Aveva 596 CPU nascoste nell'auto: uomo arrestato alla dogana per contrabbando

L'11 giugno la dogana di Hong Kong si è trovata davanti all'ennesimo caso di contrabbando di materiale elettronico: stipate in una Mercedes-Benz sono state rintracciate 596 CPU server per un valore di mercato presunto di circa 1,5 milioni di dollari.

Ogni CPU avrebbe infatti un valore di circa 2500 dollari e, come si vede, si tratta di processori Intel Xeon – qualcuno ipotizza si tratti precisamente di Intel Xeon Gold 6148 con 20 core. Qualora il contrabbandiere fosse riuscito a introdurre la refurtiva nella Cina continentale, sarebbe riuscito a evadere circa 384.000 dollari tra tasse e oneri doganali.

Il veicolo è stato fermato presso il punto di controllo della baia di Shenzhen. Dopo un esame a raggi X, i funzionari doganali hanno notato delle irregolarità nell'immagine del bagagliaio del veicolo. La partita di CPU al centro del contrabbando era nascosta all'interno di falsi scompartimenti di entrambi i lati della parte posteriore e del bagagliaio dell'auto.

La dogana ha arrestato l'autista, un maschio di 51 anni, ma non si esclude che l'indagine in corso porti a ulteriori arresti.

"Il contrabbando è un reato grave. Ai sensi dell'ordinanza sull'importazione e l'esportazione, chiunque sia ritenuto colpevole di aver importato o esportato merci è passibile di una multa fino a 250.000 dollari e di una pena detentiva di sette anni".

La scorsa settimana una donna aveva tentato di introdurre nel Paese delle cartucce per Nintendo Switch nascondendole nel reggiseno.