Fuga da Intel e da x86, quattro progettisti fondano AheadComputing e si buttano su RISC-V
Debbie Marr, Mark Dechene, Jonathan Pearce e Srikanth Srinivasan, progettisti di primo piano di Intel, hanno deciso di abbandonare la società per dare vita ad AheadComputing, una startup che svilupperà core RISC-V.
di Manolo De Agostini pubblicata il 26 Agosto 2024, alle 10:01 nel canale ProcessoriIntelRISC-V
Intel è impegnata in una pesante opera di ristrutturazione che conta migliaia di licenziamenti, ma come spesso accade quando la barca naviga in cattive acque qualcuno decide di ammutinare per trovare un futuro apparentemente più radioso.
È il caso di Debbie Marr, Mark Dechene, Jonathan Pearce e Srikanth Srinivasan, quattro progettisti di primo piano che hanno deciso di voltare le spalle non solo a Intel ma anche all'architettura x86 avviando una startup chiamata AheadComputing, incentrata su RISC-V.
Debbie Marr, non solo cofondatrice di AheadComputing ma anche CEO, ha lavorato sul Pentium Pro, sulla tecnologia Hyper-Threading, è stata chief architect dei Core 4000 Haswell e ha persino lavorato negli avveniristici Intel Labs.
Il team di AheadComputing - clicca per ingrandire
Dechene ha contribuito allo sviluppo di architetture come Haswell, Broadwell, Goldmont, Goldmont Plus, Tremont e Skymont, mentre Pearce e Srinivasan hanno ricoperto ruoli sempre legati allo sviluppo di architetture innovative, portando i processori su migliaia di dispositivi.
Pezzi da novanta che Intel ha perso e che vogliono dedicarsi alla "progettazione, verifica e concessione in licenza" di core RISC-V, l'ISA open source che anno dopo anno sta maturando e che potrebbe cambiare un panorama in cui x86 e Arm la fanno da padrone.
Sul sito web di AheadComputing non ci sono molte informazioni, se non il fatto che il quartetto è alla ricerca di nuove leve per espandere il team. Non rimane che attendere ulteriori informazioni.
Queste non sono le uniche defezioni di alto profilo degli ultimi giorni in casa Intel. Lip-Bu Tan, figura storica dell'industria dei microchip (ex CEO e attuale chairman di Cadence), ha lasciato il consiglio di amministrazione della società dopo due anni di servizio con effetto immediato. Lo conferma una comunicazione alla SEC.
Lip-Bu Tan ha affermato che "si tratta di una decisione personale basata sulla necessità di ridefinire le priorità di vari impegni e resto a sostegno dell'azienda e del suo importante lavoro". Motivazioni a parte, il mercato non ha aver preso molto bene l'annuncio perché poco dopo le azioni di Intel sono scese del 6%, segnalando il nervosismo attorno al titolo.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoti capisco benissimo! anche io questa mattina ho già bevuto una birra. fa troppo caldo!
RiscV è un'architettura promettente e se vogliono ritagliarsi uno spazio o semplicemente hanno finanziatori a cui mungere denaro meglio avviare una nuova azienda, magari con fondi governativi.
Se capaci c'è sempre la strada Tenstorrent di J.Keller
Dovrebbero collaborare di più fra aziende in modo da non frammentare troppo le architetture.
Difatti i core risc-V possono essere sviluppati aggiungendo istruzioni ma di fatto,rendendo incompatibili i software sviluppati per girarci sopra,un po' come è accaduto nell' epopea dei primi home computer.
Guardate Android,come la frammentazione dia più di qualche grattacapo,o Windows oppure Linux,per quanto sia un sistema operativo superlativo,la troppa frammentazione di Linux frena la diffusione di massa,già un utente mediocre,se volesse installarsi Linux,si trova davanti a tante distro da non sapere quale sia la più consona per lui,in teoria Ubuntu doveva risolvere un po' questo problema ma non c'è ancora riuscito.
Anche la frammentazione hardware può creare un problema di diffusione di quello standard che si vorrebbe che il mercato adottasse.
Il bello è che sbc basati su risc-V si trovano già ma non hanno lo stesso supporto di un Raspberry ad esempio,che monta un soc su licenza Arm.
L'idea che il risc-V si diffonda mi piace,mi piace meno l'idea che si formi un caos hardware e software.
il fatto che nemmeno me ne ricordi il nome qualcosa vorra' dire, a parte l'eta' che avanza...
anzi alla caxo di cane visto che sarebbe un cataclisma rimpiazzare un mondo irrimediabilmente plasmato su x86.
volendosi lanciare al pendolino di mosca il futuro è qubit Gate Model,Quantum Annealing, Topological Quantum Computing..
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".