Intel e l'investimento in Italia, dissidi nel governo: Giorgetti ai ferri corti con Colao
Dopo l'annuncio di Intel sulle negoziazioni in corso per costruire in Italia uno stabilimento legato al back-end dei chip, dal MISE traspare insoddisfazione. Il ministro Giorgetti non avrebbe condiviso il modo in cui è stata portata avanti la trattativa da Vittorio Colao. Secondo Giorgetti l'Italia avrebbe potuto ottenere di più.
di Manolo De Agostini pubblicata il 17 Marzo 2022, alle 09:21 nel canale ProcessoriIntel
L'intenzione di Intel di investire 4,5 miliardi di euro per un impianto legato al back-end dei chip in Italia ha creato malumori nel governo. In particolare, il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti avrebbe deciso di chiamarsi fuori dalla partita delle negoziazioni, soprattutto a causa di alcune incomprensioni con il collega Vittorio Colao (Innovazione tecnologica).
Non solo c'è delusione per la portata dell'investimento di Intel in Italia rispetto a quanto assicurato in Germania e Francia (qui tutti i dettagli), ma anche il modo in cui sarebbe stata gestita la trattativa (che comunque prosegue) avrebbe lasciato degli strascichi.

"Secondo un senatore della Commissione Industria, Colao ha suggerito a Francia e Germania di fare fronte comune per essere più forti nella trattativa con il gigante americano Intel. Il fronte comune, però, non si è realizzato, anzi. Germania e Francia hanno trattato singolarmente con Intel lasciando l'Italia sola e distaccata" scrive La Repubblica. "Giorgetti, poi, è andato in pressing sulla Commissione Ue perché autorizzasse l'Italia a sostenere il progetto Intel con investimenti statali più forti. Colao non lo avrebbe appoggiato nel pressing".
Il ministero gestito da Vittorio Colao ha definito infondata la ricostruzione, ma non ha proposto una versione alternativa dei fatti per non "alimentare inutili polemiche". Dal MISE emergono mugugni per il mancato lavoro di squadra che, a detta di Giorgetti, avrebbe permesso all'Italia di ottenere di più e soprattutto di chiudere la partita una volta per tutte, anche a fronte delle agevolazioni proposte (circa 4 miliardi di euro) direttamente dal premier Mario Draghi.
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L'intenzione di Intel di investire in Italia è comunque forte, altrimenti il CEO Pat Gelsinger non si sarebbe esposto pubblicamente parlando in modo così particolareggiato dell'investimento. Il nuovo impianto sarà utile alla strategia europea dell'azienda e potrebbe creare sinergie con Tower Semiconductor, l'azienda israeliana acquisita il mese scorso che produce in Italia in partnership con STMicroelectronics nel polo di Agrate Brianza.
"Eravamo pronti a comprare una Ferrari, ci ritroviamo a una trattativa per una 500", sospira una fonte a Palazzo Piacentini riportata da Formiche.net, il quale aggiunge che "l'Italia sapeva di essere fuori dalla partita per l'impianto di produzione ma al MISE speravano in qualcosa di più su ricerca e sviluppo".
Non resta che attendere ulteriori sviluppi, arrivando a una chiusura di un accordo che, anche se non paragonabile a quanto ottenuto da Germania e Francia, rimane comunque importante. Alla finestra vi sono Torino, Catania e altre città possibili candidate a ospitare lo stabilimento di Intel.













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44 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCapirai che investimento... Su 4,5 MLD che verranno portati in Italia, Intel beneficerà di 4MLD di incentivi governativi. Praticamente l'investimento netto sarà di 500 MLN e senza nessuna garanzia che una volta terminati gli incentivi e gli sgravi fiscali l'impianto verrà mantenuto.
Oramai siamo ridotti all'elemosina all'angolo della strada, d'altronde quando non si ha da offrire un sistema paese degno di questo nome ( università, trasporti, burocrazia, giustizia, servizi, fisco ) questo è ciò che si ottiene: ingaggi da manovalanza.
Ma che ce frega a noi... c'avemo il Made in Italy, il buon mangiare, il buon vivere, il bel vestire, il belpaese da guardare... e chi ce batte a noi!!
Hai letto benissimo... Praticamente abbiamo quasi pagato tutto l'investimento pianificato da Intel in Italia per renderlo reale. Per Intel, considerando il ROI che otterrà, l'impianto italiano sarà praticamente regalato!!
Mai visto tanto sperpero di soldi pubblici per così poco...
eh ma verranno impiegate ben 1500 persone!
praticamente ogni dipendente intel ci costerà 2,6 milioni di euro
https://www.youtube.com/watch?v=OJZ637K6b2o
Oramai siamo ridotti all'elemosina all'angolo della strada, d'altronde quando non si ha da offrire un sistema paese degno di questo nome ( università, trasporti, burocrazia, giustizia, servizi, fisco ) questo è ciò che si ottiene: ingaggi da manovalanza.
Ma che ce frega a noi... c'avemo il Made in Italy, il buon mangiare, il buon vivere, il bel vestire, il belpaese da guardare... e chi ce batte a noi!!
guarda che incentivi non sono soldi regalati sono sgravi fiscali una cosa ben diversa che è uguale per tutti gli altri tati coinvolti,
Ma no, cosa dici? Ci fanno il prelievo forzoso sui conti correnti e poi fanno un bonifico a Intel.
e poi ci stupiamo che non investano nel nostro paese siamo degli s*****i come popolo
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