Intel in cerca di miliardi, la chiave è Altera: ma la formula è tutta da decidere

Quando Intel ha annunciato alcune misure per migliorare la propria posizione finanziaria, tra cui la sospensione degli investimenti pianificati in Germania e Polonia, ha spiegato che avrebbe venduto una parte della quota in Altera, la divisione degli FPGA resa indipendente e in cammino verso una IPO.

Secondo quanto riportato dalla CNBC, Intel punta a racimolare diversi miliardi di dollari da quell'operazione. "Intel è alla ricerca di un accordo che valuti Altera intorno ai 17 miliardi di dollari, hanno dichiarato persone che hanno richiesto l'anonimato. [...] Intel ha acquistato Altera per 16,7 miliardi di dollari nel 2015".

Secondo le fonti, questa settimana l'azienda ha fatto delle proposte ad alcuni investitori strategici e fondi di private equity per Altera, arrivando persino ad avanzare la possibilità di "acquisire una quota di maggioranza dell'azienda" (di Altera, ndr).

Un'opzione che Intel non sembrava considerare con convinzione nelle scorse settimane, dato che il CEO Gelsinger aveva dichiarato di considerare Altera una parte fondamentale per il futuro.

Al capitolo Altera si affiancano le continue voci sull'interesse di Qualcomm per l'acquisizione dell'intera Intel o di alcune sue parti. Le azioni di Intel sono scese del 50% quest'anno, sulla scia del boom dell'IA, ambito dove NVIDIA la sta facendo da padrone e in cui Intel ha frecce spuntate nel proprio arco. A questa situazione si aggiunge il costante recupero di quote di mercato da parte di AMD, tanto sui PC quanto nel settore datacenter.

Intanto, registriamo le parole del CEO di TSMC, CC Wei. A margine dei risultati finanziari, il massimo dirigente è stato interrogato sulla possibilità di acquisire impianti produttivi da Intel Foundry. "Siamo interessati ad acquisire una delle fabbriche di IDM (Intel, ndr)? La risposta è no, ok? No, assolutamente no".