AMD ha capito perché i Ryzen 7000X3D bruciano: problema e soluzione
Dopo una nota in cui parlava di "indagini in corso", AMD ha preso una posizione sui casi di Ryzen 7000X3D bruciati. Un nuovo AGESA, già in distribuzione, impedirà alle CPU di operare fuori specifica, fissando una tensione SoC massima di 1,3V.
di Manolo De Agostini pubblicata il 28 Aprile 2023, alle 08:01 nel canale ProcessoriZenRyzenAMDgaming hardware
Che fosse un problema di tensione si era capito nelle ultime ore, ma dopo una prima nota in cui parlava di indagini in corso, AMD ha rilasciato un'ulteriore comunicazione ufficiale con cui prende posizione, e probabilmente chiude definitivamente, il caso dei Ryzen 7000X3D bruciati di cui si è discusso nei giorni scorsi, con diversi post su Reddit con immagini di chip e socket AM5 danneggiati.
"Abbiamo indentificato la radice del problema e abbiamo già distribuito un nuovo AGESA che pone in essere misure su determinati canali di potenza sulle motherboard AM5 per impedire alla CPU di operare oltre i limiti di specifica, incluso un limite sulla tensione SOC a 1,3 V. Nessuno di questi cambiamenti influenza la capacità dei processori Ryzen 7000 di overcloccare la memoria usando kit EXPO o XMP o aumentare le prestazioni tramite la tecnologia PBO".

"Ci aspettiamo che tutti i nostri partner ODM rilasceranno un nuovo BIOS per le motherboard AM5 nel corso dei prossimi giorni. Consigliamo a tutti gli utenti di controllare il sito web del produttore della motherboard e aggiornare il BIOS per assicurarsi che il sistema abbia il software più recente per il proprio processore. Chiunque sia in possesso di una CPU che potrebbe essere stata impattata da questo problema dovrebbe contattare il supporto clienti AMD. Il nostro team è al corrente della situazione e darà priorità a questi casi".
Non c'è quindi un problema tecnico sulle CPU, bensì è qualcosa di legato al firmware, sebbene AMD non sia entrata nello specifico. C'è chi ipotizza che alla radice vi fosse un aumento eccessivo della tensione impostando i profili EXPO che consentono al controller di memoria di operare "fuori specifica", chi invece punta il dito sull'OC manuale.
Un altro elemento non chiarito da AMD è se fossero interessati i modelli X3D e quelli standard, oppure solo i primi: il sito di ASUS, nella pagina della nostra ROG CROSSHAIR X670E HERO, cita i soli Ryzen 7000X3D. A ogni modo, il nuovo AGESA dovrebbe porre fine alla vicenda.
Nel corso delle ultime ore tutti i principali produttori di motherboard hanno iniziato a distribuire nuovi firmware per le rispettive soluzioni AM5, quindi non vi resta che recarvi sulla pagina del modello in vostro possesso e scaricare l'ultimo BIOS, installandolo seguendo le procedure indicate dall'OEM.










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31 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infonon volevo dirlo così apertamente
Non ho capito se chi ha riscontrato il problema aveva il PBO attivo, perché quello non è abilitato di default e inoltre invalida la garanzia. Che io sappia non c'è nessun overclock automatico abilitato di default, solo il boost, che comunque c'è da una vita anche sui processori Intel.
Quando ero ragazzo il gioco valeva la candela perchè si potevano ottenere incrementi prestazionali anche del 30-35% in maniera abbastanza semplice e sicura spendendo poco ( chi si ricorda del Celeron 300A Mendocino? ), ma oggi?
La grafica, il machine learning e il multimedia sono accelerati da GPU e logica dedicata, le CPU sono state rimpinzate di core, cache ed istruzioni avanzate con frequenze di picco altissime che poco più di 20 anni fa nemmeno si osava sognare su workstation da decine e decine di milioni di Lire, portare tutto al limite operativo o superarlo a cosa serve se non a riempire le tasche dei produttori e rivenditori di hardware?
Quando ero ragazzo il gioco valeva la candela perchè si potevano ottenere incrementi prestazionali anche del 30-35% in maniera abbastanza semplice e sicura spendendo poco ( chi si ricorda del Celeron 300A Mendocino? ), ma oggi?
La grafica, il machine learning e il multimedia sono accelerati da GPU e logica dedicata, le CPU sono state rimpinzate di core, cache ed istruzioni avanzate con frequenze di picco altissime che poco più di 20 anni fa nemmeno si osava sognare su workstation da decine e decine di milioni di Lire, portare tutto al limite operativo o superarlo a cosa serve se non a riempire le tasche dei produttori e rivenditori di hardware?
specie sui ryzen si gioca col PBO
ovvero spari qualche core oltre specifica, downvoltando anche a volte
i vantaggi...hmmm 10/20% massimo
queste partivano semplicemente attivando EXPO (o XMP dir si voglia) perchè alcuni BIOS sparavano alto a caso quel voltaggio, quindi niente OC
Quando ero ragazzo il gioco valeva la candela perchè si potevano ottenere incrementi prestazionali anche del 30-35% in maniera abbastanza semplice e sicura spendendo poco ( chi si ricorda del Celeron 300A Mendocino? ), ma oggi?
