CPU AMD in lieve crescita a chiusura del 2007

Cresce leggermente la quota di mercato AMD nel mercato dei processori nel quarto trimestre 2007, ma non a discapito di Intel
di Paolo Corsini pubblicata il 23 Aprile 2008, alle 14:33 nel canale ProcessoriIntelAMD
Nel corso del quarto trimestre 2007, a dispetto di risultati finanziari tutt'altro che positivi e del lancio di processori Phenom e Opteron quad core afflitti dal bug delle TLB della cache L3, AMD è stata in grado di registrare un lieve incremento della propria quota di mercato rispetto al trimestre precedente.
Stando ai risultati aggregati pubblicati dall'istituto di ricerca iSuppli, AMD avrebbe totalizzato negli ultimi 3 mesi del 2007 una quota di mercato aggregata del 14,2%, valore in crescita rispetto al 13,9% sul totale dei processori commercializzati nel terzo trimestre 2007.
Questo incremento non è tuttavia stato generato a discapito della quota di mercato di Intel, passata invece nel periodo di riferimento dal precedente 78,8% al 78,9%. Una contrazione si è invece verificata nell'aggregato degli altri produttori di processori, passati dal precedente 7,3% al 6,9%.
Se questi risultati sono indubbiamente positivi per AMD, in un periodo così difficile per quest'azienda, il confronto con quanto registrato nei 12 mesi precedenti deve far riflettere: nel quarto trimestre 2006 AMD deteneva il 15,7% del totale del mercato, con il 75,8% in mano ad Intel e il restante 8,4% suddiviso tra i vari altri produttori di processori mondiali. Alla base di questo divario rispetto ai 12 mesi precedenti troviamo quale spiegazioni sia la forte politica commerciale di Intel che l'incapacità di AMD di proporre in volumi sul mercato i propri processori quad core.
Analizzando i dati medi su base annuale, iSuppli conferma come nel corso del 2007 AMD abbia registrato una generale diminuzione della propria quota di mercato passata da una media del 16,1% del 2006 al 13,2% del 2007. Non sono disponibili dati specifici per i vari segmenti di mercato nei quali opera AMD con i propri prodotti (desktop, notebook e server), in quanto iSuppli non fornisce tale tipologia di risultati.
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoin netto recupero sul Motorola 68000 insomma...
cazzate a parte, mi sa che a Intel ormai non la ripiglia piu'
Epporc...!!!
Perdere uno 0,5% di certo non le avrebbe fatto male!!
magari per far abbassare i prezzi?
D altro canto a quelli che sbattono la testa al muro per ogni notizia che riguarda AMD io dico che in questa ottica uno dovrebbe interessarsi delle contrazioni solamente in fase di rinnovo macchina, io ho cambiato pc 6 mesi fa e al momento non mi faccio questo grande cruccio se ora come ora le cose non vanno a gonfie vele per AMD o altri produttori minori, ne riparleremo fra 2 anni forse anche 3.
AMD dovrebbe rivedere la sua politica di distribuzione e produzione, fermo restando il fatto che la lotta è impari col colosso Intel che ha ben altri mezzi per contrastare la concorrenza.
Ps: per la prima volta ho comprato Intel, e va da dio.
Pubblicato il: 22.04.2008 di: Andrea Fasolo Rao
Intel ha intenzione di cambiare radicalmente la sua politica riguardo l'overclock delle proprie CPU: quando arriverà l'architettura Nehalem infatti, con socket LGA1366, il chipset Bloomfield sarà l'unico a supportare funzioni di overclock.
Sempre nelle intenzioni del produttore di Santa Clara, gli altri due chipset Lynnfield e Havendale, socket LGA1160, saranno privati di ogni possibilità di intervenire su frequenze e bus. Resta da vedere come impedire tali possibilità ai produttori di schede madri, che spesso includono ben volentieri funzioni di overclock nel BIOS.
Ad ogni modo, nelle nuove architetture, molta della logica del northbridge sarà integrata nella CPU: sarebbe così molto facile per Intel decidere quali parametri saranno accessibili o modificabili dal BIOS.
Certo, è ancora presto per parlare di simili dettagli di Nehalem, ma resta sicuramente una mossa curiosa questa, e i cui motivi non sono ancora ben chiari.
Pubblicato il: 22.04.2008 di: Andrea Fasolo Rao
Intel ha intenzione di cambiare radicalmente la sua politica riguardo l'overclock delle proprie CPU: quando arriverà l'architettura Nehalem infatti, con socket LGA1366, il chipset Bloomfield sarà l'unico a supportare funzioni di overclock.
Sempre nelle intenzioni del produttore di Santa Clara, gli altri due chipset Lynnfield e Havendale, socket LGA1160, saranno privati di ogni possibilità di intervenire su frequenze e bus. Resta da vedere come impedire tali possibilità ai produttori di schede madri, che spesso includono ben volentieri funzioni di overclock nel BIOS.
Ad ogni modo, nelle nuove architetture, molta della logica del northbridge sarà integrata nella CPU: sarebbe così molto facile per Intel decidere quali parametri saranno accessibili o modificabili dal BIOS.
Certo, è ancora presto per parlare di simili dettagli di Nehalem, ma resta sicuramente una mossa curiosa questa, e i cui motivi non sono ancora ben chiari.
forse la risposta è tanto banale quanto deludente...
se intel blocca le frequenze, uno per avere 3ghz dovrà comprare il modello a 3 ghz di intel senza poter occare in casa un procio che costa la metà... allo stesso tempo intel potrà produrre solo pochi tipi di core e fare la differenza in fase di blocco delle frequenze, semplificando la catena produttiva... e in questo modo sarà impossibile vedere quanto sale un procio piccolo, spingendo gli entusiast a spender ancora più soldi per sk mamme, chipset e proci 1366...
in fondo lo scopo di intel è sempre massimizzare i guadagni riducendo al minimo le spese e questo sembra perfettamente in linea con l'idea
e fanculo ai guadagni di Intel
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