Intel, i conti di fine anno: miglioramenti nel mercato PC ma difficoltà nel segmento datacenter

Intel, i conti di fine anno: miglioramenti nel mercato PC ma difficoltà nel segmento datacenter

Ricavi per 15,4 miliardi di dollari, in crescita del 10%, e un utile netto di 2,7 miliardi di dollari. Il Q4 2023 di Intel chiude un anno complicato per il produttore di chip, evidenziando una leggera ripresa del settore PC ma ancora grandi difficoltà nel settore datacenter.

di pubblicata il , alle 08:01 nel canale Processori
Intel
 

Intel ha pubblicato i risultati finanziari del quarto trimestre 2023 e dell'intero anno fiscale. L'ultima parte dell'anno si è chiusa con un fatturato di 15,4 miliardi di dollari, in crescita del 10% sullo stesso periodo dello scorso anno e un utile netto di 2,7 miliardi di dollari. Il margine lordo si è attestato al 45,7%.

"Abbiamo ottenuto ottimi risultati nel quarto trimestre, superando le aspettative per il quarto trimestre consecutivo, con ricavi nella fascia più alta delle nostre previsioni", ha affermato Pat Gelsinger, CEO di Intel.

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Il 2023 si chiuso con un fatturato di 54,2 miliardi di dollari, in calo del 14% rispetto ai 63,1 miliardi di dollari del 2022, un margine lordo intorno al 40% e un utile netto di 1,7 miliardi di dollari - il Q4 ha compensato alcuni trimestri di perdita.

Tanto il CEO Gelsinger quanto il direttore finanziario David Zinsner hanno sottolineato che l'anno fiscale 2023 è stato un anno di forte trasformazione per Intel, un lavoro di efficientamento generale che l'ha portata a risparmi sui costi pari a oltre 3 miliardi di dollari grazie alla vendita di alcuni business non centrali e una ristrutturazione interna.

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"Ci aspettiamo di sbloccare ulteriori efficienze nel 2024 e oltre mentre andremo a implementare il nostro nuovo modello di fonderia interna, progettato per promuovere maggiore trasparenza e responsabilità e maggiori rendimenti sul capitale dei nostri proprietari", ha aggiunto Zinsner, ricordando per l'appunto come Intel da qualche tempo tratti le divisioni interne come clienti delle proprie Fab, al pari di società terze che ne vogliono usufruire.

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Parlando proprio di divisioni, il comparto Client Computing Group (CCG) ha registrato ricavi per 8,8 miliardi di dollari nel trimestre, un balzo del 33% dal Q4 2022 che segnala come le cose nel comparto PC stiano migliorando dopo una domanda debole dovuta al grande inventario che ha inciso su numerosi trimestri. L'utile operativo si è attestato a 2,9 miliardi di dollari.

Continua a soffrire la divisione Data Center and AI (DCAI), con un fatturato in calo del 10% sullo scorso anno a 4 miliardi di dollari e utile operativo di 78 milioni di dollari. Intel indica una contrazione del mercato complessivo per le CPU (gli investimenti stanno andando sugli acceleratori basati su GPU), la pressione competitiva di AMD e un inventario per il gruppo PSG, quello degli FPGA, ancora difficile da gestire.

A tutto questo, si uniscono costi in crescita per la divisione con il progressivo passaggio alla produzione di chip con processi più avanzati, in previsione del debutto delle soluzioni Xeon Sierra Forest e Granite Rapids nel corso dell'anno basate su processo Intel 3. A tal proposito, Intel afferma che i sample finali di Sierra Forest sono già nelle mani dei clienti, in vista del debutto ufficiale entro la prima metà dell'anno, e la messa a punto di Granite Rapids procede con tempistiche migliori delle attese - arriverà poco dopo Sierra Forest.

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Calano del 24% a 1,5 miliardi i ricavi della divisione Network and Edge (NEX) a causa della scarsa domanda del settore e degli alti livelli di inventario. La divisione Intel Foundry Services (IFS) dedicata alla produzione per conto terzi ha registrato un fatturato in crescita del 63% a 291 milioni di dollari, con una perdita operativa di 113 milioni.

Intel afferma che questi dati si devono un maggiore acquisto di soluzioni di packaging tradizionali, mentre la perdita è il frutto di maggiori investimenti per supportare la crescita a lungo termine. Nelle scorse ore la società statunitense ha annunciato un importante accordo con UMC per aumentare la propria quota di mercato nel segmento dei produttori di semiconduttori per conto terzi.

