Gli operatori mobile europei contro Apple: il Relay Privato iCloud non piace. Cos'è?
Apple vorrebbe introdurre il cosiddetto Relay Privato iCloud ossia una protezione per la privacy degli utenti quando navigano su web tramite Safari. Una cosa che non piace agli operatori visto che questo impedirebbe a loro di accedere a reti e server ai dati e metadati di reti vitali.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 11 Gennaio 2022, alle 12:09 nel canale AppleAppleiOS
Apple ha a cuore gli utenti e sappiamo come negli ultimi anni abbia affrontato il problema della privacy di questi ultimi cercando di migliorare il suo sistema operativo, sia mobile che per mac, introducendo tantissime novità che permettessero all'utente di decidere quali dati inviare ad Apple o a terze parti durante la navigazione o anche l'uso dello smartphone o del Mac. E proprio la nuova versione di iOS 15 attualmente in versione Beta per gli sviluppatori e gli addetti ai lavori, introduce il cosiddetto Relay Private iCloud ossia una funzionalità che permette agli utenti di proteggersi quando navigano sul web tramite Safari. Sostanzialmente il cosiddetto relay privato iCloud permette all'utente di nascondere a tutti, Apple inclusa, i siti che web i cui si sta navigando.
Gli operatori mobile dicono NO al Relay Private iCloud di Apple
Una novità importante che è decisamente utile per la privacy dell'utente finale. Un cambiamento epocale che sembra però non piacere per nulla agli operatori, soprattutto quelli europei come Vodafone, Telefonica e T-Mobile, che addirittura avrebbero già firmato lo scorso agosto una lettera aperta esprimendo la loro opposizione al lancio di questa funzione.
Secondo gli operatori sembra che il problema riguardi l'impossibilità di accesso da parte degli operatori mobile a ''dati e metadati di rete vitali con conseguenze significative pronte a minare la sovranità digitale europea". E non solo perché secondo gli operatori mobile europei, il Relay Private iCloud potrebbe anche avere ripercussioni sulla capacità dell'operatore di gestire in modo efficiente le reti di telecomunicazione. E ancora "il relay privato impedirà ad altri di innovare e competere nei mercati digitali".

Quello che arriva dal messaggio degli operatori non è tanto il fatto che con il Relay Private iCloud si possa mettere un freno all'accesso da parti di altri sulle informazioni degli utenti visto che già oggi è possibile per questi ultimi farlo utilizzando una semplice VPN. Ma forse il fatto che sarà facilmente accessibile con un semplice switch nel menu dell'iPhone e che addirittura Apple sembra decisa a porlo già attivo di default con il rilascio di iOS 15.2 procedendo forse ad un processo a posteriori capace di fare più danni che bene anche per l'utente stesso.
E sappiate che Relay Private iCloud sarà disponibile solo in alcuni paesi, tra cui l'Italia. Ma non verrà applicata in Cina, Bielorussia, Colombia, Egitto, Kazakistan, Arabia Saudita, Sud Africa, Turkmenistan, Uganda e Filippine.










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5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPeccato che dove veramente servirebbe non possono integrarlo perchè altrimenti gli vieterebbero di vendere i telefoni...
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