Il visore AR/VR di Apple dovrà connettersi all'iPhone per funzionare. Ecco il motivo

Il visore AR/VR di Apple dovrà connettersi all'iPhone per funzionare. Ecco il motivo

Per massimizzare l'autonomia operativa, riducendo quindi il consumo energetico, il visore AR/VR di Apple delegherà le operazioni di calcolo più onerose a dispositivi esterni quali iPhone o Mac

di pubblicata il , alle 14:31 nel canale Apple
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Non si conoscono veramente ancora le caratteristiche, sono circolati in passato solo alcuni disegni e rendering fan-made, ma il fantomatico visore AR/VR di Apple torna periodicamente a far parlare di sè, tra speculazioni e presunte fughe di notizie. Ancora una volta è The Information a diffondere nuovi elementi su quella che potrebbe essere una futura nuova categoria di prodotti della Mela, questa volta indicando che il visore avrebbe preso una strada di sviluppo che prevede l'affiancamento con un iPhone o un Mac per delegare ad essi le attività più onerose dal punto di vista computazionale.

Stando quindi alle informazioni raccolte da The Information sembra che Apple abbia compiuto una piccola retromarcia sul progetto: l'idea di un visore con unità di appoggio esterna era infatti già stata presa in considerazione in passato, nelle fasi iniziali della concezione, e prevedeva una sorta di "centralina" separata che nelle realizzazioni prototipali aveva le sembianze di una specie di Mac mini. Allora però il responsabile del design Jony Ive aveva espresso la necessità di muoversi in direzione di un dispositivo autosufficiente, raccogliendo anche l'appoggio del CEO Tim Cook.

Evidentemente il successivo sviluppo del progetto ha portato Apple a riconsiderare i piani iniziali, sterzando verso una soluzione sinergica tra visore e iPhone/iPad/Mac. Il visore AR/VR disporrebbe comunque di funzionalità CPU e GPU al suo interno, rendendo quindi non più necessaria la realizzazione di una centralina specifica dedicata.

Apple starebbe però lavorando ad un SoC specifico per il dispositivo, dal quale verrebbero intenzionalmente rimosse una serie di funzionalità normalmente presenti negli altri processori sviluppati dalla Mela. Tra gli assenti illustri vi sarebbe, ad esempio, il Neural Engine che negli altri SoC di Apple gestisce le funzionalità di intelligenza artificiale e l'apprendimento automatico e che verrebbero appunto lasciate al dispositivo "di appoggio", sia esso un iPhone, un iPad o un Mac.

Visore AR/VR di Apple: un SoC castrato per preservare l'autonomia operativa?

Il SoC personalizzato per il visore avrebbe però caratteristiche più avanzate per la gestione delle comunicazioni wireless e per le operazioni di compressione/decompressione video, il che appare come una scelta del tutto sensata se esso è pensato per collegarsi con altri dispositivi e trasmettere/ricevere dati.

Appare quindi che il punto cardine attorno a cui si è mosso lo sviluppo del progetto è la massima efficienza energetica a protezione dell'autonomia operativa. Del resto nell'economia di risorse in gioco in un dispositivo indossabile è sempre necessario giungere ad un punto di equilibrio efficace tra la durata della batteria e le prestazioni, tenendo presente poi che nel caso di un visore i display sono tra gli elementi più esosi proprio dal punto di vista energetico.

Tra le indiscrezioni che riporta The Information vi è poi quella relativa al sensore di immagine che sarebbe "insolitamente grande" e pensato per catturare immagini ad alta risoluzione dell'ambiente attorno all'utente per poter realizzare esperienze di realtà aumentata. Dal momento che le voci di corridoio in circolazione sia ora, sia in passato, indicano che il dispositivo di Apple sarà una soluzione mista AR/VR, è possibile che il sensore di immagine vada a rappresentare un elemento centrale del visore, per consentire un funzionamento simile alla visione passthrough offerta dai visori Oculus.

Se comunque misteriose e avvolte nelle nebbie sono le specifiche tecniche del visore di Apple, ancor di più lo sono le sue possibili applicazioni. In passato Cook ha genericamente dichiarato che la realtà aumentata "trasformerà il modo in cui si lavora, si gioca, ci si connette e si impara", ma non vi sono elementi più precisi che suggeriscano quale ambiti di impiego abbia realmente in mente l'azienda di Cupertino. E con queste incognite è difficile capire se la formula del visore in appoggio ad un dispositivo esterno possa essere solo temporanea per la prima generazione del cisore o rappresenterà un punto fermo anche per gli anni a venire.

Al momento non esiste ancora una convergenza sulla possibile data di debutto di un tale dispositivo. Oltre alle difficoltà di sviluppo, dovute alla complessità del progetto e alle ambizioni della Mela, bisogna fare i conti anche con la scarsa disponibilità di chip, che sta colpendo indistintamente tutto il settore e non solo. Le previsioni più ottimistiche parlano di fine 2022, quelle più cautelative di metà 2023 e quelle più disilluse pensano ad un lancio non prima del 2025.

4 Commenti
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al13503 Settembre 2021, 14:32 #1
vediamo che si inventano... provo decine di visori ar/vr dal 2015
demon7703 Settembre 2021, 15:57 #2
La potenza media dei SOC di oggi è già da anni che è sproporzionata e sovrabbondante per l'uso medio del cellulare che li contiene.
La vera sfida della potenza di calcolo a basso regime energetico sono a questo punto i visori per AR.
Gringo [ITF]03 Settembre 2021, 17:12 #3
Ecco il motivo

... il motivo si chiama DONGLE !
dontbeevil04 Settembre 2021, 18:54 #4
Originariamente inviato da: Gringo [ITF]
... il motivo si chiama DONGLE !


Come promesso... Stanno troppi avanti!

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