Taylor Swift rimprovera Apple, e Apple risponde: artisti pagati anche nei tre mesi di prova
A seguito di una lettera da parte di Taylor Swift nei confronti di Apple, la società ha annunciato che gli ascolti effettuati durante i tre mesi di prova su Apple Music saranno regolarmente pagati agli artisti
di Nino Grasso pubblicata il 22 Giugno 2015, alle 16:41 nel canale AppleApple
C'è stato un acceso dibattito nelle scorse ore fra Apple e Taylor Swift, la cantante pop statunitense che già si era scagliata con il mondo dello streaming musicale (gratis). Secondo la venticinquenne, nello specifico, il periodo di prova di tre mesi di Apple Music sarebbe stato improponibile dal punto di vista dell'artista: "È un periodo troppo lungo in cui non si viene pagati, e non è giusto chiedere a qualcuno di lavorare per nulla".
Taylor Swift si mostra estremamente delusa da Apple nella lettera che aveva inviato in direzione della società della Mela, la stessa società che in altre circostanze si era mostrata decisamente solerte a rispondere alle esigenze degli artisti. La delusione dell'artista statunitense è sfociata nella negazione del suo ultimo album 1989 dal servizio di streaming, stessa manovra strategica che aveva tra l'altro eseguito con Spotify.
La risposta da parte di Apple non è comunque tardata ad arrivare, ed è stata decisamente eloquente. È stato addirittura Eddy Cue a rompere il silenzio: "Vi ascoltiamo Taylor Swift e artisti indipendenti", ha scritto su Twitter il dirigente Apple dopo aver precisato che "Apple Music pagherà gli artisti per ogni stream delle loro canzoni, anche durante il periodo di prova gratuita da parte dell'utente".
Non sappiamo se questo sarà sufficiente a consentire la pubblicazione di 1989 su Apple Music, né l'artista si è espressa in tal senso. Tuttavia la reazione alla solerte risposta da Cupertino è stata indubbiamente positiva: "Sono esaltata e sollevata. Grazie per le vostre parole di sostegno di oggi, ci hanno finalmente ascoltato", ha scritto rivolgendosi ai propri fan e seguaci sul social network dell'uccellino azzurro.
Ha approfondito la vicenda Re/code, che ha contattato lo stesso Eddy Cue, SVP of Internet Software and Services per Apple. Il dirigente ha confermato che Apple pagherà i detentori dei diritti per tutti i tre mesi del periodo di prova, ma la tariffa del singolo stream "gratuito per l'utente" sarà naturalmente inferiore rispetto a quella dello stream ascoltato attraverso un abbonamento a pagamento (in questo caso più del 70% degli incassi andrà agli artisti).
Eddy Cue non sa se la repentina manovra dovuta alle critiche di Taylor Swift consegnerà l'album 1989 al servizio della Mela, ma ha specificato che questo non è stato il motivo principale delle modifiche dell'ultima ora. Pare che fosse un cambiamento già nell'aria in quel di Cupertino, scatenato nelle scorse ore dalla lettera pubblicata dalla venticinquenne statunitense a pochi giorni dal lancio ufficiale di Apple Music.
56 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoFammi capire..... tu che faresti?????
Una delle tante ragazze carine con una voce gradevole lanciate dallo show business al fine di impinguare le casse delle major e di riflesso anche le loro.....
Comunque non vedo perchè dovrebbe far beneficienza ad Apple che di soldi ne ha anch'essa abbastanza.
Ah perchè la signorina lavora ?
Per lei sarebbe un lavoro ( gravoso ) non pagato
Può anche estenderlo se vuole, ma non a scapito degli artisti.
http://www.tv3.ie/xpose/article/ent...by-photographer
l'hai descritta in modo perfetto
c'è da dire che non è obbligata ad aderire all'iniziativa se la ritiene così svantaggiosa
Tayolr chi??? senza ironia.......
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