Costi e oneri dei nuovi processi produttivi

Il CEO di GlobalFoundries spiega per quale motivo sia la componente economica quella che più incide sulla capacità innovatrice di un produttore di chip
di Paolo Corsini pubblicata il 05 Ottobre 2009, alle 08:37 nel canale ProcessoriAbbiamo segnalato nei giorni scorsi, con questa notizia, quali siano i futuri piani di sviluppo che GlobalFoundries intende mettere in opera nel corso del prossimo anno. L'azienda, nata alcuni mesi fa dallo spin off della parte produttiva di AMD, ha in programma sia il passaggio a tecnologia a 32 nanometri di tipo SOI sia quello a 28 nanometri con wafer bulk.
Grazie a quanto pubblicato dal sito EE Times veniamo a conoscenza di alcune stime di quelli che siano gli enormi costi legati alla messa in opera di una nuova tecnologia produttiva, direttamente per bocca del CEO di GlobalFoundries Doug Grose.
I costi sono a dir poco esorbitanti: per le componenti di ricerca e sviluppo si passa dai 310-400 milioni di dollari delle tecnologie a 90 nanometri e a 65 nanometri sino ai 600-900 milioni dei processori a 45 nanometri e 32 nanometri. In futuro la migrazione a tecnologie a 22 nanometri e 12 nanometri implicherà costi di R&D prossimi a 1,3 miliardi di dollari.
Accanto a questo c'è tutta la fase produttiva: se una fabbrica produttiva ha un costo quantificabile tra 2,5 e 2,5 miliardi di dollari per processi a 90 e 65 nanometri, passando a quelli a 45 e 32 nanometri si cresce su valori tra 3,5 e 4 miliardi di dollari. Nello sviluppo futuro le fabbriche per tecnologie a 22 e 12 nanometri avranno un costo previsto tra 4,5 e 6 miliardi di dollari.
E' evidente come con stime dei costi di questo tipo siano sempre di meno le aziende produttrici che scelgono di continuare a innovare in nuove tecnologie produttive. Il modello, inoltre, è sempre più orientato alle aziende che costruiscono per conto terzi, come GlobalFoundries o la concorrente taiwanese TSMC, lasciando di fatto Intel e Samsung, oltre a IBM, gli unici colossi che continuano a detenere proprie fabbriche produttive che seguono l'evoluzione tecnologica che il mercato mette a disposizione.
22 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoC'è un errore.... quantificabile tra 2,5 e 2,5.... il secondo evidentemente dovrebbe essere un numero maggiore e non uguale.
Da tempo si parla di APU in casa AMD (GPU+CPU, tutto sullo stesso pezzo di silicio) e quindi della costruzione, di fatto, di una GPU in SOI (visto che lo stesso pezzo di silicio non può certo essere un po' bulk per la parte GPU e un po' SOI per la parte CPU).
Con l'ingresso di nVidia nel consorzio SOI evidentemente anche nVidia è interessata a fare GPU su questa tecnologia (visto che fa solo GPU).
La cosa che mi incuriosisce è il fatto che SOI è solitamente indietro rispetto al bulk, e fa salti full node senza passare da nodi intermedi.
Questo mi sembra limitare sia la possibilità di arrivare al più presto sul mercato con nodi ridotti, sia la possibilità di fare shrink ottici (utilissimi quando per esempio G92 e G200 sono passati dal disastroso 65nm ai 55nm, ma che ci si attende saranno altrettanto utili nel passaggio dall'altrettanto disastroso 40nm ai 32nm).
Riguardo invece il lato AMD immagino che dovremo vedere i 32nm SOI al più presto sull'architettura attuale, se c'è l'intenzione di arrivare sul mercato in tempi non geologici con una nuova architettura. Il passaggio dell'architettura attuale sul nuovo processo sembra obbligato per avere uno stress test attendibile dello stesso in preparazione alla nuova architettura.
Eppure tutte queste cose (GPU di nVidia e AMD su SOI, K10@32nm) non sembrano essere all'orizzonte.
Senza contare Z-RAM e T-RAM, che dovevano e potevano essere una mezza rivoluzione nelle cache e arrivare proprio con i 32nm SOI e di cui GF non fa più menzione alcuna.
questo vuol dire che si sta guardando (ovviamente) già oltre... possibile cmq che il limite nn sia una questione "tecnologica" ma di costi??? andando oltre si parlerebbe di 2 miliardi di dollari o forse più! ! !
questo vuol dire che si sta guardando (ovviamente) già oltre... possibile cmq che il limite nn sia una questione "tecnologica" ma di costi??? andando oltre si parlerebbe di 2 miliardi di dollari o forse più! ! !
non ci sono limiti a niente
ma ragazzi nessuno ha mai sentito parlare di economie di scala?!?
Eggià, infatti si potranno fare i gate con frazioni di atomo... basta pagare...
infatti sarà così tra tantissimi anni. investimenti impressivi in ricerca portano allo sviluppo di tecnologie nuove. anche se non so cosa sia quel che hai detto tu sono sicuro che un giorno ci sarà
e vabbè è normale che ci guadagnano
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