Crisi dei semiconduttori: i produttori di chip alle prese con un grosso problema

Crisi dei semiconduttori: i produttori di chip alle prese con un grosso problema

La crisi dei semiconduttori, il cosiddetto shortage, non sembra volersi fare da parte. I produttori di macchinari produttivi non dispongono dei componenti per realizzare i loro dispositivi, rendendo difficile l'avvio o l'ampliamento degli impianti per la fabbricazione di chip.

di pubblicata il , alle 14:01 nel canale Processori
IntelSamsungTSMC
 

Alcuni buoni segnali nelle scorse settimane avevano indotto alcuni a pensare, seppur con tutti i "se" del caso, a un superamento della crisi dei semiconduttori che ci accompagna da due anni a questa parte. Purtroppo il problema non sembra destinato a risolversi nel breve periodo, ma potrebbe peggiorare ulteriormente.

Nonostante gli ingenti investimenti dei produttori di chip e dei loro partner per ampliare le rispettive capacità produttive, il quotidiano Nikkei Asia ci riporta con i piedi per terra: a scarseggiare adesso sono i macchinari per la produzione dei chip. Ne consegue che l'avvio di nuovi impianti e l'ammodernamento degli esistenti potrebbe spostarsi in avanti prolungando una crisi che da tempo coinvolge numerosi settori.

Facciamo prima un breve riassunto della situazione. L'utilizzo sempre maggiore di semiconduttori nei vari settori, non solo strettamente informatici, ma anche dell'elettronica di consumo e dell'automotive, ha inevitabilmente innalzato la domanda. A questo, va comunque aggiunto un forte aumento della richiesta di PC e materiale informatico a causa della pandemia che ha costretto le persone a svolgere praticamente qualsiasi attività direttamente da casa.

Il risultato è stata una saturazione degli impianti di produzione che non riescono a tenere testa alla domanda. Aziende come Samsung, TSMC o Intel hanno varato nuovi investimenti - oltre a quelli già previsti in precedenza - per colmare il divario tra domanda e offerta. Come noto però, creare uno stabilimento da zero o ampliarne e/o ammodernarne uno esistente è un impegno che richiede molti mesi, se non anni.

La produzione dei chip richiede macchinari specifici, che a quanto pare stanno subendo le stesse problematiche dei prodotti che dovrebbero realizzare: mancano i componenti per completarne l'assemblaggio. Qualcuno direbbe che è come un cane che si morde la coda.

Per comprendere quanto grave sia la situazione bisogna guardare agli anni precedenti. Prima della pandemia, l'ordine di un macchinario aveva tempi di attesa di circa 3 o 4 mesi. Lo scorso anno, la media si attestava tra i 10 e i 12 mesi. In questi giorni però, grandi produttori come ASML, Lam Research, Applied Materials e KLA stanno avvisando i propri clienti che i tempi di attesa si prolungheranno fino a 18 mesi. Unimicron, tra i più importanti fornitori di substrati per chip, ha addirittura confermato che l'apparecchiatura di cui necessita richiede ben 30 mesi di attesa.

A scarseggiare è qualsiasi tipo di componente necessario all'assemblaggio dei macchinari, dalle pompe alle valvole, dalle lenti ai tecnopolimeri fino ai moduli elettronici. Zeiss, ad esempio, maggior fornitore di lenti e specchi per la litografia, ha dichiarato che sta provvedendo ad espandere la capacità produttiva, ma non ha commentato i tempi di attesa per la fornitura ai clienti.

28 Commenti
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bancodeipugni09 Aprile 2022, 14:31 #1
poche scuse & tante balle
no_side_fx09 Aprile 2022, 14:47 #2
Originariamente inviato da: bancodeipugni
poche scuse & tante balle


COMPLOTTOO !!
frankie09 Aprile 2022, 14:52 #3
non cielo dikonoh.
Gello09 Aprile 2022, 14:53 #4
Vergonnia, gombloddo per produrre meno e perdere profittih!!1

No wait...
paolo cavallo09 Aprile 2022, 15:58 #5
è colpa di gigion d'sbarzigon in te cul e du maron !!!
ulk09 Aprile 2022, 18:10 #6
Non sanno più cosa inventarsi per fare cartello.
antcos10 Aprile 2022, 07:10 #7
E nel frattempo continuiamo a dare bonus alle auto...
Krusty10 Aprile 2022, 07:36 #8
Originariamente inviato da: antcos
E nel frattempo continuiamo a dare bonus alle auto...


... Che non consegnano per la mancanza di chip...
omerook10 Aprile 2022, 07:40 #9
Ma i tempi si allungano perche evidentemente hanno piú domanda. Se hanno piu domanda significa che ci sono piu soggetti che acquistano questi macchinari per la probuzione di chip. Se in tanti produco chip sul mercato arriveranno piú pezzi. Olé!
biometallo10 Aprile 2022, 09:42 #10
Originariamente inviato da: omerook
Ma i tempi si allungano perché evidentemente hanno più domanda. Se hanno più domanda significa che ci sono più soggetti che acquistano questi macchinari per la produzione di chip. Se in tanti produco chip sul mercato arriveranno più pezzi. Ole!

Eh? Va bene cercare di vedere il lato positivo, ma mi pare che tu non abbia proprio capito la gravità della situazione, non solo le fonderie di microchip non riescono più a stare dietro alla domanda di semiconduttori, ma che questo problema non potrà essere risolto nel breve\medio termine, visto che non sarà possibile aprire nuove linee e stabilimenti tanto velocemente dato che anche chi produce macchinari non riesce a stare dietro alla domanda...
Quindi non solo la crisi dei microchip non è destinata a passare, ma dato che la domanda non fa che salire potrà solo peggiorare... Siam nella merda fino al collo ole!

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