBO che chiaramente hanno dimostrato l'esatto contrario.
Un errore di immagine che la segnera' per la vita e che, a differenza di diversi anni fa quando con CPU bidone riusciva comunque a reggere il mercato, oggi la botta e' forte e le ripercussioni sono pesanti. Pensa a chi passa per la prima volta in AMD e magari ne rimene entusiasta...... sicuramente da te non torna.
Da fine '19 mi trovo bene con il mio Intel Core i5-9600K e spero di poterlo usare per altri anni a venire.
Per quanto riguarda i tempi di attesa per la sostituzione della CPU direi che sono un grosso problema per chi non ha sostituti su cui ripiegare e non sarebbe il mio caso
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