La grafica, il machine learning e il multimedia sono accelerati da GPU e logica dedicata, le CPU sono state rimpinzate di core, cache ed istruzioni avanzate con frequenze di picco altissime che poco più di 20 anni fa nemmeno si osava sognare su workstation da decine e decine di milioni di Lire, portare tutto al limite operativo o superarlo a cosa serve se non a riempire le tasche dei produttori e rivenditori di hardware?
Ti rispondo da appassionato di overclock dei tuoi tempi che lo è rimasto sino ad oggi:
Premessa: ovviamente parliamo di overclock daily use, ovvero sfruttabili concretamente nell'uso quotidiano, non di gare ad azoto con i benchmark che sono ancora vive.
La risposta breve è fondamentalmente NO. E il motivo è semplice: nei tempi di cui parli tu i processori operavano a frequenza fissa e ingegneristicamente gli algoritmi che determinavano le frequenze "standard" di un determinato chips prodotto in vasta scala avevano ampie soglie di sicurezza per minimizzare i KO ai test. Per questo motivo il 99% dei processori immessi sul mercato si conservavano in pancia quel 30-35% di potenza in più specifica per ogni chip che un abile overclocker poteva sprigionare dal processore.
Poi le case produttrici si son fatte furbe e han capito che integrando nel chip una logica di monitoraggio ed attuazione dinamica su frequenze e tensione potevano già loro di fabbrica sprigionare quella potenza nascosta che "regalavano col chip".
Sono quindi iniziati ad uscire i primi turbo boost automatici rispetto al sensorino termico integrato su 1 livello.... poi man mano hanno raffinato il turbo su più livelli di boost basando gli algoritmi di attuazione su ulteriori elementi rispetto alle temperature, come tempi di esercizio, tipo di carico, correnti parassite sul chip etc. Poi l'hanno ulteriormente complicato ripartendo la logica di boost per numero di core (boost su single o dual core > di boost su tutti i core) etc etc. Fino ad arrivare al già citato PBO con curve di carico customizzabili, sempre sotto logica di controllo dei parametri però.
Per farla breve tutti questi tweak dinamici di fabbrica in una CPU moderna praticamente hanno "mangiato" il 90% di quel potenziale nascosto che il singolo chip prima aveva, e ti viene fornito (e fatto pagare) già di fabbrica un complesso overclock.
Intervenire manualmente sui parametri in vecchia maniera con test di stabilità mhz su mhz ti riesce a fornire ancora un vantaggio prestazionale di circa il 7-9% rispetto alle impostazioni di fabbrica, ma porta con se un pesante problema: tutte le logiche di controllo e attuazione attive di fabbrica portano con se anche una forte ottimizzazione dinamica dei consumi, che vai completamente a perdere attivando l'overclock manuale. Quindi per ottenere quel 7-9% di prestazioni in più andrai a consumare il 30-35% in più. Ti conviene? direi di no.
Una pratica di tweak che invece ha ancora un pò di senso è l'undervolt. Downvoltando manualmente la CPU fino al limite di stabilità non impone di disattivare tutti gli algoritmi dinamici, quindi otterrai CPU mediamente più fresche e con tensioni più basse che impatteranno sugli algoritmi di attuazione per permettere di mantenere frequenze dinamiche più alte più spesso e più a lungo.
Paradossalmente quindi avrai comunque all'incirca quel 7-9% di prestazioni in più che avresti ottenuto intervenendo nel senso opposto alzando tensioni e frequenze a mano ( In realtà un pò di meno, tra il 5 e il 7%), ma consumando il 40% in meno considerando l'ulteriore risparmio dell'undervolt.
Piu o meno questo è lo stato dell'arte dell'overclock daily ad oggi.
Scusate il wall post.
Ni, nel senso sul mio 3600 e sul 5900x era abilitato di default. Perchè nelle impostazioni del bios non è impostato disable nell'impostazione al riguardo ma auto. Si è vero che manca la frequenza aggiuntiva, per capirci quel +200 massimo, ma le impostazioni sul vcore si applicano.
Altra precisazione4, a volte ci sono 2 menù per impostare il pbo, una relativo alla mainboard e una del processore.
Piu o meno questo è lo stato dell'arte dell'overclock daily ad oggi.
Scusate il wall post.
Magari tutti i post fossero interessanti come il tuo!
GRAZIE per questa storia dell'overclock.
Ci verrebbe fuori un'articolo.
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