Intel, i core Ocean Cove miglioreranno l'IPC dell'80% rispetto a Skylake?

Intel, i core Ocean Cove miglioreranno l'IPC dell'80% rispetto a Skylake?

Dalla Cina arrivano indiscrezioni sui miglioramenti alle prestazioni IPC dei futuri core delle CPU Intel. Ocean Cove, possibile successore di Golden Cove atteso tra il 2022 e il 2023, potrebbe migliorare dell'80% le prestazioni IPC rispetto ai core Skylake.

di pubblicata il , alle 08:21 nel canale Processori
IntelCore
 

Annunciando per la prima volta l'architettura Zen, AMD pronosticò un miglioramento dell'IPC (istruzioni per ciclo di clock) rispetto al progetto Excavator degli AMD FX di ultima generazione del 40%: un valore importante, che però l'azienda riuscì persino a superare arrivando a un progresso di oltre il 52%. Le successive versioni dell'architettura, in particolare quella Zen 2 dei Ryzen 3000, hanno portato AMD a colmare il gap preesistente con l'architettura Skylake di Intel e a dimostrare un vantaggio in diversi scenari.

Si vocifera - ma essendo voci, prendetele con il beneficio del dubbio - che l'architettura Zen 3 offrirà prestazioni IPC persino migliori delle attese, con un possibile +20% rispetto a Zen 2. Un passo avanti del genere, unitamente a un miglior processo produttivo e altri affinamenti dell'architettura, potrebbe mettere distanza tra AMD e Intel come mai visto prima. In questo scenario però non bisogna fare i conti senza l'oste, ossia Intel. Dopo gli ormai noti passi falsi nella messa a punto del processo produttivo a 10 nanometri e un sostanziale vivacchiare per 5 anni di fila con la medesima architettura, la casa di Santa Clara è tornata ad avere una roadmap piuttosto fitta di nuove architetture, unitamente a innovazioni molto interessanti a livello di packaging.

Con le CPU mobile Ice Lake abbiamo visto il primo passo di questa strategia, con l'uso dei nuovi core Sunny Cove capaci di offrire un miglioramento dell'IPC del 18% rispetto a Skylake. Con le CPU mobile Tiger Lake attese nei prodotti sugli scaffali nei prossimi mesi - la spedizione agli OEM dovrebbe essere già iniziata o partirà a breve - vedremo il secondo atto, con l'architettura Willow Cove. Intel ufficialmente non ha parlato di miglioramenti dell'IPC, ma secondo indiscrezioni provenienti dalla Cina, dovremmo assistere a un altro progresso, con un +25% rispetto a Skylake.

Dopodiché sarà la volta di Golden Cove, architettura per la quale anche Intel prevede un miglioramento dell'IPC. Secondo le voci di corridoio, i core offriranno un IPC il 50% migliore rispetto ai core Skylake. Basterà per rispondere alle future versioni dell'architettura Zen di AMD? Impossibile dirlo oggi. L'indiscrezione più interessante riguarda però forse Ocean Cove, presunto nome in codice del core previsto per il dopo Golden Gove: si parla di un miglioramento dell'IPC rispetto a Skylake dell'80%.

Ocean Cove potrebbe essere il primo core client a 7 nanometri di Intel, parte del progetto Meteor Lake di cui si è vociferato qualche settimana fa. Stiamo parlando di un core che verosimilmente non vedremo prima del 2022-2023, a seconda del passo che terrà Intel nei prossimi anni. L'IPC, a ogni modo, è solo un tassello - seppur importante - di un intero progetto: numero di core, efficienza (in cui rientra anche il processo produttivo) e altre funzionalità stabiliscono la bontà di un progetto. Insomma, sono tante le variabili di cui tenere conto che lanciarsi in previsioni di competitività di una o l'altra azienda è un esercizio divinatorio alla Mago Otelma.

