Intel alle prese con le decisioni difficili, ma il CEO Gelsinger dovrebbe rimanere al timone

Tre giorni di meeting febbrili si stanno svolgendo in casa Intel, con vertici e CdA impegnati nel vagliare lo stato della situazione e trovare soluzioni per uscire dalla complessa situazione economica e di mercato in cui si trova la società.
di Manolo De Agostini pubblicata il 12 Settembre 2024, alle 09:01 nel canale ProcessoriIntel
21 Commenti
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avete visto crollare IBM e adeso vedrete crollare Intel.Un'acquisizione sballata dopo l'altra, il core business lasciato i standby tanto Intel inside È abbastanza, l'arraffare soldi federali per riportare la produzione negli stati uniti (ma solo una ritardata come Gina Raimondo e i suoi padroni).
Insomma questo CEO andrebbe cacciato a calci nel culo insieme a tutto il board e dovrebbero essere dati in pasto agli azionisti, giustamente inferociti
Un'acquisizione sballata dopo l'altra, il core business lasciato i standby tanto Intel inside È abbastanza, l'arraffare soldi federali per riportare la produzione negli stati uniti (ma solo una ritardata come Gina Raimondo e i suoi padroni).
Insomma questo CEO andrebbe cacciato a calci nel culo insieme a tutto il board e dovrebbero essere dati in pasto agli azionisti, giustamente inferociti
quand'è che IBM è crollata?
IBM non è crollata nel senso di aver rischiato il fallimento ma, oramai quasi 30 anni fa, uscì come marchio e produzione dal settore personal computing dopo esserne stata una cofondatrice ed aver dettato standard.
Quando ero un adolescente i PC erano tutti " IBM compatibile " ed adottarono tutti gli standard introdotti da IBM nel corso degli anni. CGA, EGA, VGA per la grafica; ISA, EISA o PCI per i bus di espansione ed I/O ( l'unico che non ebbe successo come diffusione fu l'MCA che rimase sempre relegato ai sistemi PS/2 ).
La concorrenza in ambito PC desktop fu sempre più serrata e nella seconda metà degli anni '90 IBM cercò di contrastarla con prodotti economici come la serie PS/1 e creando un marchio " low cost ", Ambra, con i suoi sitemi Hurdla.
Tentò anche di infastidire MS rilasciando la versione " Warp " di OS/2 ( ottimo sistema operativo tra l'altro ) ma alla fine in IBM si resero conto che il mercato PC non poteva essere dominato e controllato da un solo marchio, soprattutto nel segmento più remunerativo come quello business. Quindi IBM cambiò strategia a lungo termine e decise di uscire dal settore PC prima con i desktop e poi con i laptop quando cedette in blocco l'asset Thinkpad a Lenovo.
Insomma cambiarono il loro playbook per concentrasi in ciò dove IBM andava ancora forte.
Gelsinger, al contrario, dopo annunci su annunci alla fine ha continuato ad usare lo stesso playbook dell'Intel degli anni passati che l'ha portata a toppare diversi processi produttivi consecutivi, sentendosi comunque forte ed andando avanti grazie ad un oligopolio ( x86 ) talmente sbilanciato nei suoi confronti da essere quasi e di fatto un monopolio. L'acronimo Wintel non è stato creato per gioco o per un meme, ma dagli operatori di settore per identificare un vero e proprio mercato gigantesco retto e dominato da Intel e Windows, alias MS.
Alla fine l'Intel in forti difficoltà di oggi è la stessa di 10/20/30 anni fa come strategie e modus operandi e di pensiero.
ti dirò di più; non ha nemmeno mai subito tracolli in borsa.
ho buona memoria; ha ceduto tutto a lenovo.
ma c'è un buon motivo; il mercato dei personal computer (che,non a caso, si chiamavano "pc IBM compatibile"
semplicemente IBM non aveva nessuna voglia voglia di fare una guerra dei poveri con compaq prima, acer e packard bell poi, i vari taiwanesi/cinesi ancora dopo.
direi che è stata una scelta saggia.
è un po' diverso.
OS/2 (davvero un ottimo sistema operativo) era parecchio avanti a windows; sia 3.x che anche 95.
aveva però un limite invalicabile; non era compatibile con i prodotti DOS, se non a prezzo di "giri assurdi" per cui sia le aziende che i privati lo schifarono.
IBM provò, in europa, una mossa azzardata.
un anno, poco prima di natale, strapagò Vobis (il principale produttore di computer sul mercato europeo) perchè montasse sui loro PC OS2 anzichè windows.
ricordo ancora, dopo capodanno, la coda di gente imbufalita che riportava indietro i pc perchè "o mi mettete su windows o vi riprendete il computer"
tutto questo per dire che IBM non è mai crollata. è uscita da un mercato che, palesemente, non le si confaceva più.
ma assolutamente no, fossi io oggi il CEO sistemerei i problemi sia per il futuro sia per gli investimenti fatti
pensa se amd avesse una sua fonderia al pari di tsmc che prezzi potrebbe fare e quanti volumi..
Il CEO è il primo responsabile di ciò che avviene.
Intel da quel che leggo non ha fallito solo negli ultimi anni, ma viene da una fila consecutiva di fallimenti uno dopo l'altro, questo non si può ignorare.
Qualunque sia la preparazione di quest'uomo è chiaro che in Intel sta andando diversamente, forse gli mancano figure di supporto che da altre parti ha avuto ma di fatto il primo che dovrebbe andarsene è lui.
pensa se amd avesse una sua fonderia al pari di tsmc che prezzi potrebbe fare e quanti volumi..
AMD fino al 2008 aveva le sue fonderie, ne aprirono anche una a Dresda in Germania sul finire degli anni '90, ma quando realizzò che le spese per portare avanti i processi più avanzati non rientravano, passò al modello fabless!!
E AMD, nello storico, ha avuto quasi sempre prezzi più competitivi di Intel.
Ed invece non è stato così... Per contro oggi Intel, pur con un controllo assoluto su tutta la filiera ed i processi, si ritrova nelle peste perchè ha una struttura più pesante che gli costa parecchio.
dai 14nm, sono stati anni inchiodati ai 14!
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