AMD potrebbe integrare la tecnologia CXL nei microprocessori Ryzen del futuro

AMD sta lavorando per integrare la tecnologia CXL (Compute Express Link) all'interno delle future CPU consumer della serie Ryzen. L'obiettivo è creare un pool di memoria coerente e unito tra i vari dispositivi presenti in un sistema.
di Manolo De Agostini pubblicata il 26 Ottobre 2022, alle 06:51 nel canale ProcessoriRyzenAMDZen
AMD potrebbe integrare la tecnologia CXL nelle CPU consumer Ryzen nel corso dei prossimi anni. La dichiarazione d'intenti è arrivata durante un webinar della serie "Meet the Expert", in cui il Senior Developer Manager Leah Schoeb rispondeva a una domanda sul motivo per cui i dispositivi di archiviazione non sono connessi al bus della memoria.
La tecnologia Compute Express Link (CXL) è uno standard di interconnessione aperto che permette, in estrema sintesi, di espandere la memoria DRAM di un sistema con dispositivi esterni collegati tramite bus PCIe. Si tratta sostanzialmente di portare dispositivi come gli SSD, ma non solo, nello stesso pool della memoria di sistema, consentendone quindi l'espansione.
Tecnicamente si parla di un'interconnessione "cache coherent" tra la CPU e vari dispositivi esterni come per l'appunto gli SSD, la memoria DRAM, le GPU e altri acceleratori vari con l'obiettivo di migliorare le prestazioni e l'efficienza complessive, riducendo al contempo le difficoltà in termini di programmazione software e di trasferimento dati.
La tecnologia CXL è basata sul PCI Express e la sua prima versione è stata messa a punto da Intel (che forte aveva intuito il destino funesto di Optane): un consorzio formato da moltissime realtà del settore hi-tech si sta occupando di mettere a punto l'evoluzione dello standard (siamo giunti alla versione 2.0). CXL nasce anzitutto per servire le necessità del settore server, ma a quanto pare la tecnologia avrà anche un futuro consumer.
Parlando di come attualmente SSD e memoria DRAM operino su protocolli diversi che impediscono una comunicazione diretta, Leah Schoeb ha dichiarato: "[...] Non è che in futuro non uniremo quella comunicazione. È qualcosa a cui stiamo guardando grazie a tecnologie come CXL. Perciò nel corso dei prossimi 3-5 anni, lo vedrai prima nell'area server, ma passando nell'area client [consumer] scoprirai modi in cui possiamo assicurarci che memoria e storage possano comunicare sullo stesso bus tramite CXL".
A fare eco a quello che attualmente sembra essere uno sviluppo embrionale è stato, durante lo stesso evento, il Senior Manager of Technical Marketing di Phison Chris Ramseyer. "Non abbiamo annunciato nulla in questa area, ma posso dire che sono stati fatti progressi. E, di nuovo, si tratterà di un altro progetto a livello di ecosistema, dove non solo Phison e AMD metteranno il tutto insieme. Dovremo lavorare tutti insieme per riuscirci. Queste collaborazioni hanno portato a PC davvero avanzati negli ultimi anni [...]", ha commentato.
Implementare la tecnologia CXL richiede l'aggiunta di logica dedicata nella CPU e nei dispositivi compatibili, per questo si parla di sviluppo a lungo termine e che deve avvenire di concerto tra i vari player industriali. Le prime soluzioni CXL, come detto, arriveranno nel mondo server grazie alle piattaforme di nuova generazione basate sulle CPU Intel Sapphire Rapids e AMD EPYC Genoa.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPerciò nel corso dei prossimi 3-5 anni, lo vedrai prima nell'area server, ma passando nell'area client [consumer] scoprirai modi in cui possiamo assicurarci che memoria e storage possano comunicare sullo stesso bus tramite CXL".
Caro Manolo, il "you" inglese si traduce in italiano sia con la seconda persona singolare come hai fatto tu (colloquiale) sia con la seconda plurale (formale).
Dato il contesto, io lo avrei tradotto con la forma formale.
Capisco che sia difficile capire quando ci si rivolge colloquialmente in inglese, ma visto che è un comunicato stampa, direi che il colloquiale si possa escludere a priori, che ne dici?
Dato il contesto, io lo avrei tradotto con la forma formale.
Capisco che sia difficile capire quando ci si rivolge colloquialmente in inglese, ma visto che è un comunicato stampa, direi che il colloquiale si possa escludere a priori, che ne dici?
non so se il tuo sia un appunto di tipo "grammaticale" solamente, o abbia tu (adesso è colloquiale
lo chiedo per capire, non sto facendo ironia o peggio offendere... perchè a me un comunicato stampa non va bene neanche in forma del you "formale", cioè al "voi"
salvo che per esempio il giornalista o quello che sia, abbia preso in forma ad esempio di visita presso chi doveva comunicare e abbia riportato questa forma "colloquiale" dell'intervista...
a me comunque suona poco "professionale"... :boh
Intendi questo?
https://wccftech.com/amd-already-ha...unning-in-labs/
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