iPhone pieghevole: è davvero ora il momento giusto per Apple?

Il mondo degli smartphone pieghevoli è in fermento ormai da diversi anni, con numerosi produttori Android che hanno lanciato i propri modelli sul mercato. Finora Apple è rimasta alla finestra, ma le cose potrebbero presto cambiare. Secondo recenti indiscrezioni, infatti, la casa di Cupertino starebbe lavorando al suo primo iPhone pieghevole, con un possibile debutto nel 2026.

Il progetto V68: prime indiscrezioni sul foldable Apple

Le voci su un possibile iPhone pieghevole circolano da tempo, ma ora sembrano farsi più concrete. Secondo quanto riportato dal sito specializzato The Information, Apple avrebbe avviato lo sviluppo di un dispositivo foldable, nome in codice V68. Il progetto sarebbe ancora nelle fasi iniziali, ma l'azienda avrebbe già superato la fase concettuale e iniziato a coinvolgere i fornitori.

Se confermato, si tratterebbe della prima grande rivoluzione nel design dell'iPhone dai tempi del modello X del 2017. Ovviamente, trattandosi di indiscrezioni, è bene prendere la notizia con le dovute cautele: non c'è ancora alcuna certezza che il progetto vedrà effettivamente la luce. Apple, come da tradizione, non ha commentato le voci.

Un mercato in forte crescita

La possibile entrata di Apple nel segmento dei pieghevoli arriva in un momento di grande fermento per questo mercato. Secondo i dati di Counterpoint Research, nel primo trimestre del 2024 le vendite di smartphone foldable sono cresciute del 49% rispetto allo stesso periodo del 2023, segnando il tasso di crescita più elevato degli ultimi sei trimestri.

Questi numeri assumono ancora più rilevanza se confrontati con l'andamento generale del mercato smartphone. Nello stesso periodo, infatti, le spedizioni di iPhone hanno registrato un calo del 13%. In questo contesto, un modello pieghevole potrebbe rappresentare per Apple una carta importante per rilanciare le vendite e conquistare nuove quote di mercato.

L'evoluzione dei pieghevoli: da curiosità a prodotti maturi

Negli ultimi anni, gli smartphone pieghevoli hanno compiuto passi da gigante in termini di qualità costruttiva e affidabilità. Se i primi modelli apparivano come poco più che prototipi, oggi i foldable di ultima generazione offrono prestazioni e durabilità sempre più vicine a quelle degli smartphone tradizionali. Samsung, pioniere del settore, ha dedicato sei anni al perfezionamento delle sue serie Galaxy Z Fold e Galaxy Z Flip. Con ogni nuova generazione, l'azienda coreana ha migliorato la robustezza del display e l'affidabilità della cerniera, risolvendo le principali criticità dei primi modelli. I progressi nella tecnologia del vetro e nel design delle cerniere hanno portato i pieghevoli 2024 a livelli di qualità molto simili a quelli degli smartphone classici.

Un esempio concreto di questi miglioramenti è rappresentato dalla resistenza all'acqua e alla polvere. Gli ultimi dispositivi Samsung vantano una certificazione IP68, ancora inferiore a quella dei modelli tradizionali ma decisamente più avanzata rispetto al passato.

La concorrenza si fa agguerrita

Se Samsung può contare su una maggiore esperienza nel campo dei pieghevoli, la concorrenza non sta certo a guardare. Huawei e Motorola hanno eroso significative quote di mercato al colosso coreano, mentre nuovi player come OnePlus e Google si sono affacciati di recente sul mercato con i loro modelli foldable.

Questa crescente competizione ha portato a un aumento della capacità produttiva e a una maggiore varietà di scelta per i consumatori. Tuttavia, i prezzi dei dispositivi pieghevoli rimangono ancora piuttosto elevati rispetto agli smartphone tradizionali.

La strategia di Apple: entrare per ultimo, ma fare meglio

Il fermento attuale del mercato potrebbe rappresentare per Apple il momento ideale per fare il suo ingresso nel segmento dei pieghevoli. La casa di Cupertino è nota per la sua strategia di entrare in ritardo in mercati già consolidati, ma introducendo prodotti più maturi e raffinati, che tengono conto dei successi e dei fallimenti dei predecessori.

