Intel forse ci riprova: Arrow Lake Refresh emerge su Geekbench, ma ha davvero senso?

Stando a quanto emerso da una recente apparizione su Geekbench, Intel starebbe preparando una nuova gamma di processori denominata "Arrow Lake Refresh" prima di rilasciare le attesissime soluzioni Nova Lake di nuova generazione. Come suggerisce il nome, tali processori rappresenterebbero un semplice aggiornamento dell'attuale serie Arrow Lake con miglioramenti volti al gaming e alla produttività.

Un recente avvistamento su Geekbench ha fatto emergere quello che sembra essere un modello della serie Core Ultra 300, nello specifico il Core Ultra 7 365K. La CPU è dotata di otto Performance core e dodici Efficient core, per un totale di 20 core e 20 thread, con una frequenza base di 3,9 GHz. Il test è stato eseguito su una scheda madre MSI PRO Z890-A Wi-Fi abbinata a 48 GB di memoria DDR5.

Nei risultati del benchmark, il processore ha raggiunto 2.140 punti in single-core e 19.744 in multi-core. Valori che, almeno in questa fase preliminare, risultano inferiori al Core Ultra 7 265K, capace di segnare 3.030 e 20.861 punti rispettivamente. La differenza di performance potrebbe essere spiegata dal fatto che si tratta di un engineering sample e da una probabile mancanza di ottimizzazione software.

Un dettaglio tecnico curioso riguarda l'identificativo del chip: pur condividendo le stesse caratteristiche interne, come la struttura delle cache L2 e L3, il nuovo modello presenta un ID diverso ("otto" invece di "nove" come per Arrow Lake standard). Questo suggerisce un affinamento più che una rivoluzione architetturale.

Inizialmente si ipotizzava che l'aggiornamento avrebbe introdotto miglioramenti nella NPU per qualificare i sistemi come Copilot+ AI PC, ma indiscrezioni più recenti ridimensionano questa possibilità.

Naturalmente, i dubbi riguardano l'utilità e le opportunità commerciali di questa linea di processori. Arrow Lake indubbiamente non ha brillato e proporne un refresh in una finestra così ravvicinata rispetto a Nova Lake rischia di oscurare completamente una serie di processori dei quali, probabilmente, il mercato non sente alcuna necessità.