Cosa rappresenta l'Audio Spaziale oggi? Pinaxa e Emma lo spiegano all'Apple Store Liberty
Un'occasione che in pochi si sono fatti sfuggire perché a parlare all'interno dell'Apple Store Liberty di Milano c'era il famoso Sound Engineer Pinaxa e la cantautrice Emma Marrone. Hanno spiegato cosa significa oggi fare dischi con l'Audio Spaziale e perché è il futuro della musica.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 28 Novembre 2023, alle 14:55 nel canale AppleApple
Fare un disco con l'Audio Spaziale oggi è un'opportunità per avere una musica di nuova generazione in futuro. E nessuno deve farsi scappare questa occasione. È sostanzialmente questo il succo dell'ennesimo e interessante appuntamento che Apple ha preservato ai suoi utenti nell'Apple Store Liberty a Milano in occasione della Milano Music Week. Un evento completamente gratuito a cui gli utenti interessati all'argomento hanno potuto partecipare e cogliere l'occasione di fare qualche domanda a due grandi sul panorama italiano della musica: Pinaxa e Emma Marrone.

Il Dolby Atmos e l'Audio Spaziale: prima e dopo
Per conoscere la storia dell'audio non possono bastare poco più di 60 minuti ma di certo avere l'occasione di poter ascoltare un po' di storia della tecnologia che sta dietro l'attuale Audio Spaziale partendo da quello che era l'audio mono, divenuto poi stereo e trasformatosi in Dolby Atmos, dalla voce di uno dei più importanti Sound Engineer come Pino Pinaxa Pischetola e da una delle più celebri cantautrici del momento come Emma Marrone, non è cosa da poco.
Pinaxa conosce molto bene l'Audio Spaziale perché ne ha fatto uso già attualmente con artisti del calibro di Franco Battiato con ''La Voce del Padrone'' o con Emma Marrone nel suo ultimo album ''Souvenir''. La Milano Music Week ha permesso ai tanti presenti allo store di Apple in Piazza Liberty di partecipare alla sua consueta ''Today at Apple'' che per l'occasione si è trasformata in un palco della musica capace di svelare qualche retroscena da parte dei due artisti sull'uso che se ne fa oggi dell'Audio Spaziale che sappiamo, Apple, sta cavalcando da tempo con successo. Ne avevamo già parlato in maniera approfondita in questo articolo.

''In questo preciso momento, ci troviamo come negli anni 60 quando i produttori e anche gli artisti iniziavano a sperimentare con la musica e i dischi in stereofonia'' parla così Pinaxa dell'Audio Spaziale e di questi anni in cui si sta facendo sempre più spazio nel mondo della musica. Il Sound Engineer ricorda che tutto era iniziato con il mono che fino agli anni 60 veniva utilizzato per registrare, mixare e anche stampare musica. Questo significava che la musica che veniva ascoltata usciva da un solo altoparlante in qualunque dispositivo la si facesse girare. Poi, sempre Pinaxa, spiega che dalla metà degli anni 60 tutto iniziò a cambiare e si diffuso lo ''stereo'' ossia la possibilità di mandare la musica su due altoparlanti (uno destro e uno sinistro) in modo da rendere più dinamico l'audio garantendo personalizzazioni su di una canale piuttosto che su di un altro. Non fu tutto rose e fiori anzi, come ha raccontato l'artista, inizialmente ci fu molto scetticismo per l'audio in stereo e molti ebbero da subito dubbi sulla reale possibilità che si diffondesse davvero. Nulla di più sbagliato perché negli anni 70 la registrazione stereo divenne uno standard e ''chi faceva dischi in quel periodo, li pensava già in stereofonia. Fu un cambiamento epocale per la musica.''