Di certo il fatto che Intel stia tornando a seguire una roadmap dopo anni di immobilismo è un bene per tutto il mercato, ma non bisogna dimenticare che ci vuole sempre un po' di tempo prima di riavviare un motore ingolfato, quindi potremmo non vedere gli stessi progressi in ogni settore: l'esempio viene proprio da Tiger Lake, un progetto molto interessante per l'ambito mobile, non solo grazie all'architettura totalmente rinnovata, ma anche grazie all'uso del processo 10nm+, decisamente superiore alla prima generazione dei 10nm, incapace di salire di frequenza.

Ebbene, i fondamentali di Tiger Lake (core Willow Cove e grafica Xe) dovrebbero arrivare in ambito desktop con Rocket Lake entro l'anno, ma probabilmente con un numero di core limitato e nuovamente a 14 nanometri, per garantire frequenze di clock oltre i 5 GHz. Il 2021 dovrebbe un po' rappresentare l'anno zero per Intel sotto molti punti di vista, vedremo se nel frattempo sarà in grado di respingere l'assalto di una AMD che sembra sempre più convinta dei propri mezzi in ogni segmento di mercato.

73 Commenti
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pingalep01 Giugno 2020, 09:01 #1
un ipc dell'80% superiore per una cpu che verrà presentata nel 2023 mi sembra un affinamento progressivo ragionevole. niente di rivoluzionario però. o sbaglio?
corvazo01 Giugno 2020, 09:08 #2
Ma dai dalla Cina...
frankie01 Giugno 2020, 09:27 #3
Comunque con sti nomi non si capisce più un tubo.
Opteranium01 Giugno 2020, 09:30 #4
Originariamente inviato da: pingalep
un ipc dell'80% superiore per una cpu che verrà presentata nel 2023 mi sembra un affinamento progressivo ragionevole. niente di rivoluzionario però. o sbaglio?

niente di rivoluzionario? A me sembra un mezzo miracolo..
cdimauro01 Giugno 2020, 09:32 #5
Originariamente inviato da: pingalep
un ipc dell'80% superiore per una cpu che verrà presentata nel 2023 mi sembra un affinamento progressivo ragionevole. niente di rivoluzionario però. o sbaglio?

Considerati gli incrementi di IPC degli ultimi, è senz'altro rivoluzionario.

Non che non fosse atteso. Si sapeva già degli incrementi che sarebbero arrivati a partire da Icelake, e l'unico motivo per cui sono passati quattro anni e non li abbiamo assaggiati è dovuto ai problemi di Intel coi nuovi processi produttivi.

Comunque fino a WillowCove si tratta di roba che è in pancia a Intel da tempo. Con buona pace di chi pensa che fosse ferma e non avesse nulla nel cassetto, o addirittura che SunnyCove e WillowCove siano state realizzate per rispondere a Ryzen. Purtroppo di scemenze se ne leggono tante da chi non ha la minima idea dei tempi di progettazione e commercializzazione delle CPU.

Golden Cove e Ocean Cove sono progetti nuovi di cui non avevo sentito all'epoca. Probabilmente già in questi ci sarà il contributo di Jim Keller.

Infine potrebbe sembrare singolare che venga ancora preso come riferimento Skylake come micro-architettura di confronto, ma non sorprende perché è esattamente la stessa che montano tutti i processori Intel da 5 anni a questa parte.

Possiamo dire che con Skylake s'è chiusa l'era iniziata con Nehalem (anche se basata su quella Core, ci furono delle significative differenze), e con SunnyCove inizia il nuovo corso (le differenze con Skylake sono lampanti).
giugas01 Giugno 2020, 10:27 #6
Originariamente inviato da: frankie
Comunque con sti nomi non si capisce più un tubo.

