Apple verso la sostenibilità con massicci investimenti in rinnovabili e ripristino idrico
Novità importanti lato ambiente e trasformazione verso un futuro più verde e sostenibile per Apple che ha messo sul tavolo novità importanti che riguardano nuovi investimenti nella produzione di energia rinnovabile e nel ripristino delle risorse idriche in tutto il mondo.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 19 Aprile 2024, alle 09:55 nel canale AppleApple
Apple sta dimostrando il proprio fermo impegno nel guidare la trasformazione verso un futuro più verde e sostenibile. L'azienda di Cupertino ha appena annunciato una serie di importanti investimenti nella produzione di energia rinnovabile e nel ripristino delle risorse idriche in tutto il mondo. Questi sforzi fanno parte dell'ambizioso obiettivo di Apple di diventare carbon neutral in tutta la sua catena del valore entro il 2030, un traguardo davvero impegnativo ma che l'azienda sembra determinata a raggiungere.
La leadership verde di Apple non rappresenta certo una novità. L'azienda è stata una delle prime realtà tecnologiche a puntare con decisione sull'energia pulita, riuscendo già nel 2018 a far funzionare tutte le proprie strutture aziendali al 100% con elettricità rinnovabile. Tuttavia, le nuove iniziative annunciate dimostrano che Apple intende spingere ancora più in là la propria azione, investendo risorse senza precedenti per accelerare la transizione verde a livello globale.
Energie rinnovabili: oltre 18 gigawatt in campo già oggi
Il primo fronte di intervento riguarda l'espansione dell'energia pulita per alimentare le operazioni di Apple e della sua filiera produttiva. Secondo i dati appena diffusi, già oggi oltre 18 gigawatt di elettricità rinnovabile sono impiegati per alimentare le strutture Apple in tutto il mondo e la sua catena di fornitura per la produzione. Si tratta di una potenza installata oltre tripla rispetto al 2020, a dimostrazione dei rapidi progressi compiuti dal colosso di Cupertino sul fronte green.
Inoltre, Apple ha annunciato nuovi importanti progetti per portare ulteriore energia pulita sulle reti elettriche di diversi Paesi. Negli Stati Uniti l'azienda sta investendo in una serie di impianti solari in Michigan, che entro fine anno dovrebbero generare 132 megawatt di elettricità solare. In Spagna è stato avviato un progetto solare da 105 MW con ib vog, mentre in India Apple ha stretto una joint venture con CleanMax per realizzare impianti solari sui tetti per 14,4 MW, destinati ad alimentare gli uffici, gli Apple Store e le altre strutture della società nel Paese.
Questi nuovi impianti andranno ad aggiungersi agli oltre 320 fornitori di Apple, pari al 95% della spesa aziendale per la produzione, che sono già impegnati nell'utilizzo di energia rinnovabile. Complessivamente l'anno scorso sono stati generati oltre 25 milioni di MWh di elettricità pulita nella catena di fornitura Apple, evitando così 18,5 milioni di tonnellate di emissioni di CO2.
Una spinta senza precedenti per le rinnovabili arriva poi dall'impegno di Apple a compensare con energia verde ogni singolo watt di elettricità utilizzato dai clienti per ricaricare e alimentare i propri dispositivi. Una sfida decisamente impegnativa, che richiederà ingenti investimenti per espandere la produzione di rinnovabili ovunque il colosso operi, e una strategia mirata a sensibilizzare e coinvolgere gli utenti nel processo di decarbonizzazione.
Il ripristino delle risorse idriche, una nuova priorità
Se l'espansione delle rinnovabili rappresenta ormai un percorso avviato da anni, una delle maggiori novità dell'annuncio di Apple riguarda invece il fronte idrico. L'azienda ha infatti fissato un nuovo ambizioso traguardo per il 2030: reintegrare il 100% dell'acqua dolce utilizzata dalle proprie strutture operative situate in aree ad elevato stress idrico. Per raggiungere questo obiettivo, Apple ha già stretto nuove partnership per progetti di ripristino e riqualificazione di bacini idrici in diverse aree critiche del mondo. In base alle stime, queste iniziative dovrebbero garantire nei prossimi 20 anni la reimmissione di quasi 7 miliardi di galloni di acqua in importanti corsi d'acqua e falde acquifere.
Uno dei progetti più significativi è quello che riguarda la confluenza dei fiumi Sacramento, Feather e Butte Creek, nella California settentrionale. Qui Apple collaborerà con River Partners per ripristinare la naturale funzione di pianura alluvionale su un'area di 750 acri, piantando centinaia di migliaia di specie vegetali autoctone e riconnettendo l'intera vasta area storica di esondazione dei corsi d'acqua. Secondo le stime, questo intervento genererà un risparmio di quasi 5 miliardi di galloni d'acqua dolce nell'arco di 20 anni, oltre a migliorare la resilienza del territorio alle inondazioni dovute al cambiamento climatico.
