CPU Meteor Lake, Intel pronta a introdurre un terzo tipo di core? Spunta LP E-core
Un diagramma diffuso dal sito tedesco Igor's Lab sulle future CPU Core di 14a generazione mobile "Meteor Lake" ci svela l'esistenza di un terzo tipo di core chiamato LP E-core, ossia Low Power Efficient Core. Affiancherà P-core ed E-core rinnovati, oltre a una GPU integrata basata su architettura Xe2-HPG.
di Manolo De Agostini pubblicata il 07 Luglio 2022, alle 09:11 nel canale ProcessoriIntelMeteor LakeCore
Mentre sembra filare tutto liscio per quanto concerne la messa a punto del processo produttivo Intel 4, spunta online un diagramma che ci svela importanti informazioni su Meteor Lake, CPU client che darà vita nella seconda metà del 2023 alla famiglia Core di 14a generazione e che sarà, per l'appunto, basata sul processo in questione per quanto concerne la Compute Tile, quella con i core x86.
Il sito tedesco Igor's Lab ha pubblicato i dettagli su tre serie chiamate H, P e U destinate al segmento mobile e pensate per ricoprire un differente livello di potenza. Non solo, Igor's Lab parla per la prima volta di "LP E-core", probabile contrazione di Low Power Efficient Core, quindi un ipotetico terzo tipo di core che Intel andrà a integrare nelle CPU accanto ai già noti Efficient Core (E-core) e Performance Core (P-core).
Un terzo tipo di core configurerebbe una situazione simile a quella che osserviamo sul fronte ARM, dove i SoC mobile moderni integrano per l'appunto tre unità con profili prestazionali e di consumo differenti per occuparsi di differenti operazioni.
Secondo Igor's Lab, Meteor Lake-H e Meteor Lake-P metteranno a disposizione fino a 14 core (indicati come 6 P-core e 8 E-core), mentre i processori basati sul progetto Meteor Lake-U non dovrebbero superare i 12 core totali tra P-core ed E-core. Stando ad alcune voci di corridoio, ci saranno due LP E-core nelle CPU Meteor Lake, ma non saranno integrati nella Compute Tile con gli altri core bensì nel "SoC Tile": probabilmente i due core saranno usati dalla VPU deputata alla gestione di compiti di intellegenza artificiale.
Quanto a P-core ed E-core, i primi dovrebbero essere basati su architettura Redwood Cove, mentre i secondi su un progetto chiamato Crestmont e andranno a prendere il posto dei design Raptor Cove e Gracemont che costituiranno le CPU Raptor Lake di 13a generazione in arrivo nella prima parte del 2023.
La nuova architettura, inoltre, dovrebbe supportare memoria DDR5-5600 e LPDDR5/LPDDR5X-7467, rispettivamente fino a 96 e 64 GB in base ai diversi standard.
Nella slide si menziona il passaggio a una nuova architettura grafica chiamata Xe-LPG, basata sul progetto Xe2-HPG Battlemage che vedremo a bordo delle schede video dedicate desktop del prossimo anno. La GPU integrata nelle tre serie H, P e U dovrebbe integrare fino a 128 Execution Unit.
Le CPU Intel Meteor Lake-H potranno essere affiancate sulla piattaforma mobile da chip grafici dedicati, ai quali saranno collegate con un massimo di 8 linee PCIe 5.0. Non si fa menzione invece del supporto agli SSD M.2 tramite linee PCIe 5.0, bensì c'è un riferimento alla versione 4.0.
24 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCome se fosse la CPU antani con iperscappellamento destrogiro e gpu tapioca con core ipermaturati.
Siamo a questo livello. Se uno non segue TUTTO non ci capisce una fava.
E certo tanto si sà che su PC l'ottimizzazione del software è proprio all'ordine dle giorno ......
Ma non dovevamo rendere più semplice la programmazione anzichè più complicata ?
Sarebbe più semplice...
Mitico Frankie!!Dovevano adottare i 4nm o 7nm molto tempo prima invece di spararsi le seghe con le ottimizzazioni simil-ARM che possono andar bene per i notebook per ottimizzare la batteria. Agli utenti di processori per desktop non interessa avere + o - 7,84647589% di prestazioni in più ma il 100% nell'arco di 3 o 4 anni... e non di 10anni...
Dovevano adottare i 4nm o 7nm molto tempo prima invece di spararsi le seghe con le ottimizzazioni simil-ARM che possono andar bene per i notebook per ottimizzare la batteria. Agli utenti di processori per desktop non interessa avere + o - 7,84647589% di prestazioni in più ma il 100% nell'arco di 3 o 4 anni... e non di 10anni...
Perchè non del 300% ogni 6 mesi o del 1000% ogni trimestre?
E certo tanto si sà che su PC l'ottimizzazione del software è proprio all'ordine dle giorno ......
Ma non dovevamo rendere più semplice la programmazione anzichè più complicata ?
La programmazione non c'entra una fava, e' il thread director sulla CPU e lo scheduler dell' os a dover "indirizzare" il carico.
E certo tanto si sà che su PC l'ottimizzazione del software è proprio all'ordine dle giorno ......
Ma non dovevamo rendere più semplice la programmazione anzichè più complicata ?
Il problema dell'ottimizzazione software è un problema che avremo a vita, ti spiego perché:
Se tu avessi 1 sola architettura a Intel basata su x86 a 64bit, faresti solo ad esempio (per dirne una semplice) variabili Int64 e dentro ci puoi mettere il numero: 9.223.372.036.854.775.807 (sia positivo che negativo)
Ma siccome hai anche PC con CPU anche a 32 (se va bene), hai bisogno di una Int32, ma purtroppo arriva a 2.147.483.648 (sia positivo che negativo)
Quindi, l'ottimizzazione in questo caso và a donnine perché devi fare accrocchi per arrivarci, aggiungendo istruzioni.
Così vale per tante altre cose, come ad esempio gli OS o le versioni di framework utilizzati per lo sviluppo, ad esempio se uso C# avrò .NET come framework, ma non posso sviluppare con la 6.5 perché XP o Windows 7 sarebbe tagliato fuori. Quindi per esempio non posso usare HTTP/3 per una WebApp, perché è stato aggiunto solamente a .NET 6 e sono costretto ad usare http2 e magari devo simulare un determinato comportamento dell'http3 su l'http2, ad esempio HTTP3 non utilizza più TCP come protocollo, ma usa UDP, quindi sono costretto a scrivermi o utilizzare librerie terze per usare HTTP3 su .NET 4 che è compatibile con i 32bit ed inoltre XP e 7 con la probabile problematica che su Windows 10 gira di merda, mentre su XP benino, ma è mal otimizzato, perché per mantenere la retrocompatibilità devo rinunciare a risorse e tempo, quindi alle performance.
Ma se non ci sono altre innovazioni per desktop/notebook è solo una cosa utile per ridurre i consumi quando il carico computazionale è basso.
D'altro canto potenzialmente potrebbero esserci versioni "industriali"/"embedded" denominate Celeron o Pentium dual core con giusto il SOC tile.
Ma anche no, Win11 in teoria dovrebbe sfruttare già gli E-cores
E invece ci sono moltissimi applicativi che non li sfruttano
altri invece li sfruttano senza fare distinzione.
Quindi di cosa stiamo parlando ?
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