Con le CPU Coffee Lake processori desktop e mobile a 6 core da Intel

Con le CPU Coffee Lake processori desktop e mobile a 6 core da Intel

A partire dal 2018 Intel introdurrà processori della famiglia Core per sistemi desktop mainstream e per notebook dotati di architettura a 6 core: tutto questo con le prime soluzioni della famiglia Coffee Lake

di pubblicata il , alle 09:28 nel canale Processori
IntelCoreKaby LakeCoffee LakeSkylake
 

Si prepara per gennaio 2017 il debutto dei primi processori Intel della famiglia Core basati su architettura Kaby Lake e destinati all'utilizzo in sistemi desktop, ma già da ora non mancano indiscrezioni su quelle che saranno le CPU che ne andranno a prendere il posto sul mercato. Parliamo dei modelli di ottava generazione, noti con il nome in codice di Coffee Lake.

Dal sito Benchlife emergono infomrazioni sulle differenti versioni di CPU Coffee Lake che Intel renderà disponibili nel corso del 2018: per tutte troviamo quale elemento comune la tecnologia produttiva a 14 nanometri, con vari affinamenti che permetteranno di ottenere interessanti incrementi nelle prestazioni .

coffee_lake_roadmap_2.jpg

Le CPU Coffee Lake-X saranno posizionate nel segmento enthusiast del mercato desktop, proposte come alternativa ai processori Kaby Lake-X attesi al debutto a partire dal secondo trimestre 2017. Per queste versioni troveremo declinazioni con 6 core, contro i 4 massimi delle proposte Kaby Lake-X, affiancate ai processori Skylake-X che continueranno a restare sul mercato quale proposte top di gamma con un numero di core che potrà arrivare a 10 nelle versioni più potenti.

I processori Coffee Lake-S, proposti per sistemi desktop di fascia mainstream, verranno venduti in due differenti declinazioni: la prima con 4 core CPU e GPU integrata della famiglia GT2 Graphics; la seconda con 6 core CPU e sempre la stessa tipologia di GPU. Avremo al debutto con questi processori nuove schede madri, basate su chipset Intel della serie 300, in abbinamento a un nuovo socket: periodo di debutto indicativo il primo trimestre del 2018, quindi tra poco più di 1 anno.

coffee_lake_roadmap_1.jpg

Per i sistemi notebook più potenti troveremo al debutto i processori Coffee Lake-H, sempre nel corso dei primi mesi del 2018. Anche in questo caso verranno proposte versioni sino a 6 core, con TDP pari a 45 Watt, in abbinamento a GPU Intel GT2 Graphics. Non mancheranno ovviamente anche declinazioni con consumi più contenuti: in questo caso vedremo in uso i processori Coffee Lake-U, con TDP pari a 18 Watt e livelli di TDP variabili da 15 Watt a 28 Watt a seconda delle versioni. L'architettura sarà per la prima volta di tipo quad core per questi modelli mobile, in abbinamento a GPU GT3e.

In sintesi quindi Intel prepara il debutto di una ricca serie di processori della famiglia Core costruiti con processo produttivo a 14 nanometri, basati su architettura Coffee Lake. Le varie proposte vedranno la disponibilità di versioni con un massimo di 6 core, un passo in avanti importante per le piattaforme Intel non di fascia enthusiast, oltre al lancio di CPU Core per sistemi notebook più compatti dotate sino a un massimo di 4 core. A tutto questo si affiancherà il lancio delle prime CPU Cannonlake con tecnologia produttiva a 10 nanometri, soluzioni inizialmente riservate però ai processori mobile di più basso consumo con introduzione sul mercato prevista nel corso del quarto trimestre 2017.

29 Commenti
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csavoi21 Novembre 2016, 09:55 #1

Ancora un altro cambio di socket??!!

Beh questa volta non se ne può proprio più.
Oramai i processori non sono il collo di bottiglia a meno che uno non faccia video editing (o compressioni in H265) o pesanti analisi computazionali (di qualsiasi genere): tradotto non più del 10% della popolazione e credo di essere stato onesto.
Noi consumatori abbiamo il DOVERE di orientare le aziende e non farci orientare da loro altrimenti loro continueranno ad investire oltre il 30% delle loro risorse solo per avere altri soldi da noi (tanto marketing, e progettazione con il contagocce di nuovi socket, nuovi bus, nuove USB) invece di investire in qualità ed efficienza (e durata, utopistico ma non potevo non dirlo).
Non dico di essere pro/contro INTEL o NVIDIA o AMD, dico solo che facessero un socket con 3000 pin una volta per tutte e lo mantenessero per 15 anni almeno, utilizzando via via i pin disponibili per le nuove funzioni senza costringere a cambiare Mobo e RAM ogni volta: fare quest'ultima cosa per me é diventato un insulto!