Come darti torto.
Radeon8001 Giugno 2020, 10:31 #7
Non mi stupisco che Intel stia lavorando a tutte queste nuove architetture.
Ho sempre pensato che l'unico grosso problema di Intel è il pp a 10 nm che per affinarlo ci sta mettendo molto tempo.
Per esempio Willow Cove che sarà alla base di Tiger Lake e forse di Rocket Lake dovrebbe rimettere in carreggiata Intel.
Penso che nel 2021 tra Rocket Lake e Zen 3 ci sarà una bella battaglia a livello di performance.
Poi io penso che AMD a differenza del periodo disastroso con Bulldozer con Zen4 e successivi dovrebbe riuscire a reggere l'urto dell'arrivo di Golden e Ocean Cove.
Bradiper01 Giugno 2020, 10:39 #8
Si è vero anche ryzen ha mostrato un incremento del 150% del ipc rispetto a processori di 3 anni fa.
Tra ryzen 1 e ryxen 3 Xt quanto è?
Credo che tra 10 anni arriveremo al 700 %.
Se poi guardo il mio semperon rispetto al r5 2600 che monto ora.....
cdimauro01 Giugno 2020, 10:43 #9
Originariamente inviato da: Radeon80
Non mi stupisco che Intel stia lavorando a tutte queste nuove architetture.
Ho sempre pensato che l'unico grosso problema di Intel è il pp a 10 nm che per affinarlo ci sta mettendo molto tempo.
Per esempio Willow Cove che sarà alla base di Tiger Lake e forse di Rocket Lake dovrebbe rimettere in carreggiata Intel.
Penso che nel 2021 tra Rocket Lake e Zen 3 ci sarà una bella battaglia a livello di performance.
Poi io penso che AMD a differenza del periodo disastroso con Bulldozer con Zen4 e successivi dovrebbe riuscire a reggere l'urto dell'arrivo di Golden e Ocean Cove.

Non c'è nulla da stupirsi. Come già detto, alcune di queste nuove micro-architetture (le architetture sono altra cosa) erano già in lavorazione da tempo, e l'unico motivo per cui non sono arrivate è per i problemi ai 10nm.

Intel, insomma, non nicchiava. Tutt'altro (e basti vedere già soltanto alle innovazioni che sarebbero dovute arrivare con Icelake). Se è rimasta al palo tutti questi è esclusivamente per colpa dei 10nm.
Originariamente inviato da: Bradiper
Si è vero anche ryzen ha mostrato un incremento del 150% del ipc rispetto a processori di 3 anni fa.
Tra ryzen 1 e ryxen 3 Xt quanto è?
Credo che tra 10 anni arriveremo al 700 %.
Se poi guardo il mio semperon rispetto al r5 2600 che monto ora.....

Hai sbagliato "soltanto" di un ordine di grandezza. Togli uno zero alle percentuali.
LMCH01 Giugno 2020, 11:48 #10
Originariamente inviato da: cdimauro
Non c'è nulla da stupirsi. Come già detto, alcune di queste nuove micro-architetture (le architetture sono altra cosa) erano già in lavorazione da tempo, e l'unico motivo per cui non sono arrivate è per i problemi ai 10nm.

Intel, insomma, non nicchiava. Tutt'altro (e basti vedere già soltanto alle innovazioni che sarebbero dovute arrivare con Icelake). Se è rimasta al palo tutti questi è esclusivamente per colpa dei 10nm.

Non credo sia solo colpa del processo a 10nm venuto male, apparentemente hanno sottovalutato quanto interconnessioni più fini impattassero in termini di resistenza, limitando la corrente massima sui singoli collegamenti molto di più di quanto si aspettassero.
Questo ha avuto come conseguenza il non poter salire di frequenza come avevano pianificato inizialmente e tanti altri problemi risolvibili solo con una riprogettazione radicale dei core e delle interconnessioni con le cache e la memoria E con tutta una serie di migliorie al processo a 10nm per mitigare i problemi causati dalla resistenza eccessiva sulle interconnessioni (cambiarne la geometria ed i materiali).
Parte della soluzione sta in un approccio più spinto nell' uso di chiplet interconnessi in modo molto più efficiente e corrispondenti implementazioni pensate per i chiplet.

La mia impressione è quindi che hanno dovuto ripensare da zero anche le cose già in lavorazione da tempo ma che erano basate su presupposti rivelatisi errati.

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