Il successivo vero grande passo per l'ascolto della musica avvenne poi con l'Audio Spaziale. Sì, perché ci furono alcuni passaggi con l'audio ''surround'' e con quello ''quadrifonico'' ma rimasero più esperimenti che altro. L'audio spaziale sfrutta oggi la tecnologia Dolby Atmos e consente di proporre tutto il materiale sonoro in una dimensione attorno a chi ascolta senza limitazioni. Come dice Pinaxa ''la musica con viene ideata e processata semplicemente sui classici due canali ma il suono diventa un vero e proprio oggetto. Immaginate di essere all'interno di una stanza tridimensionale e di poter stabilire a proprio piacimento da dove far arrivare un determinato suono. Se far arrivare la batteria da dietro, la chitarra da sinistra o ancora il pianoforte dalla destra di chi ascolta. L'audio spaziale potrà permettere tutto questo facendo immergere l'ascoltatore in un mondo tridimensionale fatto di musica che chiaramente diventerà ancora più coinvolgente.''
Pinaxa poi affronta un argomento interessante che riguarda il come è possibile ascoltare l'audio spaziale oggi. Spiega infatti che esistono 3 diversi modi: il primo è quello dello studio professionale ossia la possibilità di sfruttare un vero e proprio impianto Home Theater con più casse posizionate in varie posizioni nella stanza. Esistono, ad esempio i sistemi Dolby Atmos 7.1.4 ossia una configurazione con 7 canali sull’asse orizzontale, 4 diffusori Atmos sul piano verticale e 1 subwoofer. Un altro modo di ascoltare musica Spaziale è quello della cosiddetta Virtualizzazione ossia la possibilità di creare, appunto virtualizzare, la sensazione di ampiezza del suono anche in situazioni in cui effettivamente non è presente un altoparlante. In fine il terzo metodo è quello dell'ascolto in cuffia: qui viene sfruttata la tecnica bineurale perché sappiamo per natura che l'uomo ha la capacità di ascoltare un suono e di capire, grazie al cervello, da che parte arriva. Questo perché il suono viene percepito dal cervello sempre tramite le due orecchie e dunque è possibile per lui calcolare la differenza di tempo con cui il suono o la musica arriva alle orecchie. Grazie a questo è possibile con un processo elettronico di micro-ritardi, riprodurre la sensazione di venire avvolti dal suono con l'Audio Spaziale.

Pinaxa e Emma Marrone raccontano anche il incontro e la volontà di fare qualcosa di diverso. Anzi, a dirla tutta è stata la stessa Emma a chiedere a Pino di realizzare il suo ultimo album ''Souvenir'' con audio spaziale e chiaramente Pinaxa, che aveva già sperimentato la cosa con Battiato e aveva avuto reazioni decisamente positive all'ascolto, ha accettato più che volentieri quasi fosse l'ennesima sfida. La stessa Emma, molto tecnica nello spiegare quello che ha intrapreso con Pinaxa, ha ribadito il fatto che ''nel cambiamento ho sempre visto del positivo. Quando mi dicono che sono cambiata, io non mi offendo anzi dico che se non si cambiasse mai non si potrebbe stare qui stasera in questo Apple Store a parlare di Dolby Atomos e Audio Spaziale. I cambiamenti sono fondamentali per il lavoro e non solo. La musica non fa altro che far entrare le persone nell'immersività.''

Emma ha spiegato poi la richiesta che ha fatto a Pinaxa e ai suoi fonici che la seguono nei concerti. La volontà infatti è quella di portare l'Audio Spaziale anche nei concerti per permettere a lei di riuscire ad avere la migliore sensazione tridimensionale anche al di fuori degli studi per garantire di dare sempre il massimo. E che c'è la necessità di progettare e realizzare palazzetti ad hoc per i concerti e non sfruttare palazzetti dello sport che non permettono mai di ascoltare fino in fondo e con la dovuta qualità la musica degli artisti. È senza dubbio un passaggio importante questo che ha sottolineato Emma perché sarebbe bello poter ascoltare ai concerti il proprio artista sfruttando tutte le potenzialità architettoniche e dei materiali che oggi sono disponibili, permettendo di far arrivare un audio spaziale anche durante i concerti. Un sogno? Chissà. Di fatto ad oggi la rivoluzione dell'Audio Spaziale sta avvenendo proprio come avvenne quella della Stereofonia. E questo grazie anche ad aziende come Apple che cercano di spingere questo tipo di innovazioni.










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