Come dice Beppe Grillo (non sono "grillino" noi votiamo tutti i giorni quando compriamo qualcosa (aka tiriamo fuori i soldi), gurdate come i produttori hanno eliminato quella m***a di olio di palma quando la gente al supermercato a smesso di comprare cibo con quel veleno, adesso vedi le pubblicità in TV con ben specificato "senza olio di palma".

Non scordatevelo mai: "chi pecora si fa... il lupo se lo mangia".

Il tutto IMHO.
Notturnia21 Novembre 2016, 10:15 #2
nessuno ti costringe a cambiare pc ogni volta che ne esce uno nuovo.. sei il primo a dire che della cpu a te non frega niente perchè non è il collo di bottiglia.. quindi che te ne frega se esce roba che non vuoi comprare ?

io aggiorno i computer ogni 4-5 anni a volte 6 e cambiare piastra e componenti non è un dramma.. la cpu è l'ultimo dei problemi e la Mobo la cambierei comunque per le nuove possibilità di quelle appena uscite.. che ne so.. usb 3 che 6 anni fa non avevo sulla mobo.. anche avesse avuto lo stesso socket non sarebbe comparsa la usb 3.0 .. per fare un esempio..

basta lagnarsi che ci sono nuovi processori con socket nuovi.. se non serve quella nuova potenza di calcolo di che ci si lamenta ?.. sarà più facile comprare le "vecchie" cpu a prezzi di saldo
coschizza21 Novembre 2016, 10:26 #3
Originariamente inviato da: csavoi
Come dice Beppe Grillo (non sono "grillino" noi votiamo tutti i giorni quando compriamo qualcosa (aka tiriamo fuori i soldi), gurdate come i produttori hanno eliminato quella m***a di olio di palma quando la gente al supermercato a smesso di comprare cibo con quel veleno, adesso vedi le pubblicità in TV con ben specificato "senza olio di palma".

Non scordatevelo mai: "chi pecora si fa... il lupo se lo mangia".

Il tutto IMHO.


1 l'olio di palma non è una merda (dati scientifici verificati)
2 lo sotituiscono con prodotti molto peggiori (dati scientifici verificati)
3 quindi alla fine sono i pecoroni che hanno seguito chi diceva che bisogna dire che fa male. Quindi vedi che i pecorono che hanno smesso di comprare sono solo automi che credono al primo pirla che apre bocca.
GTKM21 Novembre 2016, 10:29 #4
Originariamente inviato da: coschizza
1 l'olio di palma non è una merda (dati scientifici verificati)
2 lo sotituiscono con prodotti molto peggiori (dati scientifici verificati)
3 quindi alla fine sono i pecoroni che hanno seguito chi diceva che bisogna dire che fa male. Quindi vedi che i pecorono che hanno smesso di comprare sono solo automi che credono al primo pirla che apre bocca.


Il più grosso problema dell'olio di palma è il fatto che per produrlo si sta deforestando mezzo mondo. E comunque è una merda, solo che viene usato in quantità tali da non fare troppi danni.
csavoi21 Novembre 2016, 10:30 #5
Originariamente inviato da: Notturnia
nessuno ti costringe a cambiare pc ogni volta anche avesse avuto lo stesso socket non sarebbe comparsa la usb 3.0 .. per fare un esempio..


Nulla da eccepire sul tuo ragionamento, solo che se poi mi fai uscire una cosa veramente utile (per es.: passaggio da usb2 a usb3) ma poi non tiri fuori mobo con il vecchio socket e il nuovo usb3 mi costringi a:

* cambiare mobo e con lei anche CPU (e forse anche RAM)
* comprare una scheda aggiuntiva (avendo uno slot PCI-Express disponibile) per avere la USB3 (e all'inizio per almeno un anno non si trovavano o costava quasi quanto la mobo)

Queste politiche le trovo scorrette e predatorie, una forma di "obsolescenza programmata" mascherata con "innovazione tecnologica"

Originariamente inviato da: Notturnia
.. sarà più facile comprare le "vecchie" cpu a prezzi di saldo


Anche qui ti do ragione, ma in parte, se aspetti troppo le CPU (e RAM soprattutto) più vecchie alla fine le fanno costare più di quelle nuove (per le RAM da DDR2 a DDR3 è stato eclatante, tra DDR3 e DDR4 ci stiamo arrivando ma più lentamente causa crisi che ha "dilazionato nel tempo" gli acquisti).
Rubberick21 Novembre 2016, 10:34 #6
più che altro sono messi cosi' male ad integrazione che sono passati 8 anni e astento mettono 2 core invece di raddoppiarli, gli costava tanto proporre soluzioni notebook da 8 core? anche a frequenza più ridotta ma almeno farli uscire..

in ambito server queste soluzioni già ci sono e si usano a manetta
fraussantin21 Novembre 2016, 10:39 #7
Originariamente inviato da: coschizza
1 l'olio di palma non è una merda (dati scientifici verificati)
2 lo sotituiscono con prodotti molto peggiori (dati scientifici verificati)
3 quindi alla fine sono i pecoroni che hanno seguito chi diceva che bisogna dire che fa male. Quindi vedi che i pecorono che hanno smesso di comprare sono solo automi che credono al primo pirla che apre bocca.