Intel ha ribadito di essere in linea per "raggiungere l'obiettivo di raggiungere cinque processi in quattro anni e riconquistare la leadership in termini di prestazioni dei transistor e prestazioni energetiche entro il 2025". Intel 18A chiuderà questo percorso, in quanto sarà pronto per la produzione nella seconda metà dell'anno. "Sono felice di comunicare che Clearwater Forest, il nostro primo prodotto 18A per server, è già nelle Fab e Panther Lake per il settore client arriverà nelle Fab a breve".

Quanto a IFS, la società segnala di aver ricevuto una commessa da un cliente del settore HPC per il processo 18A, il quarto cliente esterno del 2023 a selezionare quella tecnologia. "IFS ha eseguito il tape out più di 75 chip di test e ha più di 50 chip di test in programma tra il 2024 e il 2025, il 75% dei quali su Intel 18A. Nel corso del quarto trimestre Intel si è inoltre aggiudicata tre ulteriori commesse nel campo della progettazione di packaging avanzati".

"In totale, tra wafer e packaging avanzati, il valore dei contratti dalla nascita di IFS a oggi è superiore a 10 miliardi di dollari, un dato più che raddoppiato rispetto ai 4 miliardi di dollari indicati nel nostro ultimo aggiornamento".

A chiudere il quadro delle divisioni troviamo Mobileye, la società israeliana che si occupa di sensoristica e assistenza alla guida, con un fatturato di 637 milioni in crescita del 13%.

Intel chiude quindi una trimestrale con alcuni elementi positivi, ma che continua a segnalare le difficoltà della società nell'ambito datacenter, dove la concorrenza di AMD e il focus sull'acquisto degli acceleratori basati su GPU la vedono a dover rincorrere.

Intel sta provando a rispondere con le GPU Ponte Vecchio ma, soprattutto, con le soluzioni Gaudi: a tal proposito, la società segnala per il 2024 una "pipeline" nel campo degli acceleratori del valore di oltre 2 miliardi. Troppo poco? Il mercato pensa di sì. L'andamento nell'ambito datacenter (si prevede per il Q1 un calo dei ricavi a doppia cifra) e un outlook che prevede un fatturato tra 12,2 e 13,2 miliardi, sotto le previsioni degli analisti, hanno portato a un calo delle azioni di oltre il 10% nelle contrattazioni after hours.

8 Commenti
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supertigrotto26 Gennaio 2024, 09:29 #1
Beh,con AMD che ha lavorato bene in ambito industriale,Nvidia che ha una quota bulgara nelle soluzioni AI,per Intel è arrivata l'ora di impegnarsi di più.
CtrlAltSdeng!26 Gennaio 2024, 09:55 #2
"A chiudere il quadro delle divisioni troviamo Mobileye, la società israeliana che si occupa di sensoristica e assistenza alla guida, con un fatturato di 637 milioni in crescita del 13%."

Ottima divisione, dalla sorveglianza elettronica e via IA, droni, etc dei territori occupati ai palestinesi hanno a gratis (sulla pelle di altri) un immenso banco di test che il mondo gli invidia! GG!!!!
Dangerous26 Gennaio 2024, 14:55 #3

articoli uguali

scusate, ho notato questo, che ne pensate?

aprite l'articolo di reuters, poi traducetelo e aprite quello del sole24ore

https://www.reuters.com/technology/...and-2024-01-26/

https://www.ilsole24ore.com/art/int...TC#commentsform

The_Hypersonic26 Gennaio 2024, 16:51 #4
Confermo il crollo di Intel in borsa. Fortunatamente mi sono liberato delle loro azioni in tempo.
Nui_Mg26 Gennaio 2024, 18:06 #5
Originariamente inviato da: The_Hypersonic
Confermo il crollo di Intel in borsa. Fortunatamente mi sono liberato delle loro azioni in tempo.

Imho hai fatto male, anche un po' di foresight ti avrebbe indicato uno tra i periodi abbastanza idonei per acquistarne ulteriori.
nosio27 Gennaio 2024, 05:06 #6
li ha scaricati...
il periodo migliore è dopo il crollo, non prima.
nosio27 Gennaio 2024, 05:10 #7
il guadagno di tutta Intel di un anno è inferiore a quello di AMD o nvidia in un solo trimestre sulle GPU, che in questo priodo stanno volutamente trascurando...

ricordo i commenti di alcuni nel 2016...

perlomeno non è in perdita netta, almeno per quello che dichiarano (poi, se hanno magheggiato i numeri e hanno voglia di finire in gattabuia son affari loro)...
Vash_8527 Gennaio 2024, 09:24 #8
Originariamente inviato da: The_Hypersonic
Confermo il crollo di Intel in borsa. Fortunatamente mi sono liberato delle loro azioni in tempo.


E pensare che io avevo comprato un bel po di AMD a qualcosa come 1,80€ nel 2010/2011… le vendetti che erano arrivate a 100€…. Adesso sono tipo a 160€ dopo il tonfo di intel

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