Apple sempre più intenzionata a ridurre la dipendenza dalla Cina

Le recenti chiusure avvenute in Cina come risposta ad un colpo di coda della pandemia COVID-19 stanno spingendo la Mela a considerare siti produttivi alternativi
di Andrea Bai pubblicata il 23 Aprile 2022, alle 08:12 nel canale AppleApple
Ming-Chi Kuo, l'analista di TF International Securities che segue da vicino le mosse di Apple, torna sulle speculazioni circolate in precedenza circa la volontà della Mela di ridurre la dipendenza dalla Cina. A quanto pare quelle volontà si stanno trasformando in un piano d'azione più concreto, soprattutto dopo i recenti lockdown avvenuti in varie parti della Repubblica Popolare.
Quanto è seguito dopo la diffusione della pandemia COVID-19 ha spinto molte aziende, non solo Apple, a riconsiderare la dipendenza da un qualsiasi Paese estero come fonte per la produzione dei propri dispositivi. Ma gli stessi ostacoli collaterali posti dalle misure di contenimento della pandemia sono stati anche la ragione che hanno ritardato i piani di Apple, con il risultato di continuare a fare affidamento sulla Cina.
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— 郭明錤 (Ming-Chi Kuo) (@mingchikuo) April 21, 2022
Apple's new product introduction (NPI) sites are almost in China. It was the first time for Apple to evaluate building NPI sites in non-China seriously when the COVID-19 outbreak first occurred about two years ago, but internally it only proceeded to the proposal stage.
Tuttavia con i recenti sviluppi e il ritorno a misure di lockdown, pare che Apple abbia riportato in cima all'elenco delle priorità la diversificazione della produzione. "Per diversificare i rischi di gestione della catena di fornitura, la costruzione di siti NPI - New Product Introduction in Paesi non cinesi non è più una proposta ma un piano d'azione" scrive Kuo su Twitter.
I New Product Introduction, o dispositivi di nuova introduzione, non sono necessariamente categorie di prodotto completamente nuove. Ad esempio in precedenza Kuo ha usato la stessa dicitura "NPI" per riferisi ad Apple Watch Series 8.
I dettagli forniti dall'analista sono comunque limitati, e non è chiaro se si tratti di una considerazione basata su informazioni recuperate all'interno dei fornitori e della catena di approvvigionamento o se invece sia una supposizione più generica.
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infonel duemilacredici, forse
bè basta chiedere alle ditte in cina di costruire impianti in vietnam o argentina, messico etc...Devi effettuare il login per poter commentare
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