L'olio di palma da ingrassare gli imporatori che sfruttano il 3 mondo .

Quello di girasole o il burro lo produciamo noi.

E soprattutto non c'entra un caxxo coi processori

Che forse avranno una svolta dopo 10 anni.
LorenzAgassi21 Novembre 2016, 10:42 #8
.
.
a Partire dal 2018 6 Core anche per Notebook
Scusate ma adesso con le Cpu Intel di 7a generazione aka Kaby Lake, non sono tornati da 4 Core fisici a 2 Core..e adesso mi dicono che prima da 4 Core si passa a 2 e poi si ripassa a 6 Core nel 2018?

Chi me la spiega meglio questa barzelletta?
Pozhar21 Novembre 2016, 10:50 #9
Francamente in un certo senso mi trovo d'accordo con csavoi... e in giro noto che molti si stanno stancando di queste nuove e mirabolanti "feature" date con il contagocce.

Parliamoci chiaro, oggi ho amici che hanno cpu tipo i7 2600k in oc a quasi 5ghz e vanno ancora alla grande in game etc...

e da tempo che uno si aspetta quantomeno un 4 core fisici a prezzi onesti... è un insulto pagare un i3 al prezzo medio di circa 150€.

Poi, vorrei proprio vedere, da parte d'Intel, quando farà uscire un 6 core per la fascia mainstream a prezzi umani... (non ci credo che avverrà in tempi brevi) idem per un pentium 4 core fisici.

Bah...
csavoi21 Novembre 2016, 10:54 #10
Originariamente inviato da: coschizza
1 l'olio di palma non è una merda (dati scientifici verificati)
2 lo sotituiscono con prodotti molto peggiori (dati scientifici verificati)
3 quindi alla fine sono i pecoroni che hanno seguito chi diceva che bisogna dire che fa male. Quindi vedi che i pecorono che hanno smesso di comprare sono solo automi che credono al primo pirla che apre bocca.


SIAMO OT e mi scuso con il forum ma ho il piacere di precisare:


Per il tuo punto 1

L'Olio di oliva EV:
l'olio di oliva ha tra ha tra il 7 e il 15% di "olio palmitico" saturo e tra il 2 e 6 % di olio stearico saturo.
Si prendono le olive, si spremono nel frantoio, chi lo vuole trasparente lo filtra meccanicamente.

L'Olio di Palma (wikipedia)
L'olio di palma e l'olio di palmisto (che nelle nostre etichette e sempre segnato come "olio di palma" contengono acidi grassi saturi, circa il 50% e 80% rispettivamente.

Gli oli di palma e palmisto sono prodotti nei mulini e mediante raffinazione; prima si procede al frazionamento, con processi di cristallizzazione e separazione per ottenere stearina solida e oleina liquida. Con un'ulteriore raffinazione per liquefazione si rimuovono le impurità e si ottiene l'olio filtrato. Quindi attraverso un processo di decolorazione (con argilla smectica, carbone attivo o silice) eventualmente preceduta da decerazione e neutralizzazione degli acidi grassi liberi, si toglie il colore, prevalentemente dovuto ai carotenoidi. In un ulteriore processo con vapore sotto vuoto viene deodorato formando olio di palma sbiancato e deodorato (in inglese refined bleached deodorized palm oil o RBDPO). Le sostanze estratte per chemoassorbimento o stripping durante i processi di decolorazione e deodorazione (carotenoidi, tocoli, squalene ecc.) possono essere purificate e fornite all'industria alimentare, cosmetica e farmaceutica. L'olio di palma sbiancato e deodorato è il prodotto oleoso di base che può essere venduto nel mercato globale delle materie prime, prevalentemente per la produzione di oli o grassi alimentari o di sapone. Molte compagnie lo separano ulteriormente in oleina e stearina di palma, per adeguarne la viscosità e punto di fusione ai diversi utilizzi.

Per il tuo punto 2

Sono parzialmente d'accordo nel senso che, potrebbe essere vero, e se fosse vero non comprare e costringere le aziende a modificare gli ingredienti.

Per il tuo punto 3

Non pretendo di avere ragione al 100% (ma neanche al 75% se per questo:-)), e come tutti in Italia ho difficoltà a raggiungere un'informazione che non sia "censurata" o "condizionata" dalle lobbye economiche. Tuttavia, nonstante questo, ci sono dati che non possono essere nascosti, al massimo minimizzati, quindi se mi dicono che l'olio di palma o palmitico ha "circa il 50%-80% di grassi saturi" io che posso credere?

Sempre IMHO.

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