iPhone 5 inviolabile: contiene segreto di un omicidio ma Apple si rifiuta di collaborare

La chiave dell'omicidio di Nicoletta Figini, occorso nel luglio del 2013, potrebbe essere nel suo iPhone 5. Nessuno conosce la password ed Apple si rifiuta di collaborare per preservare la privacy della defunta
di Nino Grasso pubblicata il 06 Febbraio 2014, alle 14:01 nel canale AppleAppleiPhone
La mancanza di norme internazionali da seguire si sta rivelando un'arma a doppio taglio per la giustizia italiana nel caso dell'omicidio di Nicoletta Figini. La donna è stata trovata senza vita nella sua casa a Milano nel luglio del 2013, e la chiave dell'omicidio potrebbe risiedere in un iPhone 5 protetto da una password di cui non si trova alcuna traccia fra gli oggetti della vittima.
La storia alla base dell'avvenimento è torbida e si intreccia con l'arresto di Gian Paolo Maisetti, socio della donna in un negozio di telefonia, colpevole di aver vissuto rapporti sessuali con una bambina di 13 anni. Figini scopre e confessa la relazione illecita del quarantasettenne, situazione che, probabilmente, scatena la furia omicida dell'aggressore.
Il segreto potrebbe essere nascosto all'interno di un iPhone 5. La polizia giudiziaria ha già sviscerato i dati che si trovavano all'interno degli altri due telefoni cellulari posseduti da Nicoletta Figini, senza trovare dettagli degni di nota. Ma, in base a quanto riportato dal Corriere, iPhone 5 ha un sistema di protezione delle password ben più arduo da aggirare e violare rispetto ai precedenti modelli.
"Nessun software, nessun hacker, nessun detective pare in grado di superare la barriera della password di apertura, se è attivata", recita la pubblicazione italiana. Solo Apple, apparentemente, potrebbe avere accesso al codice, con una procedura che la società si rifiuta di divulgare pubblicamente. Inoltre, Apple accederà alle informazioni presenti sul dispositivo esclusivamente sotto l'ordine di un giudice americano, e solo se questo verrà inviato in California, in una sede ufficiale della società.
Apple si è mostrata assolutamente intransigente per quanto riguarda le questioni relative alla privacy di un proprio utente. Nei primi sei mesi del 2013, ad esempio, l'Italia aveva chiesto informazioni del genere in circa 60 casi diversi, ricevendo una risposta affermativa in poco più di un terzo dei casi. La società di Cupertino deve sottostare prima di tutto alle leggi americane e perfeziona lo sblocco di un dispositivo solo se ottiene la certezza della presenza di dati sensibilmente importanti per ritrovare persone scomparse o per prevenire suicidi.
Si richiedono quindi motivazioni espressamente ragionevoli, quando nel caso di Figini non c'è alcuna certezza riguardo ai contenuti dello smartphone.
84 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoFino a prova contraria, Apple non ha MAI collaborato con l'NSA. Si può essere scettici (perchè a noi italiani piace tanto il complottismo). Altre aziende invece hanno proprio fornito accesso ai propri data center.
http://www.repubblica.it/tecnologia...terno-74973790/
i dati viaggiano sulla rete, che non è proprietaria e spesso questi dati (nei punti di snodo principali) possono essere intercettati da terzi. Il famoso concetto man in the middle. Dire che c'e' un "Collaborazione" è un'altra cosa.
mi spiace per la vittima ma sono sicuro che se in giudice facesse un'ordinanza in merito apple sbloccherebbe il cellulare..
è ora che la giustizia italiana si dia da fare.. o che scelgano hacker migliori :-D
mi spiace per la vittima ma sono sicuro che se in giudice facesse un'ordinanza in merito apple sbloccherebbe il cellulare..
è ora che la giustizia italiana si dia da fare.. o che scelgano hacker migliori :-D
si in 30 secondi proprio. Probabilmente quello a cui ti riferisci tu è una versione di ios che è stata fixata pochissimi giorni dopo. per il resto i dati sono i seguenti :
https://www.apple.com/ipad/business...urity_Oct12.pdf
lo scambio di dati tra cpu e ram è tutto crittografato a livello hw. iOS usa un file system crittografato.
Generali->bloco con codice-> codice semplice.
Se lo disattivi puoi mettere una bella pass.
Nel caso dell'articolo, con un'ordinanza del giudice, apple lo sbloccherebbe senza problemi.
Violare un telefono, un computer o una cassaforte, avendoli fisicamente in mano, non è impossibile in nessun caso. E' solo una questione di tempo e di budget.
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