Intel e il futuro su desktop tra Arrow Lake Refresh e Nova Lake con 52 core
Nelle ultime ore due indiscrezioni provano a tracciare la possibile proposta futura di Intel nel comparto desktop. Dopo i Core Ultra 300S, basati su un refresh di Arrow Lake, toccherebbe a Nova Lake, per il quale si ipotizza una configurazione con 52 core in totale.
di Manolo De Agostini pubblicata il 08 Febbraio 2025, alle 06:31 nel canale ProcessoriIntelCoreNova Lake
Intel ha recentemente parlato di Panther Lake e Nova Lake: il primo è un design prettamente mobile, mentre il secondo è un prodotto destinato a più segmenti di mercato, tra cui quello desktop. Panther Lake arriverà quest'anno, mentre Nova Lake è previsto per il 2026.
Sorge quindi una domanda: nel 2025 Intel non presenterà nulla per il settore desktop? In queste ore sono tornate le indiscrezioni su Arrow Lake Refresh, una soluzione che dovrebbe arrivare sul mercato sotto forma di Core Ultra 300S. L'obiettivo? Migliorare, in qualche modo, l'offerta rispetto agli attuali Core Ultra 200S o, quantomeno, dare un segnale di presenza nel mercato.

Di recente abbiamo visto come, almeno presso il principale rivenditore tedesco, le CPU Arrow Lake non stiano riscuotendo successo tra i consumatori, a causa di prestazioni nel gaming inferiori o, nel migliore dei casi, pari a quelle dei Core 14000. Difficile trovare motivazioni per l'acquisto, anche a causa di una piattaforma la cui longevità copre - al momento - una sola generazione. Senza un nuovo design, però, Intel può solo proporre un refresh.
L'anno scorso un leaker sostenne la cancellazione di Arrow Lake Refresh, ma ora un altro insider lo riporta al centro dei rumor. Non è chiaro quali saranno le novità, anche se è ipotizzabile un incremento delle frequenze. Si vocifera anche di un aggiornamento della NPU, ma non è quello di cui Intel avrebbe più bisogno.
Si dice che Arrow Lake Refresh sia stato "resuscitato" perché i produttori di motherboard non stanno registrando le vendite previste e necessitano di capitalizzare dall'investimento nel socket LGA 1851. A meno di sorprese, sembra che Intel si trovi con poche carte da giocare nel settore desktop.
Nel 2026, però, la situazione potrebbe cambiare. Secondo il leaker Jaykihn, le CPU Intel desktop basate su Nova Lake potrebbero contare fino a 52 core. L'indiscrezione è da prendere con le pinze, considerando che mancano ancora anni al debutto e Intel potrebbe rivedere alcune configurazioni.
Nova Lake-S includerebbe fino a 16 P-core "Coyote Cove", 32 E-core "Arctic Wolf" e 4 LP E-core "Arctic Wolf". Oltre a questa versione da 52 core, si parla di altre configurazioni: una da 28 core (8P + 16E + 4LPE) e una da 16 core (4P + 8E + 4LPE), che dovrebbero costituire la base delle proposte HX e H per il settore mobile. Inoltre, non è esclusa la presenza di una grande quantità di cache, probabilmente 144 MB, un'opzione già accennata in passato dall'ex CEO Pat Gelsinger.
Tutto questo mentre Intel è senza un CEO effettivo da due mesi, lasciando l'azienda senza una guida chiara nella definizione della strategia. Difficilmente due co-CEO possono prendere decisioni cruciali sulla roadmap, ammesso che sia possibile fare cambiamenti di qualche genere.










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10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoOGNI ANNO da vent'anni si dubita della cosa e OGNI ANNO Intel regolarmente lo fa...
Arrow Lake Refresh uscirà sicuramente.
OGNI ANNO da vent'anni si dubita della cosa e OGNI ANNO Intel regolarmente lo fa...
Arrow Lake Refresh uscirà sicuramente.
Ricordami cosa ha rilasciato Intel a ottobre 2019 che non me lo ricordo
Che brutta fine.
Non ha senso proporre architetture "fino a 52 core" in cui se ti serve far girare roba pesante non puoi usare le istruzioni AVX-512 ed in base al core su cui viene schedulato un task ti ritrovi con esecuzione più o meno efficiente.
È roba buona per "far consumare poco" un pc Windows con una marea di processi "di servizio" che per la maggior parte del tempo fanno poco o niente, ma non per quando ti servono davvero le massime prestazioni.
Che brutta fine.
Non ha senso proporre architetture "fino a 52 core" in cui se ti serve far girare roba pesante non puoi usare le istruzioni AVX-512 ed in base al core su cui viene schedulato un task ti ritrovi con esecuzione più o meno efficiente.
È roba buona per "far consumare poco" un pc Windows con una marea di processi "di servizio" che per la maggior parte del tempo fanno poco o niente, ma non per quando ti servono davvero le massime prestazioni.
Le avX 512 non le usa praticamente nessuno fuori dal mercato enteriprise quindi la tua preoccupazione a livello pratico non esiste
I benchmark mostrano che quando ti serve potenza questi core in più delle cpu Intel fanno perfettamente il loro lavoro
Un pc Windows per uso base non ha bisogno di più di 6 o 8 core questa cpu è per il segmento entusiast
Quello che conta sono i cores P, e questa CPU di cui si parla ne ha solo 16.
Quello che conta sono i cores P, e questa CPU di cui si parla ne ha solo 16.
Sicuro di essere del mestiere? Come si fa a dire solo? È come se dicessi, ho solo una 5090, solo?
8P 32E +12 Altro
Non vedo novità differenti da quello che già era previsto.
Piuttosto che pensino a far funzionare il tutto su LGA Attuale o ripeschino LGA-2011 perché i produttori chiedono di non dover reinvestire ancora.
I benchmark mostrano che quando ti serve potenza questi core in più delle cpu Intel fanno perfettamente il loro lavoro
Un pc Windows per uso base non ha bisogno di più di 6 o 8 core questa cpu è per il segmento entusiast
Le AVX512 non le usa praticamente nessuno perchè prima Intel le ha introdotte solo per sistemi enterprise, poi non contenta le ha reimplementate male ed infine per manifesta incapacità le ha prima ulteriormente frammentate ulteriormente e poi ha di fatto tolte dalle cpu desktop e mobile.
AMD invece le ha implemente senza particolari problemi su tutta la sua linea di cpu e senza i problemi di throttling che avevano le prime implementazioni desktop.
Sia ben chiaro, in Intel sono dei cani quando devono progettare nuove estensioni, dopo le SSE (SIMD con registri a 128bit) avrebbero dovuto puntare direttamente su istruzioni vettoriali scalabili invece di sprecare opcode prima con SIMD con registri a 256bit e poi a 512bit per poi rendersi conto della cazzata assurda che avevano fatto.
Per rendere l'idea della boiata che hanno fatto, Aarch64 SVE supporta in modo trasparente registri vettoriali da 128bit su fino a 2048bit (il codice assembly non cambia e sai che la cpu che hai sotto cercherà di eseguirlo nel modo più efficiente che può
Del resto sono gli stessi che solo ora con APX si sono decisi a supportare 32 registri interi dopo aver continuato a ripetere per decenni che 16 registri interi erano anche troppi (ora invece ammettono che con 32 registri interi si ha un incremento di prestazioni medio del 10% rispetto a codice compilato per usare solo 16 registri interi).
"Solo" è in riferimento alle specifiche rilasciate.
Su 52 totali, che sembrano un enormità, alla fine solamente 16 sono quelli P, ossia meno di 1/3.
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