Secondo le indiscrezioni, Apple starebbe testando due diverse tipologie di dispositivi pieghevoli, ma avrebbe approvato solo il progetto di uno smartphone a conchiglia, simile al Motorola Razr o al Samsung Galaxy Z Flip. Questo tipo di design consente di avere uno smartphone di dimensioni standard quando aperto, che può essere poi ripiegato per occupare meno spazio in tasca o in borsa. Un possibile iPhone flip potrebbe includere uno schermo esterno per l'accesso rapido a notifiche, widget e magari anche a Siri, sfruttando le potenzialità dell'intelligenza artificiale.

Dal punto di vista dello sviluppo delle applicazioni, Apple potrebbe trovarsi in una posizione di vantaggio. Grazie all'introduzione del chipset Mx sui MacBook e alla possibilità di eseguire app iOS su macOS, l'azienda ha già gettato le basi per un ecosistema software in grado di adattarsi a diverse piattaforme e fattori di forma.

Le app per iPhone sono già disponibili su Mac e sul visore Vision Pro, mentre le applicazioni per iPad possono sfruttare interfacce simili a quelle desktop per adattarsi allo schermo più ampio del tablet. Questa flessibilità potrebbe rivelarsi preziosa nell'eventualità di un iPhone pieghevole, soprattutto se Apple decidesse in futuro di lanciare anche un modello a libro simile al Galaxy Z Fold.

La scelta di partire con un modello a conchiglia potrebbe rivelarsi vincente per Apple. Oltre a risolvere il problema delle dimensioni eccessive di molti smartphone attuali, i flip phone hanno un innegabile fascino retrò che potrebbe attrarre l'attenzione di un pubblico più ampio, incluse le celebrità. Motorola, ad esempio, ha sfruttato con successo questo aspetto coinvolgendo Paris Hilton come testimonial e dj per il lancio dei nuovi Razr. Apple potrebbe seguire una strada simile, puntando sull'appeal nostalgico e sul design accattivante per conquistare nuovi utenti.

Con il mercato dei pieghevoli ormai maturo, le aspettative dei consumatori sono ben definite. La sfida per Apple sarà quella di distinguersi dalla concorrenza, offrendo qualcosa di unico e innovativo. Secondo alcune ipotesi, l'azienda potrebbe puntare su un dispositivo ultrasottile che, una volta piegato, non superi lo spessore di un iPhone standard. Inoltre, le funzionalità software potrebbero giocare un ruolo chiave: si può immaginare, ad esempio, un'integrazione avanzata con l'intelligenza artificiale di Apple per la trascrizione e il riassunto di memo vocali registrati sul dispositivo compatto.

Il nodo del prezzo

Un aspetto cruciale per il successo di un eventuale iPhone pieghevole sarà il prezzo. I foldable attuali si collocano generalmente nella fascia alta del mercato, con costi superiori a quelli degli smartphone tradizionali di pari categoria. Considerando il posizionamento premium dei prodotti Apple, è lecito aspettarsi che un iPhone pieghevole si collochi nella fascia più alta del mercato. La sfida per l'azienda sarà quella di giustificare il prezzo elevato con un prodotto che offra reali vantaggi in termini di funzionalità e design.

Il momento giusto per Apple?

Il mercato degli smartphone pieghevoli sembra ormai maturo per l'ingresso di Apple. La tecnologia ha raggiunto livelli di affidabilità adeguati, la domanda è in crescita e c'è spazio per un'offerta di alta qualità che possa distinguersi dalla concorrenza. Se le indiscrezioni sul progetto V68 dovessero rivelarsi fondate, potremmo assistere nel 2026 a una nuova rivoluzione nel mondo degli smartphone, con Apple pronta a ridefinire ancora una volta gli standard del settore. Come sempre, l'azienda di Cupertino dovrà dimostrare di saper offrire non solo un prodotto tecnicamente avanzato, ma anche un'esperienza d'uso superiore che giustifichi l'attesa e l'inevitabile premium price.

In un mercato smartphone che mostra segni di saturazione, l'iPhone pieghevole potrebbe rappresentare per Apple la scintilla necessaria per riaccendere l'entusiasmo dei consumatori e dare nuovo slancio alle vendite. Resta da vedere se l'azienda riuscirà a mantenere le aspettative altissime che inevitabilmente si creeranno intorno a questo progetto.