Apple sotto pressione: proposta per maggiore trasparenza sull'etica dell'IA

Una proposta del National Legal and Policy Center chiede ad Apple di redigere un rapporto annuale sui rischi etici legati all'uso dei dati nell'IA. La richiesta, che sarà votata dagli azionisti nel 2025, punta a garantire trasparenza e a rafforzare la posizione pro-privacy dell'azienda
di Andrea Bai pubblicata il 30 Gennaio 2025, alle 11:01 nel canale AppleApple
Apple potrebbe presto trovarsi costretta a rivelare maggiori dettagli sulle sue attività legate all'intelligenza artificiale, a seguito di una proposta avanzata dal National Legal and Policy Center (NLPC) verso gli azionisti della società. La richiesta sarà infatti inserita nel prossimo Proxy Ballot del 2025 e sottoposta al voto degli azionisti durante l'Assemblea Annuale prevista per il 25 febbraio. La proposta, intitolata "Report on Ethical AI Data Acquisition and Usage", mira a spingere Apple a redigere un rapporto dettagliato sui rischi associati allo sviluppo dell'intelligenza artificiale e all'uso dei dati esterni.
Il documento richiesto dovrebbe valutare i pericoli per le operazioni aziendali, le finanze e il benessere pubblico derivanti da eventuali pratiche non etiche o improprie nell'acquisizione e utilizzo dei dati per l'addestramento dei modelli di IA. Inoltre, si chiede che il rapporto illustri le misure adottate da Apple per mitigare tali rischi e come ne venga valutata l'efficacia. Il rapporto dovrebbe essere pubblicato entro un anno dall'assemblea e aggiornato annualmente, qualora la proposta venga approvata.

Il NLPC ha motivato la propria iniziativa sottolineando la crescente attenzione pubblica verso l'etica nell'uso dei dati per l'intelligenza artificiale. Tra le pratiche criticate figurano il data scraping, la raccolta non autorizzata di informazioni e l'utilizzo di contenuti protetti da copyright senza permesso, accuse che hanno già colpito altre aziende tecnologiche. Secondo il NLPC, una maggiore trasparenza potrebbe non solo ridurre i rischi etici ma anche aumentare il valore per gli azionisti. La proposta mira inoltre a rafforzare la reputazione di Apple come leader nella protezione della privacy.
Nel documento si evidenziano anche alcuni legami precedenti di Apple con aziende del settore IA che hanno sollevato dubbi etici. Ad esempio, viene citata un'offerta ricevuta da Apple per un posto speciale nel consiglio di OpenAI, poi abbandonata a causa di preoccupazioni antitrust. OpenAI è stata accusata di pratiche poco etiche nella raccolta dei dati, e questa connessione ha sollevato interrogativi sulla posizione di Apple in materia. Inoltre, il NLPC critica le collaborazioni di lunga data con Alphabet (Google) e i potenziali legami con Meta, definendo queste aziende "violatori seriali della privacy". Secondo il rapporto, tali partnership permetterebbero ad Alphabet di raccogliere enormi quantità di dati sugli utenti Apple, mentre Apple ne trarrebbe benefici economici significativi.
La mancanza di trasparenza sugli algoritmi sviluppati internamente da Apple è un altro punto critico sollevato dal NLPC. Il rapporto sostiene che questa opacità pone seri rischi etici, sollevando domande fondamentali su responsabilità, fiducia ed equità.
Apple ha già adottato alcune misure per affrontare le problematiche legate alla privacy e all'acquisizione dei dati. Ad esempio, preferisce elaborare i dati direttamente sui dispositivi degli utenti piuttosto che inviarli ai server cloud. Quando ciò non è possibile, utilizza sistemi come il Private Cloud Compute per garantire la massima riservatezza attraverso un'ampia crittografia. Inoltre, Apple ha cercato di risolvere i problemi legati ai contenuti protetti da copyright negoziando l'accesso agli archivi dietro compenso economico, evitando così accuse di data scraping non autorizzato che hanno colpito altre aziende tecnologiche.
Nonostante le accuse mosse nella proposta, è improbabile che questa venga approvata dagli azionisti. Generalmente, infatti, gli investitori seguono le raccomandazioni dell'azienda su come votare, e Apple probabilmente si opporrà alla misura. Tuttavia, anche se il rapporto richiesto non vedrà mai la luce, la pressione esercitata dal NLPC potrebbe spingere Apple a mantenere elevati standard etici nel campo dell'intelligenza artificiale e, in generale, rappresentare un ulteriore segnale dell'importanza crescente dell'etica nell'intelligenza artificiale e della necessità per le aziende tecnologiche di operare in modo trasparente ed equo.
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