Un'altra iniziativa rilevante è quella legata al bacino del fiume Colorado, nell'area di Phoenix dove ha sede un data center di Apple. L'azienda finanzierà un progetto decennale per lo sfoltimento mirato di 30.000 acri di foreste, riducendo il rischio di incendi devastanti che potrebbero compromettere l'intero bacino idrico dell'area. Si stima che questo intervento potrà generare un risparmio di quasi 2 miliardi di galloni d'acqua.
La strategia acqua di Apple non si limita però a singoli progetti locali. L'obiettivo è quello di mettere a punto modelli innovativi e contratti di lungo periodo che permettano di rigenerare interi sistemi di bacini idrici e fiumi, garantendo benefici e risparmi idrici strutturali. Un approccio del tutto analogo a quello adottato dall'azienda per la diffusione delle energie rinnovabili.
La catena di fornitura sempre più green e ''water smart''
Un altro aspetto cruciale della nuova strategia di Apple è il coinvolgimento attivo dei partner della filiera produttiva negli sforzi per la sostenibilità. I fornitori di Cupertino non solo stanno rapidamente adottando l'energia rinnovabile, ma si stanno anche impegnando sul fronte del risparmio idrico. Secondo i dati appena diffusi, lo scorso anno i fornitori Apple hanno realizzato risparmi per oltre 12 miliardi di galloni d'acqua dolce grazie al Clean Water Program lanciato dal colosso hi-tech nel lontano 2013. Un percorso virtuoso che ha portato a risparmiare complessivamente la bellezza di 76 miliardi di galloni d'acqua.
Accanto agli sforzi per il risparmio idrico, le imprese della filiera produttiva Apple stanno anche puntando a ottimizzare la gestione delle risorse idriche secondo rigorosi standard internazionali. Nel 2021 il data center di Prineville dell'azienda è stato il primo a ottenere la certificazione per la gestione responsabile dell'acqua dell'Alliance for Water Stewardship (AWS). Da allora, Apple ha supportato la certificazione AWS di altri quattro suoi data center e ben 20 siti di fornitori. Migliaia di addetti in stabilimenti in India e Cina hanno inoltre ricevuto specifica formazione sulla water stewardship secondo i migliori standard di settore.
Accelerare i progressi attraverso investimenti green
Negli Stati Uniti e in varie parti del mondo, anche i Green Bond di Apple hanno contribuito a rendere possibili questi nuovi investimenti. L’anno scorso, Apple ha destinato i proventi del suo Green Bond 2019 a nuove iniziative in ambito energia pulita, tra cui i nuovi progetti solari in Michigan e il progetto IP Radian Solar in Texas, al Supplier Clean Energy Program e a investimenti per eliminare le emissioni di anidride carbonica attraverso il Restore Fund. Dal 2016, Apple ha emesso un totale di 4,7 miliardi di dollari in Green Bond, con circa 3,4 miliardi di dollari assegnati finora.
Per maggiori informazioni è possibile consultare qui il report annuale sull'impatto ambientale di Apple.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCioè tagliamo 30.000 acri di foreste perchè sono a rischio incendio vicino all'acqua? Semmai, visto che la natura ha messo lì quelle foreste, non sarebbe il caso di spostare o gestire diversamente le attività dell'uomo per evitare che vadano a fuoco alberi?
Pratica consolidata e molto utile...
BTW non vorrei che questa fosse un ulteriore operazione di " green washing " per indorare certe pillole amare come quella dei dispositivi recuperati attraverso il programma " trade in ".
Bloomberg che ha seguito la vicenda di una causa intentata da Apple nei confronti di una ditta da lei appaltata per il recupero, riciclo e ricondizionamento dei dispositivi usati, riguardante una rivendita non autorizzata di iPhone usati, ha scoperto che in realtà una percentuale notevole di questi viene semplicemente tritata per il mero recupero dell'alluminio e dei vetri.
Causa che Apple avrebbe voglia di lasciar cadere per evitare scandali o polemiche.
Nessun riciclo virtuoso, nessun ricondizionamento, nessun recupero di componenti da reintrodurre come parti di ricambio.
I numeri parlano di più di 520000 iPhone in due anni, 25000 iPad e 20000 Apple Watch.
https://www.bloomberg.com/news/features/2024-04-18/apple-iphone-recycling-program-has-secrets?embedded-checkout=true
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