Come sta Intel dal punto di vista tecnologico? Oltre i licenziamenti e le perdite miliardarie

Come sta Intel dal punto di vista tecnologico? Oltre i licenziamenti e le perdite miliardarie

Intel naviga in una brutta situazione ma dietro i freddi e impietosi numeri c'è un'azienda che lavora per tornare leader. Tanti i progetti in cantiere, tra nuove CPU e tecnologie produttive che nei prossimi mesi decideranno buona parte del destino della casa di Santa Clara.

di pubblicata il , alle 15:01 nel canale Processori
Intel
 

La brutta trimestrale di Intel con annesso piano di ristrutturazione è chiaramente la notizia del giorno, che fa ombra anche alla garanzia extra di 2 anni per le ultime due problematiche serie di processori desktop.

Commentando la trimestrale, il CEO Gelsinger ha parlato del piano dei 5 processi produttivi in 4 anni e non ha nascosto di riporre grandi speranze sul nodo Intel 18A che, a suo dire, permetterà a Intel di ritornare leader delle tecnologie produttive.

Intel 18A, oltre che per i prodotti dell'azienda, rappresenterà anche uno snodo cruciale per attirare clienti verso Intel Foundry e diventare una vera concorrente di TSMC e Samsung nel comparto della produzione per conto terzi. Vale quindi la pena spulciare un po' di più tra le affermazioni fatte in sede di commento dei conti per capire la "situazione tecnologica" di Intel.

Pat Gelsinger afferma che "il traguardo è ufficialmente in vista" nel completamento del piano 5N4Y (5 processi in 4 anni). "Siamo a buon punto nella produzione su processi Intel 4, Intel 3 e Intel 20A è in fase di preparazione per la produzione nel prossimo trimestre".

"Per quanto riguarda Intel 18A, il mese scorso abbiamo rilasciato il PDK (Process Design Kit) 1.0 e siamo sulla buona strada per essere pronti per la produzione entro la fine di quest'anno, con l'avvio della produzione di wafer in volumi nella prima metà del 2025". Il primo cliente esterno dovrebbe effettuare il tape out su Intel 18A nella prima metà del prossimo anno.

Intel conferma che il progetto Panther Lake per il mondo mobile, in predicato di raddoppiare le prestazioni IA di Lunar Lake, "sta facendo funzionare Windows e sembra davvero in salute".

Panther Lake è il primo microprocessore di Intel che utilizza RibbonFet, PowerVia e packaging avanzato. Per quanto riguarda invece il progetto Clearwater Forest per i server, che include anche Foveros Direct e altre novità in termini di packaging avanzato, il chip ha superato la fase di power-on e "si presenta anch'esso molto bene. Si tratta dei primi di molti prodotti Intel 18A che porteranno il processo sul mercato di massa".

Oltre a Intel 18A, la società dice di essere a buon punto nello sviluppo di Intel 14A e Intel 10A, sebbene dopo lo slancio produttivo di questi anni si passerà a una "cadenza più normale nello sviluppo dei processi" con implicazioni positive sulle spese in conto capitale.

Con i Core Ultra per Intel è iniziato un nuovo capitolo e l'azienda segnala che i volumi di Meteor Lake "sono più che raddoppiati rispetto al Q1". Intel ha consegnato "oltre 15 milioni di AI PC Windows dal lancio dello scorso dicembre - multipli di tutti i nostri concorrenti messi insieme – e rimaniamo sulla buona strada per distribuire oltre 40 milioni di AI PC entro fine anno e un totale di oltre 100 milioni entro fine 2025".

Meteor Lake, però, è in un certo senso già il passato perché all'IFA di Berlino del 3 settembre Intel presenterà la nuova gamma Core Ultra, nome in codice Lunar Lake, migliore in tutto e per tutto. Intel spiega che il processore ha raggiunto la produzione prima del tempo a luglio e Microsoft ha già qualificato Lunar Lake per alimentare più di 80 nuovi PC Copilot+ di oltre 20 OEM, "che inizieranno a essere consegnati nel corso di questo trimestre".

Tra le caratteristiche di Lunar Lake ci sono prestazioni superiori con consumi pari alla metà rispetto a Meteor Lake e una GPU integrata il 50% migliore, senza dimenticare che triplicherà i TOPS rispetto a Meteor Lake per affrontare al meglio i carichi di IA.

Il direttore finanziario Dave Zinsner sottolinea però un problema di Lunar Lake, ovvero che il successo non farà bene alle casse di Intel. "Si trattava di un prodotto originariamente mirato, che utilizzava in gran parte wafer esterni e non era ottimizzato per i costi. Di conseguenza, i nostri margini lordi probabilmente aumenteranno solo in misura modesta l'anno prossimo. La buona notizia è che il prodotto successivo, Panther Lake, è di provenienza interna su Intel 18A e ha una struttura dei costi molto migliore".

Lato desktop, invece, sappiamo bene che stanno arrivando i processori Arrow Lake, nel quarto trimestre, ma sul progetto Intel non dice nulla.

La parte preoccupante di Intel è probabilmente la divisione server, meglio nota come DCAI (Data Center and AI Group). È lì che NVIDIA e AMD stanno scappando, prendendo quote di mercato e facendo enormi guadagni, e Intel deve assolutamente recuperare terreno e mangiare una fette della torta, non solo le briciole.

L'azienda ricorda che nel mondo ci sono oltre 130 milioni di datacenter basati su processori Xeon ed è da quella base di installato che Intel vuole ripartire. Come? Con Xeon 6. Questo trimestre la casa di Santa Clara ha introdotto Sierra Forest, meglio noto come il Xeon 6 basato su E-core. È il primo prodotto di Intel basato su processo Intel 3, pensato per ambienti ad alta densità. "I primi utilizzatori stanno già riscontrando prestazioni per watt superiori del 25% rispetto alle soluzioni della concorrenza", ha affermato Gelsinger.

Dopodiché toccherà agli Xeon 6 basati su P-core, ovvero Granite Rapids,  pensati per le massime prestazioni e in consegna da questo trimestre. Come detto, in arrivo nel 2025 troviamo il progetto Clearwater Forest, basato su processo 18A e successore di Sierra Forest.

"Siamo inoltre concentrati sul miglioramento della nostra roadmap di acceleratori", afferma Gelsinger. Intel, al momento, punta tutto su Guadi 3 nel terzo trimestre, con enfasi sul rapporto prezzo-prestazioni. "Ci aspettiamo che Gaudi 3 offra circa 2 volte le prestazioni per dollaro sia nell'inferenza che nell'addestramento rispetto ad H100".

Sappiamo che Intel ha rivoluzionato la propria scaletta, focalizzando gli sforzi del dopo Gaudi 3 su Falcon Shores. La società non ne ha parlato nell'ultima trimestrale, ma quel processo è fondamentale per competere con gli acceleratori di NVIDIA e AMD.

Per Intel quindi molta carne al fuoco, ma per uscire da una brutta situazione è necessario che tutti gli astri si allineino e non si commettano più errori. Un percorso difficile ma necessario quella della ristrutturazione, il cui esito non è dato conoscere al momento. Non ci resta che valutare prodotto dopo prodotto, azione dopo azione, con l'ultima parola all'impietoso dio denaro: se i conti non torneranno potrebbero aprirsi scenari impensabili.

33 Commenti
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supertigrotto02 Agosto 2024, 15:16 #1
L'errore è sempre dietro l'angolo,AMD ha rischiato la bancarotta e la chiusura perchè non si chiamava Intel,figuriamoci se intel rischia la bancarotta con la forza che ha nel brand....
pengfei02 Agosto 2024, 15:47 #2
-28% ora in borsa, apocalisse, verrebbe da pensare che è un buon affare ma chi lo ha pensato negli ultimi anni è rimasto scottato, nei manuali di finanza alla definizione di value trap ci possono mettere il logo Intel
Gandalf7602 Agosto 2024, 15:54 #3
Ci credo ormai i clienti sono rimasti scottati. Vediamo chi comprerà Intel d'ora in poi. Riacquistare la fiducia sarà difficile.
Mars9502 Agosto 2024, 16:21 #4
Ho sempre tifato per la concorrenza di Intel perchè Intel era quella grossa e bulla nel settore e in questi ultimi tempi sono stato molto contento che si sia presa una bella battuta da AMD sulle CPU, soprattutto tecnologica ma anche come quote di mercato ne ha prese abbastanza.

Spero però che non sprofondi troppo, si riprenda un po' e che le due aziende su bilancino sulle quote del mercato x86, perché sarebbe catastrofico se il mercato dovesse restare senza Intel.
paolo.oliva202 Agosto 2024, 16:29 #5
Ma... finalmente siamo arrivati al punto che le barzellette di Pat vengono smascherate.

Nulla di personale, quando una azienda, e poi del calibro di Intel, è in difficoltà, non c'è nulla da gioire, ma 7 anni e passa di bugie con sempre la stessa scena "l'anno prossimo spaccheremo il... ad AMD e a tutti" e ciclicamente ogni anno sarà sempre il prox (e lo fa ancora, visto che prima doveva essere Intel4, poi Intel3, poi Intel2, ora è il turno di Intel1.8, domani sarà Intel1.4, 1, e via a seguire.

Per il momento ha solamente fottuto soldi all'Europa e agli USA... perchè reputo difficile che in questa situazione possa onorare l'altro 50% della costruzione FAB.

Originariamente inviato da: Mars95
Ho sempre tifato per la concorrenza di Intel perchè Intel era quella grossa e bulla nel settore e in questi ultimi tempi sono stato molto contento che si sia presa una bella battuta da AMD sulle CPU, soprattutto tecnologica ma anche come quote di mercato ne ha prese abbastanza.
Spero però che non sprofondi troppo, si riprenda un po' e che le due aziende su bilancino sulle quote del mercato x86, perché sarebbe catastrofico se il mercato dovesse restare senza Intel.


Comunque tranquilli, Intel non fallirà, ma molto probabile che dovrà vendere le FAB (*).

E questo è un bene per tutti... perchè essendo l'unico attore informatico ad avere le FAB (immagigniamoci una Apple con FAB proprie), porterà più equità al settore.

(*) Le FAB le dovrà vendere semplicemente perchè le FAB sono un guadagno quando hanno PP validi e producono al massimo, ma sono un peso (non indifferente) quando non proiducono o producono meno con guadagni inferiori rispetto ai costi.
Ed Intel ha le FAB in negativo dal 202 [Edit 2022], con -5 miliardi di $ nel 2022, -8 miliardi nel 2023 e il disavanzo odierno della trimestrale è causato dal passivo delle FAB.

Per creare un PP nuovo servono tanti soldi, e con nanometrie sempre più spinte, i costi si alzano sempre più. Finche le casse sono piene (esempio 10 anni fa per Intel), hai i soldoni per avere personale top e per migliaia di prove di metallizzazioni differenti, più le casse sono vuote e più servono miracoli per recuperare su TSMC. E TSMC le casse le ha ben piene, se consideriamo che 1 wafer 3nm costa 20.000$ e TSMC ne produce 160.000 al mese e catene a pieno regime con ordini sino al 2026.
La vedo difficile... AMD a suo tempo ha dovuto vendere le FAB ed è stata lì lì per fallire... Intel non è nella stessa situazione perchè ha le mani in diversi settori (AMD molto ma molto meno), ma ha fatturati molto più bassi di un tempo, che al momento non possono reggere le perdite delle FAB.
Nui_Mg02 Agosto 2024, 17:30 #6
Originariamente inviato da: paolo.oliva2
Comunque tranquilli, Intel non fallirà, ma molto probabile che dovrà vendere le FAB (*).

Ho qualche dubbio su questo, è un settore troppo strategico e passata questa tempesta (certo, va avanti da qualche anno) sforneranno a manetta per il mondo intero.

Originariamente inviato da: paolo.oliva2
Ed Intel ha le FAB in negativo dal 202,

Ecchecazzo, prima o dopo cristo?
ZeroSievert02 Agosto 2024, 17:39 #7
Originariamente inviato da: Nui_Mg
Ho qualche dubbio su questo, è un settore troppo strategico e passata questa tempesta (certo, va avanti da qualche anno) sforneranno a manetta per il mondo intero.


Ecchecazzo, prima o dopo cristo?


Concordo. Soprattutto in questo periodo poi, gli USA stanno cercando di riportare quanto piú possibile la produzione di semiconduttori in casa. Vedi CHIPS & Science act.

L'unica sarebbe trovare un acquirente 100% americano.. e anche li ho dei dubbi. Il governo USA ha tutto l'interesse a far si che Intel rimanga una realtà solida, e non solo dal punto di vista commerciale.

EDIT: ad esempio:

https://www.intel.com/content/www/u...hase-three.html
alexfri02 Agosto 2024, 17:44 #8
Originariamente inviato da: paolo.oliva2
Ma... finalmente siamo arrivati al punto che le barzellette di Pat vengono smascherate.

Nulla di personale, quando una azienda, e poi del calibro di Intel, è in difficoltà, non c'è nulla da gioire, ma 7 anni e passa di bugie con sempre la stessa scena "l'anno prossimo spaccheremo il... ad AMD e a tutti" e ciclicamente ogni anno sarà sempre il prox (e lo fa ancora, visto che prima doveva essere Intel4, poi Intel3, poi Intel2, ora è il turno di Intel1.8, domani sarà Intel1.4, 1, e via a seguire.

Per il momento ha solamente fottuto soldi all'Europa e agli USA... perchè reputo difficile che in questa situazione possa onorare l'altro 50% della costruzione FAB.



Comunque tranquilli, Intel non fallirà, ma molto probabile che dovrà vendere le FAB (*).

E questo è un bene per tutti... perchè essendo l'unico attore informatico ad avere le FAB (immagigniamoci una Apple con FAB proprie), porterà più equità al settore.

(*) Le FAB le dovrà vendere semplicemente perchè le FAB sono un guadagno quando hanno PP validi e producono al massimo, ma sono un peso (non indifferente) quando non proiducono o producono meno con guadagni inferiori rispetto ai costi.
Ed Intel ha le FAB in negativo dal 202, con -5 miliardi di $ nel 2022, -8 miliardi nel 2023 e il disavanzo odierno della trimestrale è causato dal passivo delle FAB.

Per creare un PP nuovo servono tanti soldi, e con nanometrie sempre più spinte, i costi si alzano sempre più. Finche le casse sono piene (esempio 10 anni fa per Intel), hai i soldoni per avere personale top e per migliaia di prove di metallizzazioni differenti, più le casse sono vuote e più servono miracoli per recuperare su TSMC. E TSMC le casse le ha ben piene, se consideriamo che 1 wafer 3nm costa 20.000$ e TSMC ne produce 160.000 al mese e catene a pieno regime con ordini sino al 2026.
La vedo difficile... AMD a suo tempo ha dovuto vendere le FAB ed è stata lì lì per fallire... Intel non è nella stessa situazione perchè ha le mani in diversi settori (AMD molto ma molto meno), ma ha fatturati molto più bassi di un tempo, che al momento non possono reggere le perdite delle FAB.



Dalle volte mi stupisco, su questo forum ci dovrebbero essere persone piu acute della media. Gli usa devono rendersi autonomi ad ogni costo, le fab verranno fatte e funzioneranno, anche se intel producesse biscotti al cioccolato avra le sue fab, ci vogliono 10miliardi? ce ne vogliono 100? Non importa in governo usa ci metterá tutto cio che serve per averle, x86, ia ecc ecc sono caxxate. Gli usa devono essere indipendenti per avere i chip che gli servono, in ambito civile e militare. Il resto sono insignificanti considerazioni che vengono superate senza il minimo dubbio ne problema.
paolo.oliva202 Agosto 2024, 18:10 #9

A a TSMC

Originariamente inviato da: alexfri
Dalle volte mi stupisco, su questo forum ci dovrebbero essere persone piu acute della media. Gli usa devono rendersi autonomi ad ogni costo, le fab verranno fatte e funzioneranno, anche se intel producesse biscotti al cioccolato avra le sue fab, ci vogliono 10miliardi? ce ne vogliono 100? Non importa in governo usa ci metterá tutto cio che serve per averle, x86, ia ecc ecc sono caxxate. Gli usa devono essere indipendenti per avere i chip che gli servono, in ambito civile e militare. Il resto sono insignificanti considerazioni che vengono superate senza il minimo dubbio ne problema.


Secondo te... è più "economico" per gli USA dare altri 100 miliardi a Intel per arrivare (FORSE) alla tecnologia che TSMC ha ora, o passare le FAB Intel negli USA a TSMC?

Penso che ti sfugga il motivo essenziale... l'autonomia USA non l'ha con FAB che producono silicio... l'ha solamente con FAB che producono silicio a nanometria top, quindi gli USA possono dare anche 1000 miliardi di $ ad Intel, ma si ritrovano a produrre un PP con la scritta Intel* dove il numero sarà uguale alla nanometria TSMC, ma la sostanza ad anni luce.

Scusami, ma una Intel che produce per 15 miliardi di $ da TSMC, il suo più diretto concorrente, quando Pat 2 anni fa diceva che tutto il mondo nel 2024 sarebbe andato da Intel perchè sarebbe stato il polo mondiale... non ti dice nulla?

E' possibile che Pat possa rincitrullire sempre tutti con la solita frase "l'anno prox avremo il silicio top e l'architettura vincente" che recita ogni anno dal 2017? Ci rendiamo conto sta per commercializzare Intel2/Arrow e già sposta il focus su Intel1.8/Lunar perchè... Arrow che doveva rovesciare il mondo, semplicemente non lo fa. Se c'è gente competente, nessuno affiderebbe più un altro $ ad Intel... poi ovvio, se si va a mazzette tutto cambia. Visto che c'è anche TSMC negli USA con una FAB (sovvenzionata sempre al 50% dagli USA), meglio dare le FAB Intel in USA a gente competente, sempre se non vogliono montare sul prossimo carro armato USA un bel microcip Intel0.000001 che a parte la sigla, gli fonde il carro e poi si va di RMA con l'estensione della garanzia a babbo morto.

Oltre ai licenziamenti, Intel ridurrà le spese per ricerca e sviluppo e marketing di miliardi di dollari ogni anno fino al 2026. Inoltre, l'azienda taglierà gli investimenti di capitale di oltre il 20% quest'anno e rivedrà tutti i progetti e le attrezzature attive per garantire un utilizzo efficiente delle risorse.

E come verrebbero fuori le nuove nanometrie? Gli USA non tirano fuori soldi per regalarli ad Intel indipendentemente dai risultati, li tirano fuori PER il risultato, ed Intel non lo può garantire almeno fino al 2027. Se la Cina invadesse Taiwan, una TSMC con (anche) FAB negli USA potrebbe continuare la produzione... TSMC non è contro l'occidente, TSMC guadagna con l'occidente. Diversamente cosa farebbe Intel?
https://multiplayer.it/notizie/inte...osti-crisi.html
ZeroSievert02 Agosto 2024, 18:47 #10
Originariamente inviato da: paolo.oliva2
Secondo te... è più "economico" per gli USA dare altri 100 miliardi a Intel per arrivare (FORSE) alla tecnologia che TSMC ha ora, o passare le FAB Intel negli USA a TSMC?

Penso che ti sfugga il motivo essenziale... l'autonomia USA non l'ha con FAB che producono silicio... l'ha solamente con FAB che producono silicio a nanometria top, quindi gli USA possono dare anche 1000 miliardi di $ ad Intel, ma si ritrovano a produrre un PP con la scritta Intel* dove il numero sarà uguale alla nanometria TSMC, ma la sostanza ad anni luce.

Scusami, ma una Intel che produce per 15 miliardi di $ da TSMC, il suo più diretto concorrente, quando Pat 2 anni fa diceva che tutto il mondo nel 2024 sarebbe andato da Intel perchè sarebbe stato il polo mondiale... non ti dice nulla?

E' possibile che Pat possa rincitrullire sempre tutti con la solita frase "l'anno prox avremo il silicio top e l'architettura vincente" che recita ogni anno dal 2017? Ci rendiamo conto sta per commercializzare Intel2/Arrow e già sposta il focus su Intel1.8/Lunar perchè... Arrow che doveva rovesciare il mondo, semplicemente non lo fa. Se c'è gente competente, nessuno affiderebbe più un altro $ ad Intel... poi ovvio, se si va a mazzette tutto cambia. Visto che c'è anche TSMC negli USA con una FAB (sovvenzionata sempre al 50% dagli USA), meglio dare le FAB Intel in USA a gente competente, sempre se non vogliono montare sul prossimo carro armato USA un bel microcip Intel0.000001 che a parte la sigla, gli fonde il carro e poi si va di RMA con l'estensione della garanzia a babbo morto..



Non e' una questione di sole prestazioni ne di chip consumer. Per quanto Intel sia indietro a TSMC, rimane comunque un'azienda all'avanguardia i cui segreti sono ambiti da mezzo mondo.

Semplicemente gli americani sono (giustamente) paranoici per quanto riguarda la tecnologia americana. Specie se con applicazioni militari/strategiche.

Con Intel, se vogliono, possono produrre chip per la difesa su suolo americano, da aziende americane e con progetti e IP che passano di mano solo da cittadini americani, meglio se con background check e security clearance.

https://www.intel.com/content/www/u....html#gs.d24xci

Gia' il fatto che TSMC non sia americana, posto che voglia le FAB Intel (non si parla di fabbriche di caramelle) o che non le voglia acquisire per chiuderle subito dopo, rende lo scenario poco verosimile IMHO.

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