Intel: a Magdeburgo troppa terra fertile, la costruzione delle Fab slitta al 2025

Nel cantiere delle Fab Intel a Magdeburgo occorre rimuovere molto più terreno del previsto. Ciò costa tempo e denaro, motivo per cui la costruzione vera e propria degli impianti non inizierà prima del 2025.
di Manolo De Agostini pubblicata il 30 Maggio 2024, alle 12:01 nel canale ProcessoriIntel
Continua a essere accidentato il percorso che porterà Intel a creare un avanzatissimo polo produttivo in Germania. Prima un lungo tira e molla sui sussidi - ancora in approvazione finale - con UE e Germania, poi alcune scoperte archeologiche nel sito degli scavi e ora un problema tecnico (con riflessi economici) che sembra allungare le tempistiche.
Secondo quanto riportato dal locale Volksstimme.de, l'avvio della costruzione effettiva delle due Fab che comporranno il polo produttivo slitterà al 2025 inoltrato perché occorre rimuovere molto più terreno del previsto, con ricadute sia sulle tempistiche che sui costi.
Nel cantiere della fabbrica tedesca di Intel a Magdeburgo c'è molta più terra nera fertile di quanto si pensasse inizialmente. Si presumeva che la profondità media del prezioso terreno fosse di circa 40 cm, ma in molti punti è profondo 90 cm o anche di più.
Intel non può costruire su un "terriccio umido" e di qualità, cosa non permessa della leggi locali, e di conseguenza i lavori si fanno più complessi. Inoltre, fino a una profondità di 40 cm la Germania si fa carico dei costi, oltre ricadono su Intel. Il terreno rimosso, ricco di humus, deve poi essere ridistribuito in aree in cui il suolo non è di qualità così elevata.
Tutto ciò dovrebbe comportare un ritardo di circa sei mesi, poiché la rimozione della terra non dovrebbe iniziare prima di maggio 2025. Inizialmente la costruzione doveva iniziare nella prima metà del 2023, ma è stata posticipata all'estate del 2024 a causa di ritardi nelle sovvenzioni, e ora sembra si vada al 2025 inoltrato.
Per la rimozione del terreno sono necessarie anche infrastrutture adeguate. Da agosto la Germania costruirà una nuova strada per l'accesso al cantiere e successivamente al sito, nel frattempo si sta procedendo all'acquisto dei terreni, soprattutto nell'area attorno alla fabbrica Intel, dove dovrebbero essere ubicati i fornitori. I quotidiani locali affermano che i primi agricoltori hanno già venduto ricevendo fino a 250.000 euro per ettaro: un bel prezzo considerando che di norma il prezzo nell'area è di circa 40.000 euro all'ettaro.
Parallelamente, c'è anche una "questione acqua" che tiene banco. Le Fab hanno un fabbisogno di acqua enorme, quindi la comunità di Burgstall vicino a Magdeburgo teme un aumento dei problemi legati alle falde acquifere. Oltre all'adeguamento delle infrastrutture, verranno perforati anche nuovi pozzi per fornire fino a 7,7 milioni di metri cubi d'acqua all'anno - più della metà di quanto Magdeburgo usi normalmente durante l'anno - necessari a garantire a Intel ciò che le serve per produrre i semiconduttori.
A fronte dei vari intoppi, Intel stima ora che ci vorranno "quattro o cinque anni per costruire le due fabbriche" e che "la produzione inizierà quindi nel 2029-2030".
10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoVa vai.. comincia a spedire o vediamo se ti chiamano... Di braccia forti ne hanno bisogno
Hanno anche ricevuto finanziamenti di gran lunga maggiori ed il governo da quelle parti è molto più affidabile quando si tratta di investire nel paese.
Le leggi più stringenti non sono un problema, basta che siano chiare, non come le leggi ad-caXXum che fanno qui certi politici.
Comunque a parte queste inutili polemiche speriamo che EU torni ad avere qualche polo produttivo
Io di furboni ne ho trovati anche in Germania, e dal cognome non erano generazioni di emigrati italiani
Fate pace col cervello!!!
Comunque a parte queste inutili polemiche speriamo che EU torni ad avere qualche polo produttivo
di proprietà americana però....ergo se vogliono ti fanno le sanzioni extraterritoriali e non ti fanno fare business con chi vogliono loro perchè non ubbidisce
le vera rivoluzione sarebbero fonderie di semiconduttori di proprietà europea o meglio ancora FONDERIA PUBBLICA ITALIANA
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".