Intel attacca AMD: usa nomi nuovi per i processori ma vecchie architetture

Si chiama "Core Thrust" la presentazione destinata al proprio reparto marketing in cui Intel attacca AMD sul nome dei processori mobile. A settembre dello scorso anno AMD annunciava un cambiamento di nomenclatura dei suoi processori mobile, introducendo un sistema in cui ogni numero e lettera aveva un significato preciso.

Secondo Intel, la scelta della rivale è stata fatta per vendere a distanza di tempo qualcosa di vecchio facendolo passare per nuovo.

Prendiamo, come nell'esempio di Intel, il caso di Ryzen 5 7520U. La prima cifra numerica, il 7, indica l'anno di uscita. Partendo dal 2023 e dal 7, AMD seguirà con l'8 nel 2024 e il 9 nel 2025. La seconda cifra indica invece il segmento di mercato, ovvero il livello prestazionale del chip in questione. Nel nostro esempio, il 5 inquadra un processore di classe media, pertanto parte della serie Ryzen 5.

La terza cifra è riservata all'architettura, ovvero la versione di Zen che "muove" la CPU. Nel caso di soluzioni Zen 4 troverete il 4, altrimenti se è Zen 3 vedrete un 3 o se è Zen 2, come nell'esempio, un 2. Ed è questa la cifra che presta il fianco all'attacco di Intel.

L'ultima cifra può essere uno 0 o un 5. Il primo indica un processore con un set di caratteristiche base all'interno di un segmento, il 5 invece un modello con funzionalità e caratteristiche superiori. A questi numeri possono seguire delle lettere - HX, HS, H, U per citare degli esempi - utili a identificare "Form Factor/TDP".

Poiché all'utente finale - e non appassionato di hardware – viene da pensare che un processore della serie 7000 sia il migliore in termini di tecnologia, Intel bolla la nomenclatura scelta da AMD come ingannevole. Il Ryzen 5 7520U si basa infatti su architettura Zen 2 del 2019 ed è quindi meno veloce e moderno delle controparti Intel in cui la sigla rispecchia, effettivamente, l'uso o meno dell'architettura di ultima generazione.

Se da una parte Intel ha ragione, è una ruota che gira: anche lei in passato non è sempre stata cristallina con i nomi. Pensiamo ad esempio ai Core di 10a generazione, con l'architettura Ice Lake usata su mobile, mentre su desktop abbiamo visto Comet Lake: due architetture differenti, stessa serie, anche se ambiti diversi.

Vedremo poi nelle prossime settimane come gestirà a livello di nomi l'arrivo delle CPU mobile Meteor Lake "Core Ultra 100", affiancate verosimilmente da modelli Raptor Lake Refresh. Potrebbe sorgere qualche problema di comprensione anche in quel caso, soprattutto per chi di PC ne sa poco. Staremo a vedere.

I produttori, ovviamente, cercano di evidenziare nelle loro presentazioni i punti deboli dei propri concorrenti, quindi non si può biasimare Intel per aver sottolineato un problema che esiste. AMD ha provato a rendere chiara la differenza usando loghi arancioni solo per i Ryzen 7000 Zen 4 e loghi vecchio stampo per i 7000 basati su architetture precedenti, ma è troppo poco.

La società non sembra comunque intenzionata a cambiare strategia in tempi brevi, continuerà verosimilmente a usare architetture diverse a seconda del settore a cui si rivolge un prodotto. L'obiettivo di AMD è infatti quello di usare a lungo le proprietà intellettuali, rendendo gli investimenti in ricerca e sviluppo più profittevoli.