I nuovi iPhone potrebbero costare ancora di più, e i dazi non c'entrano (forse)

Apple sta considerando un aumento dei prezzi per la sua prossima gamma di iPhone prevista per l'autunno, secondo quanto riportato da fonti vicine alla situazione. L'azienda intende accompagnare l'incremento con l'introduzione di nuove funzionalità e modifiche al design, cercando di giustificare il maggior costo per i consumatori senza attribuirlo direttamente ai dazi commerciali imposti dagli Stati Uniti sui prodotti provenienti dalla Cina.

Se mai la notizia dovesse essere confermata, Apple non vuole che i clienti associno gli aumenti di prezzo alle politiche tariffarie americane verso la Cina, paese dove viene assemblata la maggior parte dei dispositivi della Mela. Attualmente, come evidenziato in precedenza dal CEO Tim Cook, Apple potrebbe assorbire circa 900 milioni di dollari in costi aggiuntivi dovuti ai dazi per ogni singolo trimestre. La situazione potrebbe non essere sostenibile a lungo termine, considerando la storica attenzione dell'azienda verso i propri margini di profitto, e questo potrebbe portare a rincari su tutta la gamma di prodotti.

Nuovi iPhone più costosi, ma i rincari non dovranno essere associati ai dazi

I risultati finanziari più recenti mostrano che Apple ha raggiunto ricavi per 95 miliardi di dollari, segnando un aumento del 5% rispetto all'anno precedente. Il risultato è stato alimentato in parte dalla corsa dei consumatori ad acquistare dispositivi prima dell'entrata in vigore dei nuovi dazi annunciati ad aprile 2025, e dall'interesse per il nuovo modello iPhone 16e, una versione economica dell'iconico smartphone della Mela. La situazione ha creato un fenomeno particolare: numerosi consumatori americani stanno affrettandosi ad acquistare nuovi iPhone, anticipando strategicamente i temuti aumenti di prezzo.

Secondo "persone che hanno familiarità con la catena di approvvigionamento" citate dal Wall Street Journal, Apple avrebbe difficoltà a compensare i costi tariffari cinesi solo cercando ulteriori risparmi dai suoi fornitori, quindi i margini di profitto potrebbero essere intaccati. Allo stesso tempo, i dirigenti delle aziende vogliono essere cauti nell'attribuire gli aumenti ai dazi, che potrebbero essere definiti dal governo USA come "un atto ostile" come successo di recente con Amazon. Tutte circostanze che avrebbero portato Apple, secondo le fonti, a considerare una scelta di compromesso: aumentare i prezzi dei nuovi iPhone per preservare i profitti e spiegare i rincari attraverso nuove innovazioni o funzionalità. Al momento, però, non sappiamo quali saranno le innovazioni che giustificheranno gli aumenti.

Nel frattempo, Apple ha iniziato a spostare parzialmente la produzione dei propri dispositivi dalla Cina all'India (che comunque non ha un'infrastruttura paragonabile a quella cinese), e si prepara a lanciare quattro nuovi modelli nel 2025: oltre ai consueti iPhone 17 e iPhone 17 Pro e Pro Max, ci sarà un modello "Air" che sostituirà l'attuale Plus.