AMD punta al 30% nel mercato delle CPU, sfruttando le debolezze di Intel
Le attuali difficoltà di Intel nella produzione di processori della famiglia Core giocano a favore di AMD, che sta invece beneficiando di una domanda addizionale dei propri processori della famiglia Ryzen
di Paolo Corsini pubblicata il 27 Settembre 2018, alle 11:01 nel canale ProcessoriIntelCoreAMDRyzenZen
Un tema al centro dell'interesse da alcune settimane a queste parti è la difficoltà di Intel legata alla produzione di un adeguato numero di processori, capace di far fronte alla domanda di mercato. Le difficoltà dell'azienda americana legate alla produzione con tecnologia produttiva a 10 nanometri sono ben note e si associano a problemi legati al processo a 14 nanometri attualmente in uso.
Di tutto questo sta beneficiando AMD, che grazie alla collaborazione con i propri partner produttivi non sta incontrando problemi di rese con il nuovo processo a 12 nanometri ed è lanciata verso la migrazione alla tecnologia produttiva a 7 nanometri che dovrebbe materializzarsi nel corso del 2019.
Da questo si sta originando sul mercato una domanda addizionale rispetto alla media per le CPU AMD basate su architettura Zen, che per molti partner e consumatori finali stanno prendendo il posto sino ad ora detenuto dai processori Intel della famiglia Core.
Digitimes conferma questi dati confrontandoli con quelli dei produttori di schede madri taiwanesi: tutti hanno aumentato la produzione di schede madri per processori AMD, per via del maggior peso complessivo che questi processori hanno raccolto. Viene indicata una quota del 20% per il terzo trimestre 2018, con una stima prevista che potrebbe toccare il 30% nel corso del quarto trimestre 2018.
Questa informazione viene confermata anche dai dati diffusi da China Times, che evidenzia come le vendite di processori AMD siano aumentate sensibilmente negli ultimi mesi portando anche ad una crescita dei prezzi all'interno del mercato cinese.
Una quota di mercato complessiva vicina al 30% per AMD rappresenterebbe un notevole successo commerciale per l'azienda americana, capace in questo modo di ritornare a livelli dai quali è stata lontana da molti anni a questa parte. D'altro canto il successo commerciale delle proposte Ryzen nel settore desktop è stato costante e ben evidente sin dal debutto sul mercato, risalente al mese di marzo 2017. I consumatori si sono trovati di fronte a più opzioni di scelta, premiando lo sforzo di AMD di implementare con l'architettura Zen importanti novità tecnologiche.
8 Commenti
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Se riuscissero a livello di Sistema Operativo a confinare un processo (o cmq + thread tra loro correlati) all'interno di un singolo CCX, dla cosa dovrebbe essere abbastanza semplice da implementare e con notevoli impatti sulle prestazioni dei processori AMD.
SVEGLIA GENTE, SVEGLIA
mah nn credo una azienda guadagni perdendo quote di mercato
e se alzi il prezzo nn è detto che te lo comprino poi
se amd rimarrà forte sul mercato, questo arrivierà naturalmente nei prossimi anni...sarà la stessa comunità di sviluppatori che ottimizzerà il sw sempre di piu sulle nuove cpu dominanti amd
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Per come la vedo io per il momento intel può tenersele le cpu.
Non credo che ci riuscirà però.
ma si....come tu dici intel sta semplicemente dando priorità al settore con i maggiori margini (mossa ovvia) ma questo nn puo evitare l'entrata di amd in caso di scorte limitate (lato intel) e sopratutto in caso di cpu amd piu convenienti...
stiamo rivedendo l'esatta situazione che si venne a creare 10 anni durante il k8 amd (a parti invertite) quando amd con delle cpu pazzesche si addormentò e lasciò lo scettro a intel
ora intel si è addormentata (a mio parere lato processo produttivo ma anche lato ottimizzazione del die) e rivediamo la scena
spero francamente che continui....amd la considero azienda innovativa e "leale" verso i consumatori...intel un po meno...
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