Ecco il raffreddamento a liquido direttamente on-die
Il Georgia Tech presenta una tecnica che può consentire di eliminare dissipatori ad aria e ventole, grazie a micro incisioni direttamente sul die di un chip
di Andrea Bai pubblicata il 13 Ottobre 2015, alle 15:31 nel canale ProcessoriUn gruppo di ricercatori del Georgia Tech ha ideato una tecnica che permette di avvicinare le capacità di raffreddamento delle tecnologie a liquido alla sorgente di calore nei moderni chip e processori. Tutto parte dall'idea di praticare dei microscopici "canali" nel die del chip, dove sia possibile far circolare un fluido al loro interno così da raffreddare i bollenti spiriti del processore.
Utilizzando un chip FPGA di Altera, realizzato a 28 nanometri, i ricercatori sono riusciti con questo stratagemma ad ottenere risultati molto interessanti: rispetto ai 60°C di temperatura d'esercizio in condizioni di raffreddamento ad aria, il chip riesce ad operare stabilmente a 24°C quando utilizzato con il sistema basato su microfluidica che fa uso di acqua a 20°C.
I microscopici canali sono stati incisi nel silicio, dove sono poi stati incorporati piccoli cilindretti di 100 micron di diametro, grossomodo simile allo spessore di un capello umano. I canali si trovano ad una distanza di poche centinaia di micron dai transistor del chip. Uno strato di silicio è quindi depositato sulla parte superiore del chip, così da poter sigillare il sistema di canali e lasciare un foro d'entrata e uno d'uscita per il passaggio del fluido.
I ricercatori hanno quindi utilizzato acqua de-ionizzata a 20°C che è stata pompata con una portata di 147 millilitri al minuto. In questo modo il chip può operare a temperature inferiori fino al 60% rispetto a chip simili raffreddati ad aria. L'auspicio è che questa tecnologia possa eliminare la necessità di dissipatori di calore o ventole direttamente sui chip e circuiti integrati, così da consentire la realizzazione di sistemi a più alte prestazioni e più compatti, magari anche grazie alla possibilità di impilare più chip.
Muhannad Bakir, professore associato del Georgia Tech, ha commentato: "Crediamo di aver eliminato una delle principali barriere alla costruzione di sistemi ad alte prestazioni, che siano più compatti e più efficienti dal punto di vista energetico. Crediamo che la possibilità di integrare con affidabilità il raffreddamento a microfluidica direttamente sul silicio sia una tecnologia rivoluzionaria per una nuova generazione di elettronica".
33 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoun bella ed efficentissima tecnologia.. ma c'è da fidarsi?
Come si comporta nel tempo?
Con canali da 10 micron ci vorrà acqua di una purezza assurda se non si vuole intoppare tutto..
E ma sarebbe a dire? Io la intendo come la comune acqua demineralizzata che trovi al supermercato..
un bella ed efficentissima tecnologia.. ma c'è da fidarsi?
Come si comporta nel tempo?
Con canali da 10 micron ci vorrà acqua di una purezza assurda se non si vuole intoppare tutto..
Il processore dura di più con Calgoooooon!!!! DLIN DLIN!!!
almeno in prospettiva di un uso temporalmente lungo
ciao ciao
Dubito che verrà mai realizzata, ma è buona !
è corretto parlare di acqua totalmente pura, perfettamente demineralizzata, ma deionizzzata no, per pietà...
e.. tu ci scherzi.. ma stringi stringi è quel che pensavo!
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