Instinct MI300, la APU per i supercomputer è già in funzione nei laboratori AMD
Durante il Wells Fargo 2022 TMT Summit, il CTO di AMD Mark Papermaster ha dichiarato che la APU Instinct MI300 destinata al settore dei supercomputer è già in funzione nei laboratori di AMD. Il progetto "fonde" i core Zen 4, quelli CDNA 3, Infinity Cache e memoria HBM su un unico package.
di Manolo De Agostini pubblicata il 02 Dicembre 2022, alle 10:01 nel canale ProcessoriRadeon InstinctAMDZenCDNA
La APU Instinct MI300 destinata al settore dei supercomputer, attesa nel 2023-2024, è già in funzione nei laboratori di AMD. La notizia arriva direttamente da Mark Papermaster, CTO della società, durante il Wells Fargo 2022 TMT Summit, dove ha parlato (via Seeking Alpha) di una MI300 già "ritornata nei laboratori", il che significa cha soluzione è già stata prodotta e gli ingegneri ne stanno verificando il funzionamento a tutto tondo.
La nuova APU segnerà probabilmente un punto di svolta per l'intera industria perché sarà il prodotto della fusione di diversi chiplet con core Zen 4, unità di calcolo CDNA 3, Infinity Cache e memoria HBM, tutto in un pool di memoria coerente on-package: si punta a garantire prestazioni di oltre 8 volte superiori nell'allenamento di IA rispetto all'attuale acceleratore Instinct MI250X. AMD, inoltre, prevede un miglioramento delle prestazioni per watt in ambito IA di oltre 5 volte da parte di CDNA 3 rispetto a CDNA 2.
La APU Instinct MI300 rappresenterà il cuore del supercomputer El Capitan, un sistema che punta a offrire prestazioni superiori a 2 exaflops con calcoli a doppia precisione. Installato presso il Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL), entrerà completamente in funzione nel corso del 2024.
AMD si avvale del processo N5 di TSMC per realizzare i chiplet CPU e GPU di MI300, ma al momento non sono stati forniti dettagli su quanti core Zen 4 e quanti CDNA 3 vedremo a bordo dell'APU. Non è chiaro al momento nemmeno quali siano i piani per la diffusione di Instinct MI300 fuori dal contesto degli HPC, ma lo scopriremo il prossimo anno.
Si tratta senza dubbio di un prodotto fondamentale per il futuro di AMD nel comparto datacenter, e la dimostrazione che la società sta andando nella direzione giusta ce la dà il mercato: NVIDIA sta facendo qualcosa di simile con Grace Hopper Superchip, mentre Intel ha in cantiere un progetto apparentemente identico chiamato "Falcon Shores", la XPU che nel 2024 metterà su un unico package core x86 e Xe-HPC con prestazioni da supercomputer. Intel si aspetta che Falcon Shores offra prestazioni per watt più di 5 volte superiori a oggi, una densità di calcolo 5 volte maggiore e una capacità di memoria e una bandwidth anch'esse 5 volte più elevate.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCDNA3 probabilmente integra gli ai cores come su RDNA3, che arriva a fare 2,7x su RDNA2, oltre a nuovi matrix cores...anche zen 4 ha unità specifiche per l'ia
Direi che hanno ancora molta strada da fare per arrivare a Nvidia, la potenza di calcolo è solo uno dei fattori.
Direi che hanno ancora molta strada da fare per arrivare a Nvidia, la potenza di calcolo è solo uno dei fattori.
E dove hai letto che le GPU AMD siano la causa dell'instabilità? Sono solo rumors, mentre il direttore del centro di ricerca qualche tempo fa ha ribadito che la loro preoccupazione non riguarda i prodotti AMD.
Lo so dall'esperienza di chi queste macchine le usa. Lo stack software AMD GPU in ambito HPC non è ancora stabile come quello Nvidia. Frontier ad esempio è sempre giù, non solo per colpa di gpu AMD, chiaramente, data la complessità di queste macchine, ma anche